La tragedia dovuta allo scontro fra i due convogli nelle campagne fra Andria e Corato, conta un numero impressionante di vittime, ben 25 i morti e oltre 50 i feriti. Proprio in tarda serata, il Presidente del Consiglio è arrivato sul luogo della tragedia e il primo ringraziamento è andato ai soccorritori, così come reso noto dal tg2. Il premier ha interrotto il suo incontro con il sindaco Sala per correre in Puglia e, giunto sul posto, ascoltato le parole di chi si è ritrovato faccia a faccia con la tragedia. “Questo è il tempo per piangere, per essere vicini alle famiglie, nei prossimi giorni continueremo a seguire chiedendo che sia fatta chiarezza, che siano individuate le responsabilità”. Le parole del premier abbracciano il popolo della Puglia, i soccorritori, i volontari e quanti sono stati coinvolti da questa immensa tragedia.



Mentre il bilancio delle vittime dell’incidente ferroviario della Puglia tra Andria e Corato si aggrava ulteriormente e fa contare al momento 23 morti e 50 feriti di cui 18 gravi, c’è anche il nome della prima persona identificata tra le lamiere dei convogli protagonisti dell’impatto. Come riportato dalla edizione online de Il Corriere della Sera tra le vittime vi sarebbe Fulvio Schinzari, 53 anni, funzionario di polizia riconosciuto da un collega giunto sul posto per partecipare alle operazioni di soccorso. Nel frattempo sul luogo dell’incidente, su indicazione del dipartimento della Pubblica sicurezza, si è recato il Noif (Nucleo operativo incidenti ferroviari), un reparto specializzato nei disastri ferroviari che ha già affiancato nel 2009 l’autorità giudiziaria nelle indagini per il disastro di Viareggio e che assisterà il personale del Compartimento polizia ferroviaria pugliese per cercare di stabilire le cause e la dinamica dello scontro.  



Interviene ancora Matteo Renzi prima di arrivare in Puglia per monitorare la situazione sull’incidente ferroviario avvenuto oggi tra Andria e Corato: il premier sullo scontro fra treni si dice molto dispiaciuto e nello stesso tempo irato per una tragedia completamente evitabile. «Lacrime e dolore per queste vite spezzate e per le loro famiglie. Ma anche tanta tanta rabbia. L’Italia ha diritto di conoscere la verità: vogliamo che sia fatta chiarezza, su tutto». Il presidente del Consiglio sta per arrivare in Puglia dove incontrerà il presidente della regione, Emiliano, e sarà sul posto per vedere dal vivo l’orrore delle lamiere incrociate dei due convogli scontrati: «In serata sarò in Puglia con gli enti locali, la Regione, la Protezione civile e i ministeri interessati». In tutto questo purtroppo sale anche il bilancio dei morti, con la Croce Rossa e i Vigilia del Fuoco che hanno estratto altri tre corpi senza vita dai treni, arrivano così a 23 vittime e più di 50 feriti in una delle tragedie ferroviarie più gravi degli ultimi anni.



E’ sparito nei pressi di Badia al Pino, nel comune di Civitella in Valdichiana, in provincia di Arezzo, un portavalori: sul mezzo un carico di oro per 4 milioni di euro. Come riferisce Tgcom24, il mezzo della Securpol aveva bordo due autisti ed era fermo per consentire a uno dei due uomini di finire il giro delle aziende. Al ritorno di uno dei due vigilantes il portavalori con il collega che era rimasto a bordo erano spariti. Subito è stato dato l’allarme ai carabinieri che hanno recuperato il portavalori vuoto in una strada sterrata poco lontano: sul mezzo non sono stati trovati segni di effrazione né di scontri all’interno né intorno al furgone. Del secondo vigilante, Antonio di Stazio, 60 anni, non è stata trovata ancora nessuna traccia. Secondo le prime ipotesi di quanto accaduto l’oro presente a bordo del portavalori potrebbe essere stato trasferito su un altro mezzo.

