In occasione della Festa della Repubblica di oggi 2 giugno nella quale ricorre il 70esimo anniversario, come riporta Ansa.it la parata di quest’anno è stata caratterizzata da una folta rappresentanza di sindaci che ha rappresentato la vera novità dell’edizione 2016 della Festa della Repubblica. Un’altra novità del 70esimo anniversario della proclamazione della Repubblica italiana è stata la partecipazione di rappresentanti di 53 scuole secondarie di secondo grado di tutto il Paese selezionate nell’ambito di un concorso dal titolo “‘Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione”. Come tradizione vuole, inoltre, durante la Festa della Repubblica il Capo dello Stato Mattarella in apertura della celebrazione ha deposto una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto. La sfilata  per la Festa della Repubblica che ha preso il via dal Colosseo e fino a piazza Venezia ha visto la partecipazione ordinata di ben 3600 persone suddivise tra civili e militari. Il culmine delle celebrazioni si è avuto con il passaggio nei cieli della Capitale delle Frecce Tricolori.



In una giornata di festa della Repubblica italiana 2016 per le celebrazioni attorno al 70esimo anniversario del 2 giugno, arrivano anche alcune note polemiche riguardo la celebrazione in quanto tale: da un lato Giorgia Meloni che va contro il governo, lamentando la mancata partecipazione alla parata militare die due marò così faticosamente riportati a casa dopo il caso incredibile dell’India. Dall’altro è il Movimento 5Stelle che nella sua sezione in Liguria pubblica una nota in cui si scaglia contro le ultime scelte del governo a livello economico e istituzionale. «“Non c’è niente da festeggiare, purtroppo, per quello che sta diventando l’Italia. Festeggiamo, però, per la nostra Carta Costituzionale e per tutto quello che l’Italia può essere con un Governo che ne faccia rispettare i principi». Secondo il M5s lo spettacolo italiano in questi tempi è “deprimente, con un Governo illegittimo che promuove una riforma costituzionale di comune accordo con condannati che si improvvisano riformatori”. Niente da dire, in questi 70 anni di Repubblica non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima volta che lo scontro politico si estende a 360 gradi.



Inutile dire che tutti in questa Festa della Repubblica 2016 pensano e festeggiano lo stato repubblicano che nasce per contrapposizione alla monarchia: la festa del 2 giugno che oggi si celebra in tutta Italia arriva 70 anni dopo il voto del referendum che ha bocciato i Savoia e il Re, promuovendo l’epoca della libertà repubblicana. Ebbene, forse però uno degli insegmaneti più interessanti e acuti riguardo a quel delicato passaggio politico, sociale e istituzionale arriva da un libro e poi da un film che piò o meno tutti hanno in mente. Don Camilo e Peppone, la saga mitica di Giovannino Guareschi si contrasti monarchici e repubblicani ci ha scritto e interpretato uno dei passaggi più belli e intelligenti: chi non ricorda la maestra vecchia di Brescello? La maestra Cristina, che bacchettava tutti a cominciare dal sindaco Peppone e il parroco Don Camillo: ebbene, monarchica fino al midollo, quando stava per morire si rivolse al sindaco per chiedere si essere accompagnata dalla bandiera sabauda lungo il percorso in cimitero e al funerale. Faccenda delicata con Peppone che si rivolse a tutto il consiglio comunale di Brescello, con tutti i partiti schierati contro la richiesta della maestra. Memorabile il passaggio del sindaco comunista dal cuore buono: «Come sindaco approvo il vostro parere di evitare la bandiera richiesta dalla defunta. Però, siccome in questo paese non comanda il sindaco ma comandano i comunisti vi dico che me ne infischio del vostro parere, e domani la signora Cristina andrà al cimitero con la bandiera che vuole lei perché io rispetto più lei morta che voi tutti vivi, e se qualcuno ha qualcosa da obiettare lo faccio volare giù dalla finestra». Non c’è forse insegnamento più grande e semplice di questo rispetto a quegli anni difficili e glorioso.



