Dopo la terribile strage di giovedì sera, Nizza prova a tornare lentamente alla normalità. La Promenade des Anglais è stata riaperta, anche se l’area dove è stato sparso più sangue resta ancora delimitata. Si tratta di circa 300 metri presidiati dalla polizia e interdetti al traffico. Non cessa il flusso di persone che hanno deciso di rendere omaggio alle vittime, tra cui anche alcuni bambini. Le autorità hanno a questo scopo individuato nel Chiosco della musica, Jardin Albert 1er, sulla Promenade du Paillon, il luogo in cui far depositare fiori, messaggi e peluche dedicati alla memoria di chi ha perso la vita la sera del 14 luglio.
Sebbene sia arrivata da alcune ore la rivendicazione dell’Isis dell’attentato a Nizza, gli inquirenti non hanno ancora ritrovato nessun elemento che lasci presupporre l’adesione del killer Mohamed Lahouaiej Bouhlel allo Stato Islamico. A renderlo noto è Le Figaro, secondo cui fonti vicine alle indagini rivelano che non è stato neanche trovato il giuramento di fedeltà all’Isis che nella storia recente ha preceduto azioni kamikaze di questo genere. Nel frattempo, in attesa che venga fatta assoluta chiarezza sulle dinamiche che hanno caratterizzato la strage di Nizza, la Francia non ha intenzione di chinare il capo e al contrario già studia le contromosse contro il Califfato. Sempre Le Figaro infatti sostiene che il governo francese abbia intenzione di intensificare le operazioni militari contro Raqqa, in Siria, ritenuto vero e proprio quartier generale dell’Isis.
Proseguono le indagini delle autorità francesi sull’attentato di Nizza avvenuto la sera del 14 luglio. Dopo l’ex moglie di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, gli investigatori hanno fermato e interrogato nelle ultime ore quattro uomini che sembrano essere molti vicini all’attentatore. Le loro generalità non sono state diffuse. Si cercano intanto delle prove del possibile legame di Bouhlel con l’Isis. La rivendicazione dell’attentato non convince infatti del tutto gli inquirenti, che sospettano di una mossa “opportunista” dello Stato islamico su una terribile strage in cui potrebbe non essere direttamente implicato. Non resta dunque che aspettare che vengano resi noti dei dettagli maggiori sulle indagini in corso.
Ci sono ancora 31 italiani dispersi dopo l’attentato terroristico di Nizza. Lo segnala l’Ansa da fonti dell’Unità di crisi della Farnesina. Tre funzionari del ministero degli Esteri italiano, infatti, sono stati inviati nella città francese e sono al lavoro proprio per capire quanti connazionali mancano all’appello. Anche l’Ambasciatore italiano in Francia è giunto a Nizza. Il Console generale della località della Costa Azzurra aveva già segnalato che in assenza di una lista ufficiale delle vittime il lavoro è ancora più difficile. Intanto Andrea Avagnina, consigliere comunale di San Michele di Mondovì, paesino della provincia di Cuneo, è stato rintracciato all’ospedale di Nizza, dove si trova in gravissime condizioni.
L’attentato a Nizza è stato rivendicato dall’Isis. Lo ha annunciato sul proprio profilo Twitter il Site, il portale di monitoraggio dell’organizzazione terroristica, secondo cui Amaq, l’agenzia che funge da megafono per quanto riguarda l’attività del Califfato, avrebbe dichiarato che è stato “un soldato dello Stato Islamico” a compiere la strage sulla Promenade des Angleis in occasione dei festeggiamenti del 14 luglio. Nel frattempo resta vivo lo stato d’apprensione per la sorte degli italiani presenti nella cittadina della Costa Azzurra. L’unità di crisi della Farnesina, come riportato da Rainews.it, ha accertato che sono 31 i connazionali dispersi dopo l’attentato di giovedì sera. Il console generale Serena Lippi intanto ha confermato che sono 3 gli italiani ricoverati all’ospedale Pasteur e che fra questi il più grave è Andrea Avagnina, ricoverato in rianimazione per traumi e lesioni interne.