Sono arrivate le prime parole di Sergio Mattarella sulla tragedia in Puglia, dove due treni si sono scontrati tra loro arrivando al bilancio purtroppo ancora in corso di verifica di 20 morti e 50 feriti. Lo scontro nel tratto Andria-Corato ha causato questa mattina uno schianto terribile, una delle peggiori tragedie ferroviarie della recente storia dei treni italiani: «una tragedia inammissibile, sulla quale occorre fare subito luce. Esprimo profondo dolore per quanto accaduto, e il mio primo e unico pensiero va verso le tante vittime e i loro familiari, ai quali desidero far pervenire vicinanza e solidarietà. Ai feriti gli auguro immediata e pronta guarigione», sono le parole del Presidente della Repubblica Mattarella, tramite una nota pubblicata dal Quirinale. Durissimo però sulla questione responsabilità, come già il premier Renzi aveva espresso questa mattina: «bisogna far piena luce su questa inammissibile tragedia: occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze». Poche ore fa, prima di partire proprio per la Puglia e per far visita al luogo della strage ferroviaria, ha scritto su Twitter Matteo Renzi: «Lacrime e dolore per le vittime e per le loro famiglie. Ma anche tanta rabbia, pretendiamo chiarezza su ciò che è avvenuto in Puglia». 

Lo scontro fra treni avvenuto in Puglia tra due convogli della linea Bari Nord è stato violentissimo. Lo testimoniano le immagini fornite dagli elicotteri che stanno sorvolando la zona dell’incidente che ritraggono i vagoni letteralmente sbriciolati, con pezzi di lamiera finiti nella campagna circostante, anche a decine di metri di distanza dal punto dell’impatto. Intanto, dopo la diffusione della notizia dell’incidente hanno raggiunto la zona familiari dei passeggeri dei treni, trattenuti a stento dai soccorritori che stanno cercando di coordinare al meglio le operazioni di salvataggio. Il bilancio dello scontro, già drammatico in termini numerici con almeno 20 morti e 35 feriti di cui 4 in codice 4, è reso ulteriormente tragico dal fatto che, a detta dell’Ansa, sui treni erano presenti pendolari e studenti, nonché molti viaggiatori che devono raggiungere l’aeroporto di Bari Palese. 

Mentre in Italia domina la scena la strage avvenuta in Puglia per lo sconto tra treni, arrivano pessime notizie anche dagli Stati Uniti d’America, dove durante una veglia a Baltimora per la strage di Dallas sono arrivati altri spari, altri feriti e per fortuna nessuna vittima. Nella notte appena passato a Baltimora, un uomo armato ha fatto fuoco su 30 persone almeno che erano radunate per pregare per tutte le vittime di questi ultimi giorni, dalle persone trucidate dalla polizia fino agli stesso poliziotti uccisi a Dallas pochi giorni fa. La città della strage attende oggi il presidente Usa Barack Obama per provare a ricucire uno strappo enorme tra la comunità nera e le forze dell’ordine, uno dei problemi già grandi dell’intera America. Obama incontrerà nei prossimi giorni in forma privata tutti i famigliari dei cinque caduti, mentre oggi è prevista la cerimonia interreligiosa in memoria degli agenti, dove interverranno anche il vice Joe Biden e l’ex presidente George W. Bush.

Lo scontro fra i due convogli è accaduto all’inizio di una curva su binario unico in aperta campagna tra Andria e Corato. E’ mistero come sia possibile che sia stato dato l’ordine di partenza a uno dei due convogli, visto che si suppone che viaggino ogni giorno con gli stessi orari come accade con tutti i treni di tutta Italia. Dunque uno dei due macchinisti ha seguito un orario diverso dal solito? Intanto sul luogo è una carneficina, per il sindaco di Corato è come se un aereo fosse caduto sui treni: carrozze polverizzate, persone incastrate fra le lamiere. Al momento il conto ufficiale dei morti è di 12, anche se i soccorritori dicono venti. 34 i feriti, di cui quattro in codice 4 e 18 in gravi condizioni. Lanciato l’allarme per la donazione del sangue di gruppo zero. Allestito un ospedale da campo nella zona dell’incidente. Sul posto stanno arrivando i familiari di chi viaggiava sui convogli alla disperata ricerca di notizie su di loro. Diffuso un numero verde per informazioni: 0883-299411, 299416, 299750.