Oggi in tutta Italia si celebra la Festa  della Repubblica 2016 con gli eventi e i programmi per questo 2 giugno che proseguono fino a tarda serata: ma oltre al significato recondito di questa festa legata alla libertà di scelta per il voto a suffragio universale nel referendum monarchia-repubblica e all’importanza del voto alle donne per la prima volta nella storia dell’Italia, quanto ne conosciamo dei “2 giugno” in giro per il mondo? La nostra festa della Repubblica può essere equiparata alla festa che si tiene in Francia il 14 luglio, giorno in cui i francesi celebrano la famosa presa della Bastiglia (simbolo dell’antico regime), da parte dei cittadini durante il Settecento. L’evento di per se sebbene considerato poco importante sul piano pratico assunse un grandissimo significato simbolico, tale da essere considerato l’inizio della Rivoluzione. Negli USA la festa della Repubblica è celebrata il 4 luglio, giorno in cui nel 1776 venne sottoscritta la famosa dichiarazione di indipendenza dall’impero britannico. In Portogallo invece la festa viene celebrata il 5 ottobre, per ricordare la proclamazione della prima Repubblica (1910). Chiudiamo con i nostri vicini meno conosciuti: Malta festeggia il giorno della Repubblica il 13 dicembre, giorno della indipendenza come colonia britannica (1974). Festa della Repubblica qui come nel mondo: la libertà dalle dittature passa anche da questi gesti un po’ retorici ma certamente necessari.

Anche Firenze, come molte altre città d’Italia, oggi sta festeggiando il 70esimo anno della Repubblica italiana. La tradizionale cerimonia dell’Alzabandiera si è registrata alle ore 9:30 con la successiva deposizione della corona al monumento dei Caduti. Presso Piazza della Signoria il prefetto Giuffrida ha quindi letto il messaggio che il Capo dello Stato ha mandato ai prefetti. Un momento toccante della cerimonia si è registrato in seguito alla consegna delle medaglie della Liberazione a 98 ex partigiani della provincia di Firenze. Ed ancora, una medaglia d’onore è stata assegnata alla memoria di Giuseppe Donatini, deportato durante la Seconda Guerra Mondiale ed una medaglia d’oro a Marcello Mastroianni, oggi agente di polizia e che fu ferito in Afghanistan. A giustificare i copiosi riconoscimenti conferiti nella giornata dedicata alla Festa della Repubblica del 2 giugno è stato il prefetto Alessio Giuffrida che, come riporta La Nazione online ha commentato: “Abbiamo voluto unificare nella Festa del 2 giugno tutti questi riconoscimenti che premiano i cittadini che hanno dato molto per la Patria. Devono essere portati ad esempio e il ricordo e l’apprezzamento per loro devono essere sempre vivi”.

Festa della Repubblica per il 2 giugno 2016, i 70 anni della nostra repubblica però vedono qualche polemica propria a Roma durante la parata militare tenutasi questa mattina davanti allo stato a ranghi completi, da Mattarella a Renzi, con Boldrini, Grasso e Pinotti sul palco d’onore. La miccia l’accende Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che attacca il governo sulla mancata presenza dei due Marò (Salvatore Girone è appena rientrato dall’India) alla parata. «Alle mie spalle c’erano il Battaglione San Marco e il reggimento della Marina Militare a cui appartengono i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Oggi avremmo voluto vederli sfilare su via dei Fori Imperiali insieme al resto delle nostre Forze Armate. A loro dedichiamo questa giornata, l’Italia è fiera e orgogliosa dei suoi uomini che difendono la nostra libertà e la sicurezza». Alla Meloni aveva già risposto il premier Renzi qualche giorno fa quando intervista dal Tg5 aveva dichiarata che “i due marò sono di nuovo in Italia. Ma hanno il diritto di stare con le loro famiglie e noi continueremo a lavorare con buon senso e serietà, senza strumentalizzazioni più dannose che utili, non li usiamo come bandierine da esibire”.

Anche a Milano si festeggia la Festa della Repubblica 2016 con il 2 giugno che celebra i 70 anni del nostro stato repubblicano: nel capoluogo lombardo la tradizione l’ha fatta da padrone, con la cerimonia solenne dell’Alzabandiera alle ore 10 tenutasi in Piazza Duomo. Come ogni anno poi Palazzo Marino, sede del Comune della Città, ha aperto le porte con visite e concerti in programma fino alle ore 20 di questa sera. La scelta della giunta comunale quest’anno è andata in direzione di una mostra dedicati ai 12 principi fondamentali della Costituzione, in occasione del 2 giugno 2016: il sindaco Pisapia ha voluto ringraziare molto calorosamente le donne nel suo messaggio alla città i Milano, «quest’anniversario è particolarmente significativo perché quello stesso anno votano per la prima volta anche le donne. La Festa della Repubblica di quest’anno deve essere prima di tutto un momento per ricordare e ringraziare tutte le donne che con il loro lavoro, il loro impegno, la loro passione e spesso a scapito della propria vita hanno permesso a tutti, 70 anni fa, di poter scegliere il futuro del nostro Paese».