Il terribile e vile attacco terroristico andato in scena nella splendida città di Nizza intorno alle 22,30 durante i fuochi pirotecnici per i festeggiamenti del 14 luglio, ha presentato un conto tremendo: 84 morti e 50 feriti in condizioni gravissime più tanti altri ricoverati in diversi ospedali della città. Purtroppo ci sono anche italiani ed in particolare Andrea Avagnina e la moglie Marinella Ravotti. Il primo è stato ritrovato ferito mentre di lei non si hanno notizie. La figlia Beatrice ed il fidanzato Marcello De Giorgi, sono partiti ieri sera alla volta di Nizza per cercare personalmente la donna. L’uomo prima della partenza avvenuta da Ferrara sua città di residenza (Beatrice è invece di Cuneo) ha dichiarato al Il Resto del Carlino: “Sto partendo per Nizza. Stiamo partendo adesso. Vado a prendere la mia ragazza e partiamo di corsa. Sappiamo solo che Andrea è ferito ma è ancora vivo. Di Marinella non sappiamo ancora nulla. Altri parenti sono già lì assieme a qualche amico. La mia ragazza ha saputo tutto dalla televisione, praticamente in diretta. Andrea è stato rintracciato nel reparto di rianimazione di uno degli ospedali”.
L’attentato a Nizza ha mescolato in un momento le vite di centinaia di persone, falciandone quasi altrettante, stritolate nella scia di sangue del camion lanciato a 80km/h sulla folla che popolava la famosa promenade des Anglais. E tra mille storie tragiche, Le Figaro ne riferisce una a lieto fine. Si tratta di una donna incinta di nove mesi che dopo le prime fasi dell’attacco, cercando scampo sulla spiaggia e correndo verso il ristorante è stata colta dalle contrazioni del parto. Certamente provocate dal forte stress, dalla paura e dall’adrenalina, la donna è entrata poco dopo in stato di travaglio. La situazione era chiaramente drammatica, anche perchè a quel punto la donna non era più nelle condizioni di lasciare il ristorante in cui aveva trovato rifugio e comunque il caos generale non le avrebbe permesso di raggiungere alcuna struttura sanitaria. Fortunatamente, nel ristorante dove altre decine di persone avevano trovato rifugio c’era anche un medico che ha assistito la donna permettendole di portare a termine il parto. Intervistato da Le Figaro, il padrone del locale, ancora visibilmente scosso, ha dichiarato che nonostante i momenti di puro terrore che stavano vivendo questa nascita ha avuto il potere di commuovere tutti. E forse anche in episodi come questo si trova la risposta possibile di chi vuole superare l’orrore di tanta violenza.
Sono tre gli italiani feriti nell’attentato di Nizza, nel quale un uomo alla guida di un tir ha ucciso 84 persone. Fonti della Farnesina fanno sapere che dei tre connazionali feriti due sono in gravi condizioni. Mentre l’Unità di Crisi e il consolato di Nizza proseguono le verifiche, si apprende che uno dei feriti in gravissime condizioni è Andrea Avagnina, consigliere comunale 53enne di S.Michele di Mondovì (Cuneo). Non si hanno notizie, invece, della moglie, Marinella Ravotti, 55 dipendente dell’Asl. Tra le vittime ce ne sarebbe almeno una italiana: l’indiscrezione è stata lanciata dall’Adnkronos, che fa riferimento a fonti sanitarie sul posto. «Non possiamo escludere la presenza di italiani, data l’entità e la gravità del fenomeno», ha dichiarato il capo dell’Unità di Crisi della Farnesina Claudio Taffuri parlando delle possibili vittime italiane dell’attentato di Nizza.
L’attentato di Nizza della scorsa notte è stata una vera e propria strage di bambini. Tra le vittime, infatti, il procuratore Francois Molins ha rivelato la presenza di ben dieci minori. Lo ha riferito Il Fatto Quotidiano nel riproporre in diretta gli ultimi aggiornamenti sui fatti di Nizza. Molins, nello specifico, ha svelato il bilancio dei feriti: “202 persone sono rimaste ferite, 52 sono in condizioni gravissime, 25 in rianimazione”. Tra le vittime, “dieci bambini e adolescenti”. Il bilancio dei morti resta attualmente di 84, ma il numero potrebbe continuare a salire nelle ore seguenti. Preoccupante la situazione per quattro bambini che, secondo un medico della terapia intensiva sarebbero “tra la vita e la morte” in seguito alle gravi ferite riportate, nello specifico “gravi traumi, ossa rotte ed emorragie”. Federico Solla, chirurgo ortopedico in servizio presso l’ospedale pediatrico di Nizza, infine, avrebbe smentito la presenza di bambini italiani tra i ricoverati: “Non mi risulta che ci siano bambini italiani tra quelli ancora ricoverati. Da ieri sera non ho