Nella storia che vede coinvolto Massimo Bossetti, il muratore condannato all’ergastolo in primo grado per il delitto di Yara Gambirasio, a soffrire sono più di due famiglie. Quella della vittima, ovviamente, ma non meno quella dello stesso presunto assassino che tuttavia continua a credere alla sua innocenza. In base a quanto riportato dal sito Urban Post, infatti, la trasmissione Quarto Grado nel corso della passata puntata avrebbe approfondito anche le attuali condizioni di salute della madre di Bossetti, Ester Arzuffi. La donna avrebbe destato molta preoccupazione per il suo eccessivo dimagrimento che, come scrive il sito, “la starebbe portando all’anoressia”. Le sue condizioni di salute sarebbero sempre più preoccupanti in seguito alla grande preoccupazione per il figlio Massimo, da dieci giorni condannato all’ergastolo, ma che la stessa Ester crederebbe innocente. Il dolore si sarebbe acuito in particolare dopo la sentenza in quanto pare credesse nella sua assoluzione.



Lo scorso 1 luglio, la Corte d’Appello di Bergamo ha condannato all’ergastolo Massimo Bossetti, al termine del processo di primo grado che lo ha visto imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate uccisa il 26 novembre 2010. Se in tanti hanno gridato alla tanto attesa giustizia per la famiglia della piccola vittima, l’intero pool difensivo di Massimo Bossetti sarebbe certo dell’innocenza del muratore di Mapello, tanto da dirsi pronto a dimostrarlo in occasione del secondo grado, la cui sentenza sarà pronunciata dalla Corte d’Assise d’Appello. Come riporta Urban Post, lo scorso 8 luglio nel corso della nuova puntata di Quarto Grado si è tornati a parlare anche di Massimo Bossetti e del delitto di Yara Gambirasio di cui è accusato e condannato all’ergastolo. Ad intervenire in merito è stato il criminologo Ezio Denti che fa parte dei consulenti della difesa di Bossetti. Denti sarebbe impegnato in diverse indagini su “eventuali piste alternative” relative all’omicidio della tredicenne di Brembate. Il criminologo avrebbe dunque espresso il desiderio, anche tramite il suo lavoro, di giungere all’identificazione del vero assassino di Yara Gambirasio che ovviamente, a sua detta, non sarebbe affatto Massimo Bossetti. La stessa sorella gemella, Laura Letizia, non si è fatta abbattere dalla condanna ma anzi, subito dopo la lettura della sentenza avrebbe commentato in aula: “Non importa, ce lo aspettavamo. Lo tireremo fuori in Appello… L’assassino di Yara è ancora libero”. Il ricorso in Appello sarebbe già stato annunciato dalla difesa del muratore formata dagli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini che restano in attesa delle motivazioni con le quali i giudici di Bergamo hanno condannato all’ergastolo Massimo Bossetti, prima di definire le loro prossime mosse processuali.

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