Chi è il vero responsabile del delitto di Isabella Noventa? Mentre Manuela Cacco prende sempre più le distanze dai due fratelli Sorgato, facendo così ipotizzare a suo carico l’ipotesi di favoreggiamento, ad essere maggiormente implicata appare sempre di più Debora Sorgato. L’ultimo pesante indizio contro di lei giunge dall’ex compagno, il maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Verde, che alle Forze dell’ordine avrebbe rivelato un retroscena molto importante, reso noto dal settimanale Giallo. L’uomo, infatti, due settimane prima del delitto di Isabella Noventa avrebbe ricevuto una domanda sospetta proprio da Debora, intenta a sapere quali sarebbero stati i suoi orari lavorativi e nello specifico il suo turno di notte che, coincidenza, è stato proprio la sera del delitto della segretaria. Questo nuovo indizio contro la donna in carcere per concorso in omicidio, andrebbe ad alimentare ulteriormente anche la tesi della premeditazione.



Nel giallo di Isabella Noventa restano aperti ancora molti quesiti. Sono trascorsi quasi sei mesi dal terribile omicidio della segretaria per il quale restano in carcere Freddy Sorgato, la sorella Debora e l’ex tabaccaia veneziana Manuela Cacco. Quali sono le posizioni di ciascun membro del “trio diabolico”, come è stato definito dal fratello della vittima, Paolo Noventa? Se il ruolo dei fratelli Sorgato sembra avere un enorme peso nella morte di Isabella Noventa, più leggera sarebbe la posizione di Manuela Cacco, la donna che finora ha accusato Debora dell’omicidio riportando un suo presunto racconto. In favore della tabaccaia ed ex amante di Freddy, secondo quanto riportato da La Nuova di Venezia e Mestre si configurerebbe più un’accusa di favoreggiamento che non di complicità. Tuttavia, potrebbero passare ancora diversi mesi prima della sua eventuale uscita dal carcere. Prima, infatti, occorrerebbe chiarire alcuni aspetti salienti senza i quali sarà difficile giungere alla chiusura delle indagini. Si tratta in particolar modo del cadavere della donna di Albignasego, mai rinvenuto nonostante le numerose operazioni di ricerca, ma anche l’arma del delitto. Non secondario, infine, il presunto movente che avrebbe spinto il terzetto ad agire contro Isabella Noventa.



Un silenzio ormai importante quello che avvolge il caso di Isabella Noventa e le ricerche del suo corpo. Per ora i cani molecolari e le perlustrazioni delle autorità non hanno portato nulla di certo, e rimane un grosso punto interrogativo che riguarda anche le ultime tracce biologiche rilevate in casa di Freddy Sorgato. La prima è stata prelevata dal comodino della camera da letto, un punto in cui potrebbe addirittura sembrare “normale” se solo si considera l’alta frequentazione della villa da parte di Isabella Noventa. La seconda invece, ritrovata su una carriola del garage, potrebbe fornire qualche elemento in più sulla dinamica del delitto. In questo caso Freddy Sorgato, spiega Cronaca e Dossier, potrebbe aver usato la carriola per trasportare il corpo senza vita di Isabella, magari in un punto non distante dalla propria abitazione. Se ciò venisse confermato si potrebbe anche spiegare come mai in mesi di ricerche il corpo di Isabella non sia ancora stato trovato, mentre più passa il tempo più diventa proprio questo uno degli ostacoli maggiori alle indagini, unito al silenzio forzato a cui si sono obbligati Debora Sorgato, il fratello Freddy e Manuela Cacco.



A quasi sei mesi di distanza dalla scomparsa di Isabella Noventa la domanda che gli italiani si pongono in questi giorni è se ci siano speranze di ritrovare il corpo della segretaria. Della donna si sono perse le tracce a metà gennaio scorso da Padova. Quella sera Isabella Noventa era uscita a cena, in pizzeria, con l’amico Freddy Sorgato. L’uomo aveva poi dichiarato che dopo cena i due erano passati da casa sua e poi lui aveva lasciato Isabella in centro a Padova perché doveva incontrare un’amica. Dopo qualche settimana la svolta: Freddy Sorgato, sua sorella Debora e la sua amica Manuela Cacco vengono arrestati. Freddy racconta un’altra versione dei fatti su quanto accaduto la sera della scomparsa di Isabella Noventa: sostiene che la donna sia morta a casa sua per un incidente al termine di un gioco erotico e di averne poi gettato il corpo nel fiume Brenta. Le ricerche del fiume non hanno però portato alcun esito positivo e al momento il corpo di Isabella Noventa non è ancora stato ritrovato. Analisi sono state effettuate anche nella villa di Freddy Sorgato: gli accertamenti su eventuali tracce biologiche di Isabella Noventa nella casa dell’amico sono però ancora in corso. 

Dopo alcune giornate di assoluto silenzio attorno al caso di Isabella Noventa, emergono alcune importanti novità relative in modo particolare ad una delle tre persone arrestate con l’accusa di concorso in omicidio. Manuela Cacco è certamente colei che, rispetto ai fratelli Freddy e Debora Sorgato potrebbe sperare in una pena più clemente. Al momento infatti, il suo ruolo appare meno grave rispetto a quello dei Sorgato in quanto potrebbe aver contribuito solo al depistaggio messo in atto indossando il giubbotto della vittima in piazza a Padova e non direttamente all’omicidio, per il quale la principale indiziata sarebbe proprio Debora. L’accusa a carico della Cacco, dunque, si prefigura più come favoreggiamento e non complicità. Intanto, secondo quanto trapelato da La Nuova di Venezia e Mestre, gli accertamenti sull’ex tabaccaia veneziana si concluderanno solo alla fine dell’estate. Per la chiusura delle indagini probabilmente occorrerà attendere ancora oltre. Anche per questo motivo la magistratura non prevede la scarcerazione di Manuela Cacco prima della fine del 2016. A confermare i tempi lunghi dell’inchiesta e, di conseguenza, dell’eventuale scarcerazione della donna è stato anche il suo legale, l’avvocato Alessandro Menegazzo che ha spiegato sul medesimo quotidiano: “In un caso di omicidio come questo le indagini da sei mesi possono essere prorogate di altri sei mesi”. Il primo passo, a sua detta, è quello di chiudere la fase legata agli accertamenti in atto e che mirano al rinvenimento di tracce biologiche sulle vetture delle tre persone indagate e su altri oggetti. In merito l’avvocato Menegazzo si è detto soddisfatto dagli esiti: “A quanto pare non ci sarebbero ulteriori elementi a carico della mia indagata. I tempi delle indagini dipendono però dalla Procura che può prorogarle fino a fine anno”, ha dichiarato. Ad allungare ulteriormente i tempi sarebbe anche l’assenza del corpo di Isabella Noventa anche in seguito al silenzio di Freddy e Debora Sorgato. In merito, infatti, Manuela Cacco avrebbe asserito di non avere informazioni utili, sebbene gli inquirenti sospettino che quanto da lei rivelato subito dopo il suo arresto sia una verità solo parziale.