In attesa di novità sul giallo di Isabella Noventa, destinato ad una nuova battuta di arresto, il settimanale diretto da Andrea Biavardi ha ricordato la trappola mortale nella quale la segretaria cadde. Una trappola ordita dall’ex fidanzato Freddy Sorgato proprio per la sera del delitto. Come è ormai tristemente noto, la sera dell’omicidio la coppia andò a mangiare la pizza in un locale, poco distante dall’abitazione di Isabella Noventa. Dopo cena l’autotrasportatore finse di avere mal di testa e di aver bisogno di alcuni farmaci, così Isabella ignara del triste destino che le sarebbe capitato, lo accompagnò, seppur controvoglia, nella sua abitazione a Noventa Padovana. La segretaria raramente si recava nella villetta di Freddy, probabilmente poiché poco tollerava la presenza della sorella Debora Sorgato, la quale era in possesso delle chiavi della casa. Secondo il racconto di Manuela Cacco, la sera del 15 gennaio scorso Isabella e Freddy arrivarono nella casa di quest’ultimo intorno alle 22:30 e mentre erano in cucina spuntò Debora che commise l’omicidio, uccidendo la segretaria a martellate. Successivamente, sempre secondo la Cacco, i due Sorgato caricarono il cadavere della donna sull’auto di Debora per nasconderlo in un posto segreto ancora mai trovato.
Sebbene le notizie sul caso di Isabella Noventa scarseggino, riportando così a pochi aggiornamenti sull’andamento delle indagini ed a novità inesistenti dal punto di vista del corpo della segretaria, alcune importanti rivelazioni sarebbero trapelate in merito all’ex compagno di Debora Sorgato. La donna, in carcere con il fratello Freddy e con la tabaccaia Manuela, secondo quanto rivelato da “Giallo” avrebbe chiesto al maresciallo Giuseppe Verde, suo ex compagno, quali fossero i suoi turni di lavoro, con un’attenzione rivolta soprattutto al turno di notte. La richiesta giungeva undici giorni prima del delitto di Isabella Noventa, apparendo oggi come fortemente insolita. Alla luce dei fatti, sappiamo che l’omicidio è avvenuto esattamente mentre il maresciallo Verde lavorava. Si è trattato di una coincidenza? Secondo gli inquirenti, in realtà, questo evento rafforzerebbe ulteriormente la tesi della premeditazione, considerando che anche Freddy attirò la povera Isabella in una terribile trappola.
Isabella Noventa, un caso che rischia seriamente di rimanere irrisolto, almeno per quanto riguarda il corpo della donna uccisa che ancora a sei mesi di distanza non si trova. La segretaria uccisa dal terzetto “diabolico”, come lo chiama il fratello Paolo Noventa, è in carcere ma in silenzio e non fornisce quei dettagli importanti che potrebbero finalmente risolvere il caso d’omicidio. Intanto dopo la conferma che al piano terra della villetta di Freddy, dove dovrebbe essere stata uccisa Isabella, non ci sono tracce biologiche significative, ora le ultime speranze per la famiglia Noventa arriveranno dalle prove della scientifica sul primo piano della villetta e sulla carriola di Freddy Sorgato. Specie la carriola potrebbe essere stata usata per trasportare il corpo senza vita di Isabella Noventa: se non ci saranno riscontri neanche qui e il corpo continuerà a non trovarsi allora sì che per gli inquirenti le acque saranno forse troppo alte per continuare ad indagare sulla verità.
Il caso di Isabella Noventa, a cinque mesi e mezzo dal suo inizio continua a portarsi dietro ancora molti coni d’ombra. Al momento non si sa ancora che fine abbia fatto il suo cadavere, fortemente cercato fino a qualche giorno fa. Silenzio anche dalle rispettive celle di Freddy Sorgato, della sorella Debora e dell’ex tabaccaia veneziana Manuela Cacco. Le prossime novità, in realtà, potrebbero riguardare proprio quest’ultima, l’unica fra i tre indagati per concorso in omicidio, ad aver finora parlato con gli inquirenti, sebbene la sua versione relativa al delitto di Isabella Noventa, pur essendo stata considerata credibile, al momento non abbia trovato alcun riscontro certo. La Cacco, come ricordiamo, aveva confessato agli inquirenti il racconto che le era stato confidato da Debora Sorgato la sera stessa del delitto. A sua detta, l’omicidio di Isabella Noventa sarebbe avvenuto nella villetta di Freddy per mano della sorella. Le perizie sulle tracce rinvenute nell’abitazione in Via Sabbioni a Noventa Padovana, tuttavia, non avrebbero al momento fatto emergere alcun collegamento con la vittima. Tornando a Manuela Cacco, il suo avvocato, Alessandro Menegazzo, come riporta il sito Urban Post avrebbe rilasciato di recente alcune dichiarazioni alla testa La Nuova, sostenendo: “La mia assistita è consapevole che ci vorrà ancora diverso tempo per uscire dal carcere, soprattutto dal momento che sono in corso le indagini e che il giudice per le indagini preliminari deve ancora chiuderle”. Nonostante questo, sempre a detta del legale, non peserebbero ulteriori elementi a carico di Manuela Cacco allontanando anche la sua posizione di complice e auspicando sempre più verso la pista del favoreggiamento. L’ottimismo del legale potrebbe essere confermato con la possibile scarcerazione dell’ex tabaccaia già alla fine dell’estate. Resta ancora da capire se quanto raccontato dalla Cacco sulla sera del delitto sarebbe la verità o se invece i Sorgato abbiano raccontato il falso evitando così che la donna svelasse i loro piani criminali ai giornalisti.