Potrebbe giungere presto l’attesa svolta nell’ambito del giallo sulla morte di Maria Ungureanu. Dopo le novità sui nuovi dubbi degli inquirenti relativi alle dichiarazioni di Daniel Ciocan, l’attesa maggiore è riservata alle perizie ancora in corso da parte dei Ris. Nei giorni scorsi, gli uomini della scientifica erano tornati nell’abitazione della famiglia di Maria Ungureanu dalla quale avevano prelevato alcuni indumenti specifici. Lo aveva riportato Giallo sottolineando l’entità dei vestiti della piccola Maria, tra cui un paio di pantaloni neri con pallini chiari, una maglietta grigia ed una fucsia, una copertina e due mutandine. I risultati definitivi, secondo IlQuaderno.it giungeranno nelle prossime ore e potrebbero contribuire a segnare una svolta importante nel giallo di San Salvatore Telesino confermando il lavoro messo in piedi dalla Procura e dai Carabinieri.
Potrebbe essere ad una svolta il caso di Maria Ungureanu, la bimba di quasi dieci anni morta in circostanze poco chiare la sera del 19 giugno scorso. Nelle ultime ore gli inquirenti avrebbero evidenziato alcune contraddizioni nel racconto di Daniel Ciocan, indagato per l’omicidio della piccola e le violenze sessuali. Due gli aspetti attualmente sotto la lente di ingrandimento: l’arco di tempo tra le 20:40 e le 21:05 della tragica sera di quasi un mese fa e la reale posizione dell’auto dell’indagato 21enne. A quanto pare, infatti, il Gps della Volkswagen Polo di Daniel Ciocan avrebbe posizionato il mezzo non sul lato destro di Piazza Salvatore Pacelli ma sul fronte opposto, dove erano sistemate le giostre. A tal fine la difesa di Daniel e della sorella Cristina Ciocan, anche lei indagata per concorso in omicidio, secondo quanto riportato da IlQuaderno.it avrebbe già incaricato un perito al fine di analizzare con un Gps uguale a quello della Polo la reale posizione dell’auto di colui che è accusato del delitto della piccola Maria Ungureanu.
Il caso di Maria Ungureanu continua ad essere caratterizzato da numerosi aspetti ancora misteriosi, a partire dalla reale posizione di Daniel Ciocan, il ragazzo 21enne di origini romene indagato per l’omicidio volontario e le violenze a carico della piccola di dieci anni. Il giovane è stato nuovamente sentito per un lungo interrogatorio lo scorso mercoledì e dall’incontro con gli inquirenti sarebbe emerso un quadro ricco di dubbi e discrepanze tra quanto finora raccontato ed i suoi reali movimenti la sera dello scorso 19 giugno, quando Maria scomparve per poi essere ritrovata poche ore dopo senza vita nella piscina del resort di San Salvatore Telesino. La sua posizione, come riporta oggi IlQuaderno.it sarebbe ora sempre più compromessa così come quella della sorella Cristina, anche lei finta nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in omicidio. Rispetto a Daniel Ciocan, gli inquirenti avrebbero riscontrato alcune contraddizioni nel suo racconto in riferimento agli orari, smentito dal gps della sua auto in merito ad un lasso di tempo ben definito. Il ragazzo sarebbe sempre più nei guai?
Le indagini sulla morte di Maria Ungureanu, la bambina di origini romene uccisa lo scorso 19 giugno dopo un presunto tentativo di violenza sessuale a San Salvatore Telesino (Benevento), sono state caratterizzate nella giornata di ieri da un nuovo importante colpo di scena. Negli ultimi giorni, era stata momentaneamente abbandonata la pista iniziale che vedrebbe indagato per omicidio volontario e violenza sessuale il 21enne Daniel Ciocan, attualmente a piede libero, per seguire un’altra interessante ipotesi. L’ombra di alcuni ragazzini pagati a nero dai giostrai del paese in occasione della festa del santo patrono, aveva scosso anche il padre, che nei giorni scorsi era stato convocato dai Carabinieri per essere aggiornato sulle ultime novità. Nelle passate ore, tuttavia, gli inquirenti hanno voluto risentire nuovamente Daniel Ciocan nell’ambito di un interrogatorio durato oltre dieci ore. Insieme a lui, è stata sentita anche la sorella 29enne, Cristina, che secondo le ultime notizie rese note dal Corriere.it, risulterebbe anche lei indagata dalla Procura di Benevento per concorso nell’omicidio di Maria Ungureanu. Ciò che non tornerebbe presso gli inquirenti, sarebbe il racconto fornito finora dal ragazzo indagato, anche lui di origine romena e amico di famiglia della piccola vittima. Le incongruenze sugli orari relativi al giorno del delitto di Maria Ungureanu avrebbero alimentato i sospetti delle Forze dell’Ordine. A confermare l’alibi di Daniel, era stata anche la sorella, le cui dichiarazioni sarebbero ora al vaglio degli inquirenti. Vero è che la famiglia di Maria, in particolare il padre, anche nei giorni scorsi intervistato dalla trasmissione di Rai 1, Estate in Diretta, aveva dichiarato, in riferimento al 21enne indagato: “Lui sicuramente sa qualcosa”. La medesima indiscrezione sarebbe stata riportata anche dal settimanale “Giallo” che nell’aggiornare sulle indagini in corso ha esordito: “Daniel Ciocan non ha detto tutta la verità su quella maledetta sera in cui la piccola Maria è stata uccisa”. Lui, intanto, si dichiara innocente e continua a sostenere di aver visto la bambina quella stessa sera, ma si è anche difeso asserendo di averla accompagnata nei pressi del resort nel quale è stata trovata senza vita poche ore dopo.