Matteo Renzi arriverà questa sera sul luogo dell’incidente ferroviario in Puglia dove purtroppo questa mattina sono morte almeno 20 persone: tra Andria e Corato, a nord di Bari, due treni si sono scontrati su un binario unico provocando la strage che vede salire il bilancio dei morti ogni ora di più. Il premier Matteo Renzi già questa mattina da Milano ha interrotto le sue conferenze per annunciare dell’incidente pugliese, rivolgendo un saluto immediato alle famiglie delle vittime e dei feriti coinvolti nello scontro. A fine conferenza stampa però il premier ha annunciato come questa sera, dopo il rientro a Roma oggi pomeriggio, arriverà sui luoghi della strage ad Andria per monitorare la situazione direttamente dal luogo del disastro. Dovrebbero arrivare anche il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio e il presidente della Puglia, Michele Emiliano: una strage che purtroppo non era assolutamente preventivata e che questa mattina ha sconvolto la regione Puglia in piene ferie estive. 

Una strage con pochi precedenti quella di oggi in Puglia, evidenti responsabilità umane di chi ha permesso che due convogli ferroviari viaggiassero in direzioni opposte sull’unico binario disponibile. Sec nodo la società che gestisce la linea, Ferrotramviaria, è presto per capir elle cause. Tecnici dicono che per autorizzare la partenza di un treno ci vogliono tre persone come è possibile che tute e tre abbiano sbagliato? Intanto il numero dei morti è altissimo, salito a venti, mentre i feriti sono a decine alcuni dei quali in gravi condizioni. Morti anche i due macchinisti, le prime due carrozze di ogni convoglio si sono letteralmente sbriciolate. Le unità ospedaliere chiedono donazioni di sangue del gruppo zero, mobilitata tutta la regione Puglia.

E’ salito a undici il numero dei morti e a 35 quello dei feriti, nel disastroso incidente che ha visto due treni regionali schiantarsi uno contro l’altro sullo stesso binario. Le carrozze sono un groviglio di rottami, ci sono ancora persone incastrate fra i rottami e il numero delle vittime potrebbe salire. Un bambino è stato estratto vivo dalle lamiere. I due convogli trasportavano pendolari e studenti, coinvolte le prime due carrozze di ciascun treno. Come sia possibile che i due treni viaggiassero in direzioni opposte sullo stesso binario è tutto da chiarire, ma sicuramente ci sono responsabilità enormi da chiarire fra gli addetti ai lavori. 

Sarebbero quattro i morti e decine i feriti causati dallo scontro fra due treni in Puglia, a nord di Bari tra Andria e Corato. L’incidente è avvenuto da poco e le informazioni sono ancora frammentarie. Due convogli regionali della Ferrotramviaria si sarebbero scontrati frontalmente, non si sa come mai procedessero sullo stesso binario, l’episodio è avvenuto nell’aperta campagna e tutto il traffico ferroviario è stato bloccato. Sui treni molti passeggeri. Sul luogo ambulanze e vigili del fuoco.

La Guardia di finanza ha eseguito ieri diverse perquisizioni negli uffici del Campidoglio a Roma, nel corso di una indagine sui lavori per la Metropolitana linea C. Nel luglio 2014 l’allora sindaco Marino aveva licenziato tutti i componenti del consiglio di amministrazione di Roma Metropolitane. Motivo: “rilevato un livello di criticità tale da far dubitare dell’affidabilità dell’attuale gestione aziendale, in particolar modo rispetto alle scadenze dei tempi di realizzazione della linea C della metropolitana”. Oggi quasi tutte quelle persone risultano indagate sugli aumenti dei costi ingiustificati dei lavori. Costi che risultano quasi triplicati rispetto a quelli previsti. Tra gli indagati l’ex assessore alla mobilità Guido Improta e un ex dirigente del ministero dei trasporti. Risultano effettuate 47 varianti rispetto al progetto iniziale e già quattro anni fa la Corte dei conti definì questi costi “moralmente inaccettabili”.