Anche Google celebra la Festa della Repubblica 2016. In Italia è visibile infatti oggi 2 giugno sull’home page del motore di ricerca un Doodle dedicato alla ricorrenza. Si tratta di un’immagine che ritrae il Quirinale con la piazza del Colle dentro la seconda o di Google. Quella di quest’anno è una celebrazione particolarmente speciale, in quanto ricorre il 70° anniversario della Repubblica Italiana e anche il 70° anniversario del diritto delle donne al voto. Il Google Doodle di oggi presenta il Palazzo Presidenziale e il Museo, il Palazzo del Quirinale, ed è firmato dalla web designer Alyssa Winans. Oggi 2 giugno molti italiani trascorreranno la giornata partecipando alle parate e cerimonie ufficiali che sono in programma in particolare a Roma. La Festa della Repubblica 2016 quest’anno è anche un ponte festivo e in tanti hanno scelto di fare vacanza fino a domenica prossima 5 giugno.

Una storia davvero particolare per la Festa della Repubblica Italiana che oggi, 2 giugno, celebra i 70 anni dello Stato repubblicano: per via della crisi e delle condizioni economiche non proprio perfette, nel 1977 con la legge del 5 marzo si annullò la festa del 2 giugno per portarla ad ogni prima domenica di giugno. A causa delle conditio sfavorevoli economiche perdere un giorno di lavoro in settimana di quei tempi non sembra l’idea migliore e allora il governo spostò la Festa della Repubblica, suscitando non poche polemiche su giornali e dibattiti pubblici. Quella particolare usanza per legge, lo spostamento rimase attivo anche per molti anni dopo fino a che non arrivò Carlo Azeglio Ciampi come Presidente della Repubblica che riportò in auge la tradizione. Per questo motivo dal 2 giugno 2001 si riprese a festeggiare il nostro “attempato” 70enne stato come da tradizione: un gesto anti-crisi che raccolse molti plausi dalle forze politiche, ad eccezione della Lega Nord che tutt’oggi considera la festa una spesa inutile da abolire.

Nel giorno della Festa della Repubblica, durante la grande parata militare che celebra il 2 giugno di 70anni fa in cui si fondò la Repubblica Italiana, si ricorda nelle medesima situazione un’altra grande realtà di quell’epoca che avvenne per la prima volta in maniera efficace e universale nel nostro Paese che usciva da una guerra terribile. Ebbene, 70anni fa si tenne il primo voto a suffragio universale, si scelse la decisione più importante del nostro Stato: monarchi o repubblica? Il Capo dello Stato questa mattina sul Corriere della Sera ha voluto ricordare quel passaggio in maniera profonda, ecco le parole di Sergio Mattarella. «il 2 giugno è la festa della libertà di scelta, e per questo è la festa che riunisce tutti gli italiani. È stata l’introduzione dell’autentico suffragio universale a far compiere all’Italia il vero salto di qualità, trasformandola in un Paese in cui tutti i cittadini concorso, in egual misura, a determinare con il loro voto le scelte fondamentali della vita nazionale». Una libertà che spesso viene sbandierata come retorica, o attaccata come assolutamente mancante: «mi sono accorto nei miei giri nel Paese, che l’Italia è davvero molto migliore di come noi stessi la dipingiamo: vi sono grandi risorse umane».

