Continuano a giungere nuovi particolari sul duplice omicidio commesso mercoledì mattina da Mirco Alessi, il fiorentino che ha ucciso a coltellate la transessuale Gilberto Manoel Da Silva detta Kimberly e l’amica 27enne. Secondo quanto riportato da FirenzeToday, l’assassino avrebbe rivelato di non farcela più a causa delle continue richieste di soldi della trans con la quale da alcuni anni aveva una relazione. Si rafforza sempre di più l’ipotesi della premeditazione: l’uomo infatti avrebbe raccontato la sua esasperazione sfociata quindi nell’intento di recarsi nell’abitazione in Via Fiume a Firenze con la precisa idea di uccidere. A portare all’arresto dell’uomo ed alla sua identificazione sarebbe stata la terza vittima, fortunatamente scampata alla follia omicida ma ferita, la quale avrebbe riconosciuto Mirco Alessi in una foto, sebbene lo avesse conosciuto come Luca, fidanzato di Kimberly.

E’ stato arrestato Mirco Alessi, l’autore del duplice omicidio (e del tentato omicidio di una terza persona) che due giorni fa a Firenze ha ucciso una transessuale (con la quale aveva una relazione) e la sua amica prostituta. Il duplice delitto è avvenuto alle prime luci dell’alba di mercoledì presso l’appartamento delle due vittime in Via Fiume, a pochi passi da Santa Maria Novella. Un omicidio premeditato, come si è poi appreso non solo dalle parole dello stesso Mirco Alessi ma anche dalle testimonianze di un conoscenze. Alle 6:05 di mercoledì, C.V. riceve una telefonata da parte di Alessi. A riportarne il contenuto è oggi La Nazione: “Ho ammazzato tre transessuali, sono pieno di sangue, ora sto proprio bene…”, sarebbero state le parole di Mirco Alessi. Una confessione che conferma quanto già scritto via sms allo stesso amico in piena notte: “Apri facebook e vedi uno che sbotta”. La testimonianza di C.V. è stata resa ai Carabinieri di Capraia e Limite, ai quali si è rivolto.

La caccia all’uomo in tutta la Toscana è finita ieri: è Mirco Alessi il killer ricercato per l’omicidio di una transessuale e di una sua amica in un appartamento in via Fiume, a pochi passi dalla stazione di Santa Maria Novella, a Firenze. Il 42enne è stato fermato a Monticiano, in provincia di Siena, poi è stato portato in carcere. Nelle ore successive è stato tracciato il ritratto dell’omicida: un uomo schivo e gentile, cresciuto in una famiglia di imprenditori nel settore della pelle e con un matrimonio alle spalle. E’ il Corriere della Sera a delineare il ritratto: aveva provato a lanciarsi in un’avventura imprenditoriale a 20 anni, prendendo in gestione un’edicola, ma è stato un piccolo fallimento e, dunque, è tornato a lavorare nell’azienda di famiglia. Dopo la separazione dalla moglie, con cui ha avuto un figlio, si era trasferimento a Firenze, in via Palazzuolo. Nel profilo Facebook c’è un video, che risale a pochi giorni fa, nel quale Alessi si avvicina alle aspiranti Miss Italia per premiare la più bella di Calenzano. Pochi giorni dopo il duplice omicidio.

Aveva la precisa intenzione di uccidere Mirco Alessi, il 42enne arrestato per il duplice omicidio del transessuale brasiliano Gilberto Manoel Da Silva e della dominicana Mariela Josefina Santos Cruz. Voleva farla finita con Kymberli, il nome con cui era conosciuto il transessuale, con il quale Alessi avrebbe avuto una relazione, condizionata però dalle continue richieste di denaro nei suoi confronti. Sono cominciati ad emergere i particolari del “film dell’orrore” andato in scena nell’appartamento del trans e delle sue amiche grazie alla testimonianza della dominicana superstite. Lei dormiva con l’amica Mariela quando hanno sentito dei rumori provenire dalla cucina e dalla stanza di Kymberli, poi dei colpi forti alla porta e una voce che chiedeva a Mariela di uscire. La giovane ha tentato di trattenerla, ma Mariela, pensando che Kymberli avesse bisogno di lei, ha aperto la porta. Kymberli, però, era già morta e l’uomo, impugnando il coltello, ha ferito Mariela, continuando poi a colpirla a terra. A quel punto la giovane dominicana è fuggita chiedendo aiuto.

E’ finita la fuga di Mirco Alessi, dopo una giornata trascorsa inseguito dalle autorità ed in seguito al delitto di Kymberli e di una sua amica. “Ho visto uno sconosciuto“, riporta a Repubblica l’unica sopravvissuta, “pieno di sangue, che impugnava un cortello nella mano sinistra, passandolo poi a quella destra, dicendo che aveva fatto del male a Kymberli“. Mirco Alessi, 42 anni di Firenze, ha confessato subito. Ha riferito alle autorità di aver raggiunto a casa Gilberto Manoel Da Silva, la transessuale conosciuta come Kymberli che ha poi accoltellato con l’intenzione di ucciderla e con cui aveva intrecciato una relazione durata anni. Il suo gesto, ha spiegato, è stato scatenato dalle numerose richieste di denaro della donna e della minacce di rendere pubblica la loro relazione in caso contrario. La stessa sorte è toccata anche a Mariela Josefina Santos Cruz, una ventisettenne di origine dominicana, diventata vittima solo perché in quel momento si trovava nell’appartamento. Fuggita invece la 25enne dominicana, grazie ad un tempestivo lancio dalla finestra. Dopo l’omicidio, avvenuto nelle vicinanze di Santa Maria Novella, Mirco Alessi si è diretto verso casa per togliersi i vestiti, ancora sporchi del sangue delle due vittime. Subito dopo la fuga verso Santa Croce sull’Arno, dove ha distrutto l’impianto satellitare della sua Citroen C1 per evitare di essere localizzato. Una fuga singolare, come testimoniano le numerose chiamate effettuate al 112 con cui Alessi, in pieno delirio, sfidava le autorità e precisava di essere abile a fuggire. Arrivato in paese ha rubato quindi le targhe di un mezzo in sosta e le ha sostituite con le proprie, dirigendosi poi verso Cecina, dove ha tentato di avvisare i Carabinieri di aver lasciato i due cadaveri a Firenze, strappando il cellulare ad una passante. L’arresto è avvenuto invece a tarda srata a Monticiano, in provincia di Siena, dove all’ennesima telefonata, è stato rintracciato. Fra le varie chiamate, Mirco Alessi aveva anche contattato il padre confessando il duplice assassinio: “Babbo ho fatto un macello, ho ammazzato tre donne. E’ finita con le borse e con Tirrenia“.