Una triste storia di una stella del cinema, Laura Antonelli, che tutto faceva per non sembrare: una donna sensibili e malinconica che a un anno dalla morte viene ricordata attraverso le sue turbolente vicende legate alla giustizia, o in questo caso alla mala giustizia. Il Labirinto questa sera parlerà della bellissima icona di Malizia, ripassando la sua vita priva di grandi spunti felice e ricca invece di tribolazioni e che si è spenta lentamente nel silenzio generale. Qualcuno ci ha provato, Lino Banfi aveva lanciato un appello nel 2010 per non farla deperire in casa con una pensione misera, ma lei rifiutò l’aiuto anche del ministro Sandro Bondi, volendosi ritirare sempre più nel dimenticatoio. Simone Critichi le dedico a Sanremo la canzone Laura nel 2013, dedicata proprio alla sua vita dimenticata, ma visto il desiderio della Antonelli di rimanere nell’oblio rinunciò ancora agli aiuti. In un’ultima intervista nel 201 al periodico locale L’Ortica, diceva di considerar fil modo dello spettacolo come del tutto frivolo e privo di valori: «questo mondo del cinema e dello spettacolo è diseducativo per i giovani, sempre più privo di valori veri».
Stasera, giovedì 9 giugno 2016, andrà in onda in seconda serata su Rete4, una nuova puntata de Il Labirinto – Storie di ordinaria in-giustizia, il programma condotto dal giornalista Carmelo Abbate. Durante il corso del nuovo appuntamento ci sarà spazio per i casi del conduttore Gigi Sabani, Sophia Loren e l’attrice Laura Antonelli. La carriera dell’artista si interrompe bruscamente nella notte del 27 aprile del 1991 quando vengono trovati nella sua villa 36 grammi di cocaina. Successivamente, l’attrice viene arrestata e rinchiusa nel carcere di Rebibbia e, dopo sei giorni le furono concessi gli arresti domiciliari. Di seguito, l’attrice verrà condannata a tre anni e sei mesi di reclusione ma, ben nove anni dopo verrà assolta in quanto consumatrice abituale di stupefacenti ma non spacciatrice. La carriera di Laura Antonelli però, dopo lo “scandalo” ha subìto un clamoroso stop che purtroppo non le gioverà sotto nessun punto di vista. Il 22 giugno del 2015 si è spenta totalmente in solitudine all’età di 73 anni. La sua domestica l’ha ritrovata senza vita nella sua casa di Ladispoli, dove si era ritirata da tempo lontana dal mondo. Ancora oggi non è chiaro da quanto tempo la donna fosse deceduta e, a chiamare prontamente i soccorsi è stata proprio la sua domestica. Laura Antonaz (questo il suo vero cognome), è stata una delle grandi icone del cinema anni ’70 ed ’80. “È stata trovata nella camera da pranzo”, ha raccontato l’assessore ai servizi sociali del Comune di Ladispoli Roberto Usai, per poi aggiungere: “Poi è arrivato il 118 che ha constatato il decesso e poi i carabinieri. L’autorità giudiziaria ha stabilito che ci sarà soltanto l’esame autoptico e non l’autopsia”. Secondo uno dei legali dell’attrice la morte è avvenuta dopo un infarto probabilmente fulminante. Laura Antonelli negli ultimi tempi appariva serena anche se in passato era stata decisamente messa sotto stress per il lungo processo che si è concluso con l’assoluzione e un risarcimento di circa 100mila euro. Nel 1991, il regista Samperi decide di richiamarla per interpretare “Malizia 2000”, ma il film non ebbe lo stesso successo della prima pellicola e Laura Antonelli decise di ritirarsi definitivamente dedicando gli ultimi anni della sua vita alla preghiera e la fede.