La Festa della Repubblica 2016, ovvero la prima festa felice da anni per il marò Salvatore Girone, da poco rientrato in patria dopo la galera in India per il caso che ha sconvolto l’Italia e il mondo intero. I fucilieri italiani ora sono entrambi in Italia e vi rimarranno lungo l’intero processo della Corte Europea ma almeno non sono nella prigione, pur solitaria, indiana. In questo 2 giugno arrivano le parole pubblicate su Repubblica del marò appena rientrato e la sua prima indicazione è un unico e solo ringraziamento per il popolo italiano e lo stato che lo hanno sempre sostenuto da così lontano: «Vorrei inviare a tutti gli italiani i miei auguri per una buona festa della Repubblica 2016 e ancora una volta un ringraziamento a tutti coloro che durante gli anni che ho trascorso in India non hanno mai smesso di sostenerci. Dopo quattro anni lontano dalla nostra Patria, quest’anno sono felice di poter condividere questa giornata importante per la nostra Repubblica con i miei familiari ed alcuni colleghi-amici».

E’ iniziata la Festa della Repubblica 2016, un anniversario importante quest’anno perché ricorrono i 70 anni della Repubblica italiana. Il premier Matteo Renzi ha scelto Twitter per fare gli auguri a tutti gli italiani. Sul proprio profilo sul social network ha infatti postato questo tweet: “Buona Festa della Repubblica a tutti. Viva l’Italia! @70esimo” (clicca qui per leggere)In occasione della ricorrenza ha parlato, come riferisce il quotidiano La Repubblica, anche Salvatore Girone, il marò che è tornato da pochi giorni in italia dopo la detenzione di 4 anni in India: “Vorrei inviare a tutti gli italiani i miei auguri per una buona festa della Repubblica 2016 e ancora una volta un ringraziamento a tutti coloro che durante gli anni che ho trascorso in India, non hanno mai smesso di sostenerci. Dopo quattro anni lontano dalla nostra Patria, quest’anno sono felice di poter condividere questa giornata importante per la nostra Repubblica con i miei familiari ed alcuni colleghi-amici”.

Oggi è il 2 giugno, la grande Festa della Repubblica 2016 e in tutta Italia partono le consuete celebrazioni: Roma con le tradizionali commemorazioni all’Altare della Patria con il Capo di Stato Mattarella e le Frecce Tricolori sui cieli della Capitale, ma anche Milano, Torino e Firenze, le grandi città italiane si apprestano lungo tutta la giornata a festeggia fil 70esimo anniversario anche del primo voto a suffragio universale e del referendum monarchia-repubblica che ha portato fino ad oggi. Ma vogliamo sottolineare un fatto insolito, una commemorazione molto particolare che segue alla lettera la “missione” di Papa Francesco di andare alle periferie del mondo. E allora la Festa della Repubblica 2016 si festeggia anche… in Terra Santa. Proprio così, due giorni fa nella Chiesa del Convento di San Salvatore è stata commemorata la Festa del 2 giugno italiano, con una messa presieduta da Padre Jasztal, vicario della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme. Presente anche il Console d’Italia in Israele: «Sottolineo il rapporto speciale che lega l’Italia alla Custodia di Terra Santa e, a nome della Custodia, ringrazio per il sostegno offerto dal vostro Paese», le parole del vicario. Il Console ha evidenziato le relazioni tra la Custodia e la Repubblica italiana e ha ricordato che, attualmente, la cooperazione tra le due realtà si manifesta attraverso il restauro della Basilica della Natività a Betlemme e il progetto del museo di Terra Santa, di cui una parte è già aperta al pubblico, come riporta l’agenzia Sir (Servizio Informazione Religiosa). Un modo del tutto insolito, ma anche a Gerusalemme si ricorda il valore della Repubblica: con poca retorica e tanta sostanza.

