Il parlamento tedesco ha approvato una risoluzione che definisce genocidio il massacro degli armeni operato dai turchi durante la Prima guerra mondiale. Ovviamente immediata è stata la reazione di Ankara che ha minacciato ritorsioni nei rapporti diplomatici tra i due paesi oltre a sottolineare la presenza in Germania di tre milioni e mezzo di turchi residenti. La Turchia infatti non ha mai ammesso lo sterminio di oltre un milione e mezzo di armeni nel 1915, limitandosi a riconoscere che ci furono morti, ma che gli avvenimenti sono ormai così lontani nel tempo che non è giusto accusare la Turchia dei fatti, e sostenendo che anche molti turchi furono uccisi durante quel momento storico che segnò il collasso dell’Impero Ottomano. La risoluzione parlamentare è stata votata con il favore dei cristiani democratici, dei socialisti democratici e dei verdi. Nella risoluzione la Germania che ai tempi era alleata militare degli ottomani, riconosce anche le proprie colpe per il genocidio.
Si sta svolgendo la tradizionale parata militare del 2 giugno festa della Repubblica ai Fori Imperiali di Roma. Per la prima volta rappresenteranno anche 400 sindaci in rappresentanza degli amministratori locali. In tutto tra militari e civili 3600 persone. Sono presenti infatti anche studenti e docenti di 53 scuole secondarie. A inizio parata è stato tributato un applauso al carabinieri ucciso ieri durante un blitz anti droga a Marsala in Sicilia. Al momento del passaggio del reparto di marò si sono levati applausi in onore di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, per anni reclusi in India: “Alla brigata marina San Marco appartengono fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, cui va il saluto di noi tutti” ha detto llo speaker. Come da tradizione il capo dello stato prima della parata si è recato al monumento del milite ignoto a lasciare una corona di fiori insieme a il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi.
Ancora paura in Umbria: nuove scosse di terremoto sono state avvertite questa mattina presto, la più forte pari a 3.2 gradi della scala Richter in provincia di Orvieto, epicentro a Castel Giorgio. La scossa è stata individuata a cinque chilometri di profondità. Il comune e la protezione civile hanno dato il via all’allestimento di un centro di accoglienza presso la locale palestra comunale per i residenti che avessero paura a restare a casa: «C’è molta preoccupazione tra gli abitanti, i bar del paese sono pieni e in molti hanno deciso di trasferirsi nelle auto» ha detto il responsabile della protezione civile.
In occasione dello spettacolo che questa sera Roberto Benigni terrà su Rai Uno dedicato alla festa della Repubblica, l’attore ha rilasciato una intervista al quotidiano La Repubblica. Le domande a lui rivolte riguardano proprio questa celebrazione e Benigni: “Tutto quel che festeggiamo oggi, e il 25 aprile, ce lo siamo riconquistati, grazie agli Alleati certo, ma anche a quella ribellione di una parte del Paese al fascismo. Per questo lo Stato è “nostro”, anche se lo sentiamo spesso lontano” dice. Benigni sottolinea poi che la vittoria della Repubblica al referendum del 2 giugno fu dovuta al fatto che per la prima volta votavano anche le donne. A proposito dello spettacolo che presenterà questa sera, già visto in passato, intitolato “La più bella del mondo”, dice che “dietro la Carta costituzionale si sente il frastuono della democrazia”. Poi dice che è possibile intervenire a cambiarne alcune parti, ad esempio sull’ordinamento dello Stato, come sta facendo Renzi: “se c’è da difendere la Costituzione, col cuore mi viene da scegliere il “no”. Ma con la mente scelgo il “sì”. E anche se capisco profondamente e rispetto le ragioni di coloro che scelgono il “no”, voterò “sì””.
Non c’è la fatta il Maresciallo Capo Silvio Mirarchi, ferito ieri durante un servizio antidroga e spirato più tardi all’ospedale di Palermo, dove era stato trasferito con l’elisoccorso. Il maresciallo era impegnato in un servizio di appostamento nei pressi di Marsala, nelle vicinanze di una piantagione di “cannabis”, quando insieme con un collega che partecipava al servizio di piantonamento, è stato fatto segno di numerosi colpi di arma da fuoco alla schiena. Uno di questi ha colpito Mirarchi all’altezza del rene, troncandogli la aorta e rendendo vano l’intervento, durato 8 ore, che cercava di salvarlo. Il maresciallo insieme al commilitone stava controllando la piantagione, con la speranza di risalire ai coltivatori, probabilmente i due militari non si aspettavano un attacco alle spalle portato con tale brutalità ed efferatezza. Il Capo dello Stato si è unito al cordoglio per la morte del servitore dello stato, Mattarella ha pregato il comandante generale dell’Arma di partecipare il suo dolore alla moglie e ai figli del coraggioso militare.
– È partita oggi in Germania la prima sperimentazione su uomo, di un farmaco che nei ratti ha evidenziato la capacità di bloccare qualsiasi tipo di tumore. Il vaccino messo a punto dai ricercatori dell’università di Gutenberg di Mainz, stimolerebbe il sistema immunitario portandolo a combattere qualsiasi forma di tumore, e in alcuni casi a vincerlo. La medicina superata la fase di sperimentazione sugli animali, viene adesso inoculato su tre pazienti con un melanoma in stato avanzato, a quanto affermano fonti vicino all’equipe di ricerca, le prime risposte sono “altamente positive”. La particolarità del vaccino è quello di poter essere “tarato” su qualsiasi tipo di carcinoma, cosa questa che di fatto rende il vaccino “universale”, contro la malattia con la più alta incidenza di mortalità nel mondo.
– Confermata la misura cautelare in carcere per Vincenzo Paduano, omicida reo confesso di Sara Di Pietrantonio, la ragazza romana di 22 anni uccisa nella notte del 29 maggio. Il GIP, Paola Della Monica, non ha avuto dubbi, e stante l’efferatezza del crimine ha disposto la detenzione presso una struttura carceraria. Sul fronte dell’indagine emergono dei particolari raccapriccianti, la giovane è stata inseguita, fermata, stordita, strangolata e infine bruciata, la sua unica colpa la voglia di interrompere la relazione con Paduano. Oggi intanto fiaccolata organizzata dagli amici della vittima, la manifestazione oltre a ricordare la giovane donna, vuole portare l’attenzione su una serie di reati, quelli contro le donne, spesso sottovalutati ma che a volte arrivano finanche all’omicidio.
– Per quanto Matteo Salvini continua a tifare per Donald Trump la negazione del suo incontro lo infastidisce e non poco. È questo quello che emerge dalle parole del leader della Lega Nord, accusato da Trump di essere un “millantatore”. Il probabile candidato alla Casa Bianca ha smentito con forza che un incontro sia avvenuto, incontro che però è provato dalle tante fotografie messe in rete. Più che della negazione, il segretario del carroccio non si da pace sul motivo per cui tale incontro sia sconfessato, le sue parole nascondono un certo nervosismo, anche se facendo “buon viso a cattivo gioco” si dice ancora fervente sostenitore del magnate.