Cécile Kyenge si costituirà parte civile nell’omicidio di Fermo, che ha portato alla morte di Emmanuel Chidi Namdi, il nigeriano 36enne ucciso dopo aver difeso sua moglie da alcuni insulti razzisti. Lo ha affermato la stessa Kyenge in un’intervista rilasciata a La Repubblica. “Dietro la mano che ha ucciso Emmanuel”, spiega l’europarlamentare, “c’è un fiume di parole di odio razziale. Parole che rigurgitano dai social network, ma anche pronunciate da leader politici complici di alimentare la rabbia”. Secondo la Kyenge, nonostante la coppia sia riuscita a sottrarsi alle persecuzioni in Nigeria, nulla ha potuto contro l’odio, unico responsabile della morte della giovane vittima. Queste le sue parole: “Li ha fermati l’odio. Non è stata follia ma una rabbia orientata e nutrita a muovere la mano dell’assassino di Emmanuel”. Cécile Kyenge, che da sempre deve fare i conti con insulti di tipo razzista, si scaglia contro le parole di odio che giorno per giorno uccidono chi le riceve. “Parole d’odio che ogni giorno traboccano anche dalla mia pagina facebook, incuranti delle conseguenze”. 



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