Ennesimo omicidio-suicidio di una coppia, questa volta a Torino. Una storia di disagio economico e di gelosia, secondo le prime ricostruzioni. E’ certo che la coppia viveva in condizioni problematiche. Diana Gogoroia, 36 anni di provenienza moldava, è stata trovata sul letto con la gola tagliata. Il suo compagno, Antonio Missud, 51 anni e di origine siciliana, impiccato in un’altra stanza. Dei due lavorava solo lei come colf, lui era disoccupato, inoltre aveva precedenti per violenze a persone e minacce. Lei era tornata da pochi giorni dalle Marche dove era andata a trovare dei parenti, i vicini han sentito il cattivo odore uscire dall’appartamento e hanno chiamato le forze dell’ordine. 

Le parole del Premier Renzi non fanno altro che sottolineare la volontà dell’eurogruppo sulla risoluzione del problema banche, un problema che nelle settimane scorse è “deflagrato” improvvisamente con una lettera della BCE. La missiva tendeva ad eliminare dalle banche in generale ed in particolare i cosiddetti “crediti inesigibili” dal Monte dei Paschi di Siena. Le parole di Renzi sono state sottolineate dal ministro dell’economia Padoan, che ha escluso che la questione sia stata inserita nell’agenda dell’Eurogruppo. L’affermazione tende a scollare la vicenda dall’ufficialità e fa pensare che l’accordo sia stato lasciato al “buon senso” degli Stati membri. Di certo vi è, come ha detto lo stesso ministro economico, che i risparmiatori saranno tutelati. La sua affermazione ha ricevuto immediatamente “un’apertura” del collega francese Sapin. Nel contesto spiccano le affermazioni di Dijsselbloem, secondo cui le regole “vanno integralmente rispettate”.

Sarà una donna, probabilmente già da mercoledì prossimo, a prendere il posto del dimissionario Cameron. L’accelerazione si è avuta ieri, in seguito all’annuncio della rinuncia da parte di Andrea Leadsom. Un’azione che ha aperto le porte di Downing Street a Theresa May: sarà la seconda donna a ricoprire l’importante incarico, dopo la mai dimenticata Margaret Thatcher. L’alto esponente politico ricopre nell’attuale governo il ruolo di Ministro dell’interno, ha 59 anni ed è reputata da molti la “naturale sostituta” di Cameron. Il cambio voluto fortemente anche dai partner europei, dovrebbe chiarire la volontà dell’Inghilterra di dar corso alla decisione di abbandonare l’Unione Europea. Il “timing” del subentro in queste ore sembra chiarito, con Cameron che domani si recherà dalla sovrana per presentare le dimissioni e sarà seguito dalla May che riceverà l’incarico direttamente dalla regina.

Durante l’udienza di convalida il gip Marcello Caporale non ha confermato il fermo di Amedeo Mancini, ma ha disposto la detenzione in carcere dell’uccisore di Nnamdi. La “decisione atipica”, viene ricondotta dagli esperti al fatto che visionando le immagini l’omicida non può avvalersi dell’attenuante della “legittima difesa”, essendo ritornato sul luogo dell’aggressione in un secondo momento rispetto all’istante in cui la rissa era iniziata. Smentita nell’ordinanza la ricostruzione della moglie dell’ucciso, non essendo la rissa iniziata per colpa del Mancini, colpevole a sua volta di aver insultato il nigeriano che poi ha reagito. Durante l’udienza espressa la volontà da parte di Mancini di “donare tutte le sue proprietà” alla vedova della vittima. Per onorare il defunto, il sindaco di Fermo ha disposto il lutto cittadino per oggi, diramando l’invito alle attività commerciale di tenere chiuse le proprie attività nel pomeriggio dalle 17.00 alle 17.30.

Una squadra quella del Portogallo che non credeva nell’impresa, una conquista da fare in “casa del nemico” con il suo miglior atleta infortunato (CR7 che è uscito a inizio partita). I lusitani hanno serrato le fila e sono riusciti invece a portare a termine la missione, con un goal di Eder nel secondo tempo supplementare. Una vittoria che ha fatto impazzire di gioia tutto il loro Paese. Affranti i tifosi francesi, così come si potrebbe dire per i giocatori, consapevoli che un’occasione come quella di domenica difficilmente si ripeterà nel prossimo futuro. I campioni d’Europa sono arrivati ieri a Lisbona, festeggiati da centinaia di migliaia di tifosi.