Mentre si attende la prossima data del primo luglio in occasione dell’udienza preliminare nell’ambito del processo bis sulla morte di Sarah Scazzi, emergono novità in merito all’attuale vita di Michele Misseri, lo zio della ragazzina di Avetrana uccisa quasi sei anni fa. La sua abitazione, negli ultimi mesi, appare ricoperta di teloni verdi e videosorvegliata. A spiegarne il motivo è stato lo stesso Misseri – condannato in primo e secondo grado per soppressioni di cadavere e costretto a vivere ad Avetrana con l’obbligo di fare rientro a casa dalle 21 alle 6 di mattina – che come riporta Il Giornale avrebbe asserito: “Così mi sembra di vivere in carcere, è lì il mio posto”. Anche Misseri è imputato nell’ambito del processo bis che vede coinvolte per false testimonianze ben dodici persone e l’uomo, padre di Sabrina e marito di Cosima, condannate entrambe all’ergastolo, sarebbe accusato di autocalunnia.



Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi, torna al centro dell’attenzione in vista del processo bis che lo vede protagonista in qualità di imputato insieme ad altre undici persone. L’udienza preliminare si sarebbe dovuta svolgere lo scorso primo giugno salvo poi slittare al primo luglio. In quell’occasione, tuttavia, non era presenta in aula, come già annunciato. L’uomo ha però risposto ad alcune domande che gli sono state rivolte dalla trasmissione di Canale 5, Pomeriggio 5, in riferimento alla figlia ed alla moglie, Sabrina e Cosima Serrano, in carcere per il delitto di Sarah Scazzi e per il quale stanno scontando la pena massima dell’ergastolo. Sulla decisione di Sabrina di scontare il resto della pena ai domiciliari presso una struttura religiosa, Michele Misseri ha commentato: “Sabrina è una brava ragazza, forse voleva aiutare gli altri”. La moglie Cosima invece l’avrebbe trovata più appesantita in seguito alla sua vita in carcere. Infine, anche un pensiero sulla madre della nipote uccisa, Concetta Serrano, in merito alla quale “zio” Michele ha commentato: “Arriverà il momento in cui parleremo ma faccia a faccia, non con le telecamere”.



Il caso relativo al delitto di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana nell’estate del 2010, riparte in occasione del processo bis iniziato nei giorni scorsi e già slittato a nuova data. Oltre ad Ivano Russo risulta imputato anche Michele Misseri, zio della piccola Sarah e che da sempre si è autoaccusato dell’omicidio, sebbene in carcere stiano scontando la pena dell’ergastolo la figlia Sabrina e la moglie Cosima. Intercettato da Pomeriggio 5, Michele Misseri ha commentato la sua attuale condizione asserendo: “La mia vita è sempre la stessa, vado avanti col rimorso. Troppi ricordi in casa, fortunatamente ci sto poco”. L’uomo ha deciso di barricarsi nella sua abitazione ad Avetrana, ricoprendola di teli e simulando una vera e propria prigione. In merito al delitto della nipote Sarah Scazzi, Michele resta accusato solo dell’occultamento di cadavere della piccola e nell’ambito del processo bis la cui udienza preliminare è stata rinviata al prossimo primo luglio, dovrà rispondere di autocalunnia.



Nei giorni scorsi si è tornati a parlare dell’omicidio di Sarah Scazzi, la ragazzina quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto 2010 e del cui delitto sono in carcere la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano, entrambe condannate all’ergastolo. Lo scorso primo giugno si sarebbe dovuta svolgere l’udienza preliminare nell’ambito del processo bis sull’omicidio di Sarah Scazzi e che vedrebbe ben 12 imputati tra cui Michele Misseri, zio della giovane vittima e che dovrà rispondere di autocalunnia e Ivano Russo, figura centrale nell’intero giallo, il quale è invece accusato di falsa testimonianza e false dichiarazioni al Gip ed al pubblico ufficiale. L’udienza tuttavia è slittata al prossimo 1 luglio su richiesta del legale di una delle persone imputate, al fine di poter studiare approfonditamente le carte. In occasione della prima udienza, i microfoni di Pomeriggio 5, la trasmissione dell’ammiraglia Mediaset, erano riusciti ad intercettare proprio Ivano Russo, il giovane del quale Sabrina Misseri si era invaghita. “Io sono pronto ad affrontare questo processo”, avrebbe commentato Ivano, il quale ha poi smentito un suo possibile coinvolgimento nel delitto di Sarah Scazzi, come invece riportato erroneamente su alcuni giornali. Inevitabilmente, l’inchiesta è entrata anche nella sua vita privata soprattutto alla luce di alcune dichiarazioni dell’ex fidanzata Virginia Coppola che, intercettata, aveva fatto vacillare il suo alibi relativo al giorno dell’omicidio di Avetrana. In merito Russo ha voluto chiarire: “Non mi aspettavo tutto questo clamore mediatico attorno alla mia vita privata, e tornando a quello che ha dichiarato la mia ex compagna voglio precisare che risale ad un periodo molto delicato della mia vita, perché stavamo discutendo sull’affidamento di nostro figlio…”. Inevitabile una domanda sulla madre di Sarah Scazzi, Concetta Serrano, in merito alla quale Russo si è detto disposto ad incontrarla, rinnovando anche alle telecamere di Pomeriggio 5 il suo desiderio di poter parlare con lei, “anche solo per un abbraccio”. “Come lei voglio che per Sarah sia fatta giustizia, io non sono un nemico”, ha chiosato il giovane sul quale si accenderanno principalmente i riflettori nel corso della prossima udienza del processo bis sul delitto Sarah Scazzi.