Sembrerebbe non combaciare la ricostruzione di Veronica Panarello con i risultati dell’esame effettuato dal medico legale sul corpo di Lorys Stival. E’ quanto è emerso ieri nella prima udienza del processo a della mamma di Santa Croce Camerina accusa del delitto del figlio di otto anni. Come riferisce infatti Today.it la donna ha accusato il suocero, Andrea Stival, di aver strangolato il bambino con un cavo usb da computer. Ma secondo il medico legale sul collo di Lorys non sarebbero stati trovati i segni di un “incrocio” che l’utilizzo di un cavo avrebbe comportato. Inoltre neanche quanto raccontato da Veronica Panarello sul fatto che sia stato il suocero a gettare il corpo di Lorys Stival nel canalone, sembra trovare rispondenza nei rilievi. Si legge sempre su Today.it che secondo la perizia “le impronte di trascinamento per terra non ci sarebbero state se ad avere portato Lorys fosse stato Andrea Stival, perché l’altezza dell’uomo non avrebbe consentito ai piedi del piccolo di essere trascinati per terra. Le tracce rilevate, invece, combaciano con l’altezza di Veronica Panarello, più bassa del suocero”.



E’ iniziato ieri il processo a carico di Veronica Panarello, la mamma di Santa Croce Camerina accusa del delitto del figlio Lorys Stival. E proprio nel corso della prima udienza la donna ha reiterato le accuse nei confronti del suocero Andrea Stival con il quale, secondo la sua ricostruzione dei fatti, lei avrebbe avuto una relazione extraconiugale: sarebbe stato per Veronica Panarello proprio il nonno di Lorys a uccidere il bambino perché li avrebbe scoperti insieme. E come riferisce il Tempo ieri la donna avrebbe confermato tutto, ammettendo che mentì quando disse che il bambino fu vittima di un incidente: “Avevo paura. Quando ho trovato il coraggio, l’ho detta, la verità”. Ieri in aula c’è stata una guerra di perizie tra quella disposta dal Gup che ha stabilito la piena capacità di intendere e di volere di Veronica Panarello e quella del suo difensore che, come riportato BlogSicilia.it, avrebbe sottolineato che la donna aveva “la capacità di intendere, ma non di volere”.



Si è svolta ieri la prima udienza del processo a carico di Veronica Panarello e che si celebra con il rito abbreviato condizionato. La donna e mamma di Santa Croce Camerina è accusata di aver ucciso e occultato il cadavere del figlio primogenito di appena otto anni, Lorys Stival, il cui delitto è avvenuto la mattina del 29 novembre 2014. Nel corso dell’udienza, si è assistito ieri ad una vera e propria “guerra” tra periti. La perizia psichiatrica disposta dal Gup ha infatti stabilito la piena capacità di intendere e di volere della donna, mentre non sarebbe dello stesso parere l’avvocato Francesco Villardita, difensore di Veronica Panarello e che, appena terminata l’udienza avrebbe rivelato, come riporta BlogSicilia.it: “Veronica Panarello aveva la capacità di intendere, ma non di volere”. Lo stesso avvocato ha parlato ai microfoni della trasmissione di Rai 1, Estate in Diretta, commentando quanto si evince dalla perizia secondo la quale sarebbero emersi “tratti disarmonici della personalità” pur essendo capace di intendere e di volere. “Non emerge neanche dalla perizia uno stato di incapacità – sia pur a tratti – di intendere e di volere ma emergono dei tratti disarmonici di personalità”. Il legale ha spiegato in modo molto semplice la “disarmonia” notata dai periti e per i quali avrebbe avuto una sua rilevanza in merito al delitto di Lorys Stival. “Noi non siamo d’accordo. Noi diciamo che questo tratto disarmonico potrebbe essere inquadrato in un disturbo della personalità perché abbiamo tutti gli elementi – sia l’anamnesi, sia il risultato dei test psico-diagnostici, sia il colloquio clinico che il comportamento che Veronica Panarello ha avuto – che ci portano a dire che non si tratta di un tratto di personalità disarmonica ma un vero e proprio disturbo di personalità”, ha asserito l’avvocato Villardita. Il quotidiano Repubblica.it ha confermato la presenza in aula della stessa Veronica Panarello che sarebbe apparsa in condizioni decisamente migliori rispetto al passato. BlogSicilia.it ha inoltre rivelato coma la presunta assassina di Lorys Stival abbia dichiarato nel corso dell’esordio del processo a suo carico di non aver avuto un atteggiamento di sfida nei confronti dei periti. La donna ha anche asserito di ricordare di essere stata ricoverata a 16 anni per alcuni giorni in seguito al tentativo di suicidio. Al termine dell’udienza, il Gup Andrea Reale ha infine deciso di rinviare la seduta al prossimo 18 luglio.

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