Che fine ha fatto Isabella Noventa? E’ questo il quesito ricorrente nel giallo della segretaria di Albignasego uccisa nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso. In base alle ultime notizie riportate dal sito dell’Unione Sarda, non sarebbero tracce di sangue appartenenti a Isabella quelle rinvenute nella cucina dell’ex fidanzato Freddy Sorgato, in carcere insieme alla sorella Debora ed all’ex amante Manuela Cacco. E’ quanto emerso da una perizia effettuata nella villetta di Noventa Padovana e che al momento andrebbe a smentire le dichiarazioni della Cacco, secondo la quale Debora le avrebbe raccontato come sarebbe andato il delitto, realizzato dalla stessa Sorgato in casa del fratello. Una ipotesi tuttavia è che la stanza sia stata ripulita in modo maniacale, cancellando così ogni possibile traccia di Isabella Noventa. All’appello, tuttavia, mancherebbero i risultati delle perizie eseguite nel piano superiore della villetta di Freddy e che potrebbero contemplare un atteso colpo di scena.
Il corpo non si trova: Isabella Noventa, a meno di clamorose novità – ovvero di confessioni finalmente veritiere del terzetto di arrestati – la salma della povera segretaria non si troverà neanche nei prossimi mesi viste le tantissime ricerche avvenute in questi mesi senza alcun risultato reale. È fortissima la delusione e anche l’arrabbiatura del fratello Paolo Noventa: «a mano mano che passa i tempo la rabbia monta sempre di più. Sono mesi che cerchiamo il corpo di mia sorella senza avere la minima collaborazione di quei tre, e io, mia mamma e tutta la mia famiglia siamo sempre più stanchi e arrabbiati», riecheggiano le ultime parole del fratello Paolo ai cronisti del Mattino di Padova. Una vicenda ai limiti dell’assurdo, con tre accusati che non parlano e che, almeno per far ritrovare il corpo fatto sparire da loro, non scuciono neanche una parola. A questo punto, e ormai gli inquirenti ne hanno coscienza da tempo, il fatto di non far ritrovare il corpo di Isabella Noventa probabilmente è assai legato al modo e alla colpevolezza di chi l’ha uccisa materialmente che in questo modo verrebbe fuori inequivocabilmente.
I nuovi sopralluoghi nella villa di Freddy Sorgato segnano ancora un buco nell’acqua. Come riporta Urban Post, la professoressa Luciana Caneazzo, la consulente nominata dalla Procura, non avrebbe trovato alcuna traccia di sangue che possa fornire qualche spiegazione su come sia morta Isabella Noventa. Il difensore della famiglia della vittima, l’avvocato Gian Mario Balduin, sottoporrà nuovamente l’esito definitivo dei rilevamenti ad altri consulenti di parte, ovvero il criminologo Nicola Caprioli e la biologa Marina Baldi. Il dato che emerge, nell’assenza totale di prove, è in realtà che la versione di Manuela Cacco sarebbe del tutto errata. La tabaccaia riferì infatti agli inquirenti in uno dei tanti interrogatori fiume che Isabella Noventa era stata uccisa nella cucina di Freddy Sorgato, colpita a martellate dalla sorella Debora. In assenza del corpo è impossibile verificare quanto detto dalla Cacco, soprattutto per il particolare della mazzetta da muratore usata come arma del delitto. L’oggetto finora non è stato ancora ritrovato, ma è probabile che sia stato gettato assieme da qualche parte assieme al corpo della vittima. Ci sono però alcuni particolari che potrebbero giocare a favore di Manuela Cacco. Innanzitutto la possibilità che la cucina sia stata in realtà ripulita a fondo, per esempio proprio da Debora Sorgato. La donna è inoltre esperta di prodotti per la pulizia di stampo industriale, grazie al lavoro che ha svolto negli ultimi anni. Questo ulteriore indizio tuttavia non quadrerebbe con la dinamica successiva al delitto di Isabella, ovvero al fatto che Debora Sorgato si sia allontanata dalla villa e che Freddy e Manuela Cacco siano saliti in macchina poco prima per raggiungere la piazza in cui mettere in atto la messinscena del giubbino. Un’ora soltanto divide l’arrivo di Isabella Noventa a villa dei Sabbioni alla ripartenza del trio. In quell’ora i tre complici avrebbero dovuto ripulire tutto, disfarsi del cadavere in tempi brevi e solo con l’auto di Debora Sorgato. Quella del fratello Freddy infatti non registra alcun movimento nell’arco di quell’ora. Che cosa è successo veramente? In base a come è stato architettato il delitto appare possibile che i tre complici abbiano organizzato il piano nei minimi particolari, forse anche con una precisione millimetrica che prevedeva come secondo alibi proprio l’assenza di tracce di sangue all’interno della villa.