Per la grande Festa della Repubblica Italiana di domani l’Italia intera si ferma per celebrare il 2 giugno – che per molti significa anche celebrare le proprie ferie, con il ponte da poter sfruttare fino a domenica – e tante sono i programmi e gli eventi speciali che ricordano il 70esimo compleanno della nostra Repubblica. Poste Italiane, come da tradizione, ha organizzato l’uscita di una tiratura speciali di francobolli celebrativi, vera manna dal cielo per i tantissimi appassionati collezionisti filatelici di tutta Italia. Per la Festa della Repubblica le vignette presenti nei tre francobolli speciali rappresentano una veduta del Vittoriano sorvolato dalle Frecce Tricolori, un’immagine dell’epoca con una donna che inserisce nell’urna la propria scheda elettorale – ricordiamo che il 2 giugno è anche il 70esimo anniversario del primo voto a suffragi universale nel nostro Paese – . Da ultimo, il verbale del giuramento dell’onorevole Tina Anselmi, la prima donna ad essere nominata ministro nel 1976: dove trovare questi fantastici pezzi da collezione dunque? Poste Italiane annuncia tramite Adnkronos che negli sportelli postali speciali di Filatelia di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste, Genova e Torino si troveranno questi nuovi francobolli “patriottici”. Poche ora e si celebreranno la Festa della Repubblica Italiana 2016 e i 70esimo anniversario del voto a suffragio universale che appunto nel 1946 porto l’Italia con il primo referendum alla Repubblica, dopo gli anni di dittatura fascista. Proprio su questo tema e sulla memoria di quei tempi è organizzato a Firenze un programma speciale di celebrazioni lungo l’intera giornata di domani, 2 giugno 2016. Alle ore 9.30 in piazza Unità di Italia ci sarà l’Alzabandiera e la deposizione della Corona al monumento dei Caduti. Alle ore 10.15 poi in piazza della Signoria il prefetto Alessio Giuffrida legge il testo-messaggio mandato dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il momento già importante della giornata lungo l’Arno si avrà con la consegna di 98 medaglie della Liberazione agli ex partigiani presenti in città. In seguito, la commovente consegna della medaglia d’onore alla memoria per Giuseppe Donatini, deportato e internato a Linz dai nazifascisti: a ritirare il premo la nipote, originaria di Marradi. Si conclude il tutto con il concerto della Banda della Brigata Folgore alla stazione di Santa Maria Novella, con il viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini e il presidente di Grandi Stazioni, Paolo Gallo. Una Firenze addobbata a festa, una Firenze per la Festa della repubblica Italiana 2016.  – Durante la Festa della Repubblica Italiana 2016 ci sarà una novità mai vista nelle altre edizioni. Per la commemorazione del settantesimo anniversario della fondazione della Repubblica sfileranno ben 372 sindaci. Una novità che sicuramente regalerà emozione e grande interesse da parte del pubblico che si presenterà come al solito in massa di fronte alla classica sfilata. Inoltre parteciperanno anche cinquantatrè scuole secondarie di secondo grado selezionate in tutto il paese direttamente dal Ministero dell’Istruzione, del Senato della Repubblica e della Camera. Saranno circa 3.600 le persone che si muoveranno nel classico tragitto tra il Colosseo e Piazza Venezia.

Non poteva mancare il commento controcorrente sulla Festa della Repubblica Italiana 2016 in programma domani a Roma e in tutte le città italiane per celebrare il 2 giugno e il 70esimo anniversario del voto a suffragio universale: arriva dal leader della Lega Nord, Matteo Salvini che ai microfoni della Zanzare di Cruciani affronta il tema in maniera veemente. «Non capisco cosa c’è da festeggiare. È una festa della Repubblica invasa e disoccupata. Con 4 milioni di italiani disoccupati ed un milione e mezzo di bimbi sotto la soglia della povertà, cosa c’è da festeggiare? Sarebbe da abolire», non risparmia la critica pesante il leader leghista, da sempre in contrasto con le decisioni e le politiche del Quirinale. «Il 2 giugno c’è poco da fare sventolii o parate: io eviterei un giorno di festa e risparmierei soldi, è una presa in giro. Qualcuno dice che non c’è un’invasione? Cosa volete che siano 13mila persone arrivate in una settimana…», conclude ai microfoni di Cruciani, Matteo Salvini.

Per la Festa della Repubblica Italiana 2016, alla Camera questa mattina il Presidente Mattarella ha aperto e inaugurato la mostra sul voto a Suffragio Universale, “1946, l’anno della svolta” allestita in Sala della Lupa a Montecitorio, celebrano i 70 anni dalle prime elezioni a cui le donne italiane poterono partecipare ed essere elette. Insieme alla Presidente della Camera, Laura Boldrini, il capo dello Stato ha inaugurato i pannelli nelle stanze magnifiche lodando l’impegno di tutte le donne e gli uomini che hanno permesso nel corso di questi anni la continuazione di quel risultato storico ottenuto dai padri costituenti dopo la terribile guerra mondiale. Documenti originali, testi, atti parlamentari e archivi storici con tutti i principali protagonisti: da Anna Maria Manzoni ad Anna Kuliscioff, dal deputato Salvatore Morelli dei tempi mazziniani a Maria Montessori, ma anche Ludovico Mortara e Angela Maria Guidi Cingolani, che fece parte della prima Consulta Nazionale. Vengono poi ripercorsi tutte le tappe che hanno portato al decreto definitivo Bonomi, che nel 1945 aha di fatto attribuito il diritto alle donne, estendono il suffragio universale e pertanto alle urne nel 1946 praticamente tutto il popolo italiano.

