Potrebbero partire sul finale di settimana le nuove ricerche del corpo di Isabella Noventa, la segretaria uccisa nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso. Nei giorni passati, infatti, l’avvocato della famiglia della vittima aveva presentato al pm Falcone il piano delle ricerche con i cani molecolari e che si avvarranno anche del lavoro di Angelo Devich. Si tratta di un esperto altoatesino di soccorso alpino e ricerca di persone scomparse nominato dalla famiglia Noventa. “Arriveranno quattro o cinque cani dalle scuole della Guardia di Finanza di Predazzo, Udine e Bolzano”, aveva annunciato in merito l’avvocato Balduin sulle pagine del quotidiano Il Mattino di Padova. Le ricerche del cadavere della povera Isabella, secondo le indicazioni date dal legale, potrebbero partire proprio nei prossimi giorni. La speranza della famiglia della segretaria è che possano finalmente dare esito positivo dopo i numerosi buchi nell’acqua delle ultime operazioni.
Sebbene siano distanti dal delitto di Isabella Noventa, sono emerse alcune novità in riferimento a Manuela Cacco, la donna in carcere per l’omicidio della segretaria insieme ai fratelli Sorgato. In base a quanto scrive La Nuova di Venezia e Mestre, infatti, pare ci siano dei problemi legati all’attività commerciale dell’ormai ex tabaccaia. Dal giorno del suo arresto, l’attività era rimasta chiusa ma ad oggi sono comparsi una serie di problemi legati alla gestione della sua ormai ex attività. L’argomento è stato affrontato in carcere tra Manuela Cacco, il suo avvocato Alessandro Menegazzo, i figli e l’ex marito della donna. A quanto pare, in base anche alle parole dell’avvocato, potrebbe essere riaperta solo la parte legata al bar e con alla tabaccheria a causa dei lunghi tempi legati alla licenza concessa dai Monopoli di Stato per la vendita. La figlia avrebbe espresso il desiderio di prelevare l’attività della madre, ma come ha ribadito l’avvocato Menegazzo, “la licenza dei tabacchi a differenza di quella del bar è difficilmente trasmissibile anche se si tratta della figlia. Proprio per questo, abbiamo optato per una riapertura del bar”. La riapertura in oggetto però, potrebbe avvenire solo nel 2017 a causa delle complicazioni burocratiche e dei problemi legati alle autorizzazioni rilasciate dai monopoli.
La nuova settimana si apre all’insegna di alcune novità nell’ambito del giallo su Isabella Noventa. Come riporta Il Gazzettino online, sarebbe emersa una nuova testimonianza che potrebbe rivelarsi decisiva nell’ambito dell’inchiesta sul delitto della segretaria e che vede in carcere con l’accusa di omicidio in concorso e occultamento di cadavere Freddy Sorgato, la sorella Debora e la tabaccaia ed ex amante Manuela Cacco. Una famiglia di Vigonza avrebbe riferito che proprio la mattina successiva alla scomparsa di Isabella Noventa, lo scorso 16 gennaio, l’autotrasportatore si sarebbe presentato nella loro abitazione. La donna a tal proposito avrebbe rivelato: “Era sconvolto, non sembrava nemmeno lui. Aveva lo sguardo perso nel vuoto e pronunciava frasi senza senso. Non mi era mai capitato di vederlo in quello stato così pietoso”. L’importante testimonianza è proseguita con un dettaglio importante: “Non ho avuto il coraggio di chiedergli cosa gli fosse capitato, ma era evidente che fosse psicologicamente poco lucido. Sembrava avesse trascorso una notte di alcol e sesso sfrenato”. La notte brava l’avrebbe trascorsa con Manuela Cacco dopo il delitto o la testimonianza potrebbe confermare la versione dello stesso Freddy alla quale gli inquirenti non hanno mai creduto realmente? Ricordiamo infatti che l’amante di balli latino-americani aveva riferito che Isabella fosse morta in seguito ad una pratica di sesso estremo dagli esiti drammatici.
Procedono senza sosta le indagini sulla morte di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego uccisa in circostanze ancora da chiarire nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso. La nuova settimana in partenza potrebbe regalare nuovi colpi di scena, anche in prossimità della ripresa delle ricerche del corpo della donna. Intanto, come riporta “Il Mattino di Padova”, l’ultima indiscrezione deriva dagli esiti delle analisi compiute sul tracciato del Gps dell’Audi usata da Freddy Sorgato la sera dell’omicidio della sua ex fidanzata. Pare infatti che l’autotrasportatore con la passione per i balli latino-americani, prima di vedere Isabella Noventa, la medesima sera passò a casa della sorella Debora dove rimase per 29 minuti. Successivamente andò a prendere Isabella Noventa per poi dirigersi presso la pizzeria Est Est Est di Albignasego dove la donna consumò la sua ultima cena. Dai dati del Gps, sono emersi gli ultimi movimenti di Freddy prima dell’efferato delitto: alle ore 20:00 l’autotrasportatore mise in moto la sua Audi partendo da Via Sabbioni a Noventa Padovana, ovvero dalla sua villetta dove si ipotizza sia avvenuto il delitto di Isabella. Dopo appena tre minuti Freddy chiamò la sorella al cellulare, ma la telefonata ebbe la durata di appena sei secondi, quindi dopo altri tre minuti l’auto dell’uomo si avviò verso casa di Debora Sorgato. Alle 20:08 l’Audi bianca di Freddy si fermò nel parcheggio su cui si affaccia il cancello dell’abitazione della sorella, trascorrendo insieme circa 30 minuti durante i quali Freddy ricevette anche una telefonata di Manuela Cacco di appena tre minuti. Quindi, alle ore 20:37 l’uomo ritornò in auto per dirigersi a casa di Isabella Noventa. Durante il percorso verso Albignasego, furono registrate altre due telefonate, rispettivamente con Debora della durata di 11 secondi e poi nuovamente con Manuela con la quale parlò per 7 minuti. Telefonate ed incontri tra il “trio diabolico” hanno portato gli inquirenti ad alimentare sempre di più la tesi dell’omicidio premeditato. E’ proprio grazie ai dati del Gps che è possibile stabilire anche l’ora della presunta morte di Isabella Noventa, compresa tra le 23:12 e le 00:56. 104 minuti esatti nel corso dei quali di Isabella e del suo corpo non se ne saprà più nulla. Come è ormai noto, Freddy e Manuela dopo il delitto della segretaria e la messinscena del giubbotto terminarono insieme la serata, mentre Debora fece ritorno nella sua abitazione e poco prima delle 2 di notte ricevette l’ultima telefonata del fratello durata una manciata di secondi, presumibilmente per assicurarsi sul buon esito del depistaggio messo in atto.