Mentre si cerca la verità in merito delitto di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego attorno alla cui morte mancherebbe ancora il cadavere (oltre che un movente), ci sarebbe maretta tra i legali delle parti. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino di Padova, infatti, l’avvocato Carlo Bermone che difende il maresciallo Giuseppe Verde, ex fidanzato di Debora Sorgato, avrebbe querelato per diffamazione il collega Gian Mario Balduin che risulta quindi indagato. L’avvocato della famiglia Noventa avrebbe attaccato tramite il social network Facebook il collega e presidente della Croce Verde in quanto tutela del maresciallo dei Carabinieri indagato. A portare avanti l’inchiesta sarebbe ora il pm Francesco Tonon.
Ha destato clamore la richiesta avanzata nelle passate ore da Debora Sorgato, in carcere per il delitto di Isabella Noventa insieme al fratello Freddy ed alla tabaccaia veneziana Manuela Cacco. La donna, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino di Padova, avrebbe avanzato la richiesta di scarcerazione o, almeno, di alleggerimento della misura cautelare attuale, da sostituire con i domiciliari da scontare a casa della madre. L’istanza è stata firmata e presentata dalla stessa Sorgato, maggiore indiziata per il delitto di Isabella Noventa, presso l’ufficio matricola del carcere femminile nel quale è detenuta per poi essere trasmessa al gip che avrà cinque giorni di tempo per esprimersi. Come riporta il medesimo quotidiano, la donna avrebbe asserito in merito alla sua richiesta: “Contro di me non ci sono indizi di colpevolezza e non c’è pericolo di fuga”. Quale sarà la decisione del giudice in merito?
Il caso di Isabella Noventa giorno dopo giorno regala nuovi spunti di riflessione ma anche nuovi misteri. Oltre agli aspetti ancora tutti da chiarire relativi al delitto della segretaria di Albignasego uccisa in circostanze poco chiare la notte del 15 gennaio scorso, ora spunterebbe un nuovo giallo che riguarda i due super-consulenti i quali sarebbero stati inizialmente contattati per cercare di far luce sull’intricata vicenda ma che avrebbero deciso di compiere un passo indietro. Qualche settimana fa si era parlato del generale Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma, inizialmente ingaggiato dall’avvocato Gian Mario Balduin, legale dei Noventa. L’incarico, tuttavia, sarebbe misteriosamente sfumato nel giro di poco tempo come riporta il sito GiallosuGiallo.com. L’avvocato Balduin avrebbe commentato con queste parole: “Non abbiamo raggiunto un accordo. Ho personalmente ringraziato il generale della sua disponibilità ma ci siamo rivolti altrove”. Esattamente, il legale della famiglia di Isabella Noventa avrebbe puntato sulla celebre criminologa Roberta Bruzzone, già impegnata in altri casi celebri, in ultimo quello della piccola Fortuna Loffredo, ma anche questa volta la collaborazione sarebbe terminata forse prima ancora di iniziare. Le motivazioni sono contenute in un lungo post Facebook che la criminologa ha scritto nella giornata di ieri (clicca qui per leggerlo integralmente) ed anche dai commenti lasciati dalla stessa Bruzzone al suo stesso post si comprende la mancanza fiducia che avrebbe così impedito di lavorare in maniera serena: “Preferisco dedicarmi agli altri casi che sto seguendo e dove sono in condizione di fare un ottimo lavoro…e lavorare con gente che merita la mia completa fiducia…qui non serve…gli investigatori hanno già fatto quanto di meglio era possibile…il resto sono solo fantasie…”.
48 ore di tempo. E’ questo quanto concesso al gip Cristina Cavaggion per esprimersi sulla richiesta di scarcerazione di Debora Sorgato, una delle principali indiziate per l’omicidio di Isabella Noventa. A riportare la notizia è Il Mattino di Padova che sottolinea come la richiesta sia stata effettuata da Debora Sorgato e non ai suoi avvocati difensori, Roberto Morachiello e Carlo Augenti. Secondo la Sorgato non ci sarebbero infatti “gravi indizi di colpevolezza” che possano giustificare la sua detenzione ed insiste sul fatto che non ci sarebbe pericolo di fuga per via del figlio minorenne. Avrebbe quindi organizzato tutto e previsto tutto la donna, anche il luogo in cui svolgere gli eventuali arresti domiciliari. Andrebbe a vivere a casa della madre, molto lontano quindi dalla casa in cui viveva con l’ex compagno, il Maresciallo Giuseppe Verde, e proprio per questo impossibilitata eventualmente ad inquinare le prove. Nel frattempo la tensione sale alle stelle e non solo perché il corpo di Isabella Noventa non si trova ancora o perché Freddy Sorgato non sembra mostrare alcun segno di cedimento. E nemmeno per una possibile ulteriore dichiarazione shock di Manuela Cacco. Questa volta a saltare a piedi pari sulle notizie di cronaca sono i legali. Il difensore di Verde, l’avvocato Carlo Bermone, avrebbe infatti querelato l’avvocato Balduin -difensore di Paolo Noventa, il fratello della vittima- con l’accusa di diffamazione. A questo si aggiunge anche la voce della criminologa Roberta Bruzzone che con un post su Facebook ha voluto chiarire alcune recenti vicende. L’esperta ha voluto informare pubblicamente che ha rinunciato all’incarico conferitole dall’avvocato Balduin appena 4 giorni fa, perché “non ho riscontrato un clima ‘disteso’ fra le parti (Avvocato e fratello della vittima in primis) e non amo avere a che fare con scenari di questa matrice”. La Bruzzone continua inoltre affermando di ritenere più che soddisfacenti le indagini coordinate fino ad oggi dal pm Giorgio Falcone e che quindi “non ritengo sia necessario alcun reale approfondimento”. In risposta ad alcuni commenti di cittadini preoccupati dalla notizia e dalla possibilità che il caso di Isabella Noventa rimanga irrisolto, la criminologa Roberta Bruzzone specifica che “il caso è già stato brillantemente risolto dagli investigatori. Manca il corpo ma lo scenario è chiaro a tutti”. Clicca qui per vedere il post integrale della criminologa Roberta Bruzzone.