Grandi celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana 2016 che domani 2 giugno si terranno in tutta Italia: a partire dal ponte che molti cittadini useranno per anticipare le loro ferie fino agli eventi in programma, tutto lo Stivale si prepara alla grande festa. A Firenze si è scelto di puntare su un grande classico, la banda che rende le celebrazioni molto più di paese, riportando la mente a 70 anni fa quando nacque la Repubblica Italiana. Alle 11 di mattina, domani 2 giugno, la stazione di Santa Maria Novella vedrà la presenza della Banda Brigata Folgore con trombe e tamburi che faranno da cornice alla parata in festa: presenti al concerto il vice ministro delle Infrastrutture, Riccardo Nencini, l’Ad di Grandi Stazioni Paolo Gallo e ovviamente il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Anche a Milano Centrale ci sarà un evento simile, con il concerto della Fanfara della 1^ Regione Aerea alla presenza dell’Ad di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini. Anche a Napoli centrale, Roma Termini, Trieste e Palermo Centrale i grandi concerti delle bande e delle fanfare.

Oltre alla grande manifestazione tradizionale di Rom, anche localmente si festeggeranno i 70 anni della repubblica italiana. A Milano ad esempio sono in programma ben tre gironi di festa, il 2, il 4 e il 5 dalle ore 10 alle 23, alla Darsena e sui Navigli. Ci saranno spazi dedicati ai bambini e agli adulti, gite in battello, musica e spettacoli. E’ possibile partecipare a gare di canoa, sup, barca a vela, rafting, regate e competizioni si dragon boat e vichinga. Previste anche esibizioni di cani da salvataggio. La musica sarà offerta da gruppi jazz, da Roberto Marelli con i CantaMilano, e dall’Orchestra dei Popoli. Il 2 giugno il programma prevede lo show del gruppo di teatralità aerea Dream Engine, che si esibirà alle ore 18, 21.30 e 23 nel cielo della Darsena.

A Roma domani si celebra la Festa della Repubblica Italiana con la grande parata del 2 giugno attesa come ogni anno: in tutta Italia poi ci saranno le celebrazioni per il 70esimo anniversario della fondazione della nostra Repubblica. Un elemento di novità sarà che propio da tutta Italia arriveranno a Roma una “parata” di 40 sindaci dell’Anci, invitata dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti: è la prima volta nella storia dello stato italiano che anche i sindaci partecipano alle grandi feste celebrative. Ma perché? Lo spiega Piero Fassino, presidente Anci, a Repubblica (ironia della sorte): «Forse non lo si è fatto prima perché la sfilata è sempre stata incardinata sulla presenza dei corpi militari. Quest’anno si introduce un elemento di innovazione: accanto alle varie rappresentanze delle forze armate sarà presente anche quella istituzione civile nella quale più si riconoscono i cittadini. Un senso di appartenenza rilanciato e voluto dal Governo, come spiega anche il presidente del consiglio nazionale Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco sempre ai colleghi di Rep: «La sfilata del 2 giugno per molto tempo sembrava solo delle forze armate, ma negli ultimi tempi sono coinvolti anche polizia, volontari, protezione civili e ora anche gli enti locali per lo spirito dell’articolo 114 della Costituzione che inizia proprio con la “Repubblica è costituita dai Comuni…».

