Nel corso del lungo interrogatorio al quale si è volontariamente sottoposto ieri l’assassino di Gloria Rosboch, Gabriele Defilippi, sarebbe emerso oltre ad una confessione anche il presunto pentimento nei confronti della vittima e della sua famiglia. Gabriele, inoltre, avrebbe accusato ancora una volta Roberto Obert di essere il vero esecutore materiale del delitto ed al contempo avrebbe anche scagionato la madre Caterina Abbattista. “Invece mia madre Caterina in carcere non ci deve stare perché non ha fatto niente, non sapeva nulla. Mia madre Caterina è come Gloria, sono loro le mie due vittime, ho distrutto la mia famiglia, ho tolto la madre a mio fratello che ne ha bisogno. Vorrei essere io al cimitero, al posto di Gloria”, avrebbe asserito il killer della professoressa, come riportato da La Stampa. Il dubbio, tuttavia, è che l’intero interrogatorio sia stato una strategia del giovane per fare uscire definitivamente di scena la madre Caterina, la quale sarebbe stata scagionata da Gabriele (e dallo stesso Obert) anche nel corso del precedente interrogatorio.



Nella giornata di ieri si è registrato l’atteso colpo di scena nell’ambito del giallo di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa da Gabriele Defilippi. Proprio il giovane 22enne, ieri ha chiesto ed ottenuto di venire interrogato dal pm Ferrando, con il quale ha parlato per tre ore e 45 minuti. Una vera e propria confessione ed una dichiarazione di pentimento nei confronti di Gloria e della sua famiglia, eppure, il giovane avrebbe continuato a puntare il dito contro Roberto Obert, suo ex amante e complice nel delitto della professoressa Rosboch. “Io l’ergastolo me lo devo prendere ma l’ergastolo lo deve prendere anche Roberto Obert”, ha dichiarato il ragazzo al pm Ferrando. Per Defilippi, sarebbe stato Obert il vero esecutore materiale dell’omicidio di Gloria Rosboch, definendolo “un mostro”. Eppure, a smentire il giovane sarebbe stata la perizia dei Ris compiuta sull’auto del 54enne e che avrebbe confermato la presenza di Gabriele solo sul sedile posteriore. Il vero assassino della professoressa, infatti, non era seduto alla guida bensì alle spalle della povera vittima 49enne.



Il colpo di scena nel caso di Gloria Rosboch è arrivato nella giornata di ieri, quando Gabriele Defilippi, assassino 22enne della professoressa di Castellamonte, ha chiesto ed ottenuto di essere interrogato dal pm Giuseppe Ferrando. Un quarto confronto con gli inquirenti ritenuto sin dalle prime battute interessante, in quanto richiesto dal medesimo ragazzo, sebbene fino alla fine siano rimasti i dubbi sulla natura dell’audizione e delle sue dichiarazioni. Alla fine però, il ragazzo dagli occhi di ghiaccio e che fino ad ora aveva preso le distanze dal delitto della professoressa, dando vita a scenate e portando spesso ad interrompere le audizioni per malori improvvisi, per la prima volta trovandosi davanti al procuratore capo di Ivrea ha vuotato il sacco parlando in modo lucido della sua colpevolezza e definendosi profondamente pentito per quanto fatto. Le parole di Gabriele Defilippi nel corso dell’interrogatorio sono state rivelate dal “Corriere.it”. Il giovane, in carcere dallo scorso 19 febbraio insieme all’ex amante e complice Roberto Obert ed alla madre Caterina Abbattista, di fronte al pm avrebbe esordito asserendo: “Non voglio più uscire dal carcere, perché fuori ci devono stare gli innocenti, dentro i colpevoli come me”. L’ex studente avrebbe poi per la prima volta parlato di pentimento rivelando di capire solo ora quanto fatto alla povera professoressa Rosboch: “Vorrei essere io al posto di Gloria. Sono profondamente pentito”. Sebbene abbia confessato la sua colpevolezza, Gabriele ha però indicato ancora una volta Roberto Obert come il vero autore materiale del delitto: “Io guidavo, lui l’ha strozzata”. La sua versione, tuttavia, sarebbe già stata smentita non solo dall’ex amante ma anche dagli esami dei Ris compiuti sull’auto del 54enne ritenuto dal giovane “un mostro”. “Devo prendere l’ergastolo, ma non da solo”, ha quindi aggiunto riferendosi sempre a Obert. Dopo mesi di silenzio, sono giunte anche le scuse ai genitori della povera Gloria: “Vorrei essere io al loro posto”.

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