Per la prima volta alla festa della Repubblica di domani 2 giugno ci sarà una partecipazione straordinaria, quella dei sindaci. In quattrocento da tutta Italia hanno aderito alla richiesta del ministro della difesa. Un elemento di innovazione, ha commentato il presidente dell’Anci e sindaco uscente di Torino Fassino: “Si sono sempre privilegiati i soldati, quest’anno sarà presente anche l’istituzione civile dove più si riconoscono i cittadini” ha detto. In tutto in Italia ce ne sono 8mila, i 400 di Roma li rappresenteranno tutti idealmente:  “La sfilata del due giugno per molto tempo sembrava più la festa delle forze armate anche per esprimere la gratitudine del Paese per chi con la divisa difendeva una volta i confini, oggi la sicurezza. Negli ultimi tempi sono stati coinvolti nella cerimonia le forze di polizia, i corpi volontari, la protezione civile. E ora gli enti locali, per dare attuazione allo spirito dell’articolo 114 della Costituzione che inizia proprio con ‘la Repubblica è costituita dai Comuni…'” ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale Anci.

E’ già tutto pronto per celebrare la Festa della Repubblica italiana 2016 che vedrà il suo via nella giornata di domani, 2 giugno. In realtà sono molti i luoghi che già da oggi prevedono degli eventi in programma, compreso il Concerto al Quirinale che verrà trasmesso su Rai 1. La Festa della Repubblica è infatti all’insegna della tradizione, ma che significato ha questo evento? La sua istituzione avviene il 2 giugno del 1946, data in cui il referendum istituzionale sancisce ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana. I cittadini di tutto il Paese vennero infatti chiamati a decidere se adottare come forma di Stato la Repubblica o continuare con la monarchia. La famiglia reale dei Savoia era stata bersagliata dagli anni del fascismo, nonostante ne fosse promotrice, soprattutto agli occhi dell’opinione pubblica. Con la fine della seconda guerra mondiale, sia la dittatura che la supremazia dei Savoia vengono a cadere, mettendo un punto fermo nella storia italiana. La decisione del popolo venne in seguito confermata dalla Cassazione due settimane più tardi. La data del 2 giugno ha anche un’analogia con il pregresso storico del nostro Paese, visto che già durante il Regno d’Italia era in vigore una festa nazionale. In quel caso però si trattava di un evento a favore dello Statuto Albertino e non aveva un posto fisso nel calendario, anche se veniva promossa la prima domenica del mese di giugno. E’ due anni dopo il referendum, quindi nel 1948, che inizia la celebrazione della Festa della Repubblica con una parata delle forze armate in via dei Fori Imperiali a Roma, considerata un omaggio al Presidente della Repubblica. In quell’anno alla guida dello Stato si trovava Luigi Einaudi che contribuisce quindi a far nascere quella che sarà la deposizione tradizionale della corona d’alloro sulla statua del Milite Ignoto presente in Piazza Venezia. Nel corso degli anni, la Festa della Repubblica subì alcune variazioni. La prima avvenne appena 12 mesi più tardi, ovvero quanto l’Italia entrò nella Nato e l’evento venne festeggiato con ben dieci manifestazioni in tutto il Paese. Per la seconda variazione bisogna invece attendere il 1961. In quell’anno ricorreva il centenario dell’Unità d’Italia ed i festeggiamenti vennero spostati a Torino. 

Sono molte le città che domani si fermeranno per celebrare la Festa della Repubblica 2016, prima fra tutte Roma e Milano. In tutte le città e paesi nazionali tuttavia è previsto un evento che richiami la manifestazione maggiore prevista nella Capitale, in segno di contributo. Mentre a Roma sarà la tradizione il perno della città e del Paese, a Milano verranno promosse invece occasioni di intrattenimento come la riapertura del luogo in cui venne improntato l’Expo 2015 e che si trasformerà in una grande piazza dove la parola d’ordine sarà il divertimento. Il Parco Esposizioni di Novegro promuoverà invece il Festival dell’Oriente con balli, spettacoli e degustazioni. Dal punto di vista dell’interesse cittadino, saranno diversi i capoluoghi che si concentreranno in eventi onorifici e commemorativi. In provincia di Venezia per esempio, a Favaro Veneto, è previsto l’incontro con l’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia con alzabandiera e rito con la corona d’alloro che verrà posta sul monumento dedicato ai Cavalieri dell’Ordine. A Rimini invece saranno gli artisti i principali promotori della giornata. Le strade di Pennabili si coloreranno infatti grazie a mercatini e spettacoli, lasciando anche spazio per prodotti locali e molto altro ancora. Il tango sarà invece l’ospite d’onore della Puglia Tango Festival che animerà le strade di Bari con ballerini e maestri specialisti del ballo, prolungando i festeggiamenti per altri 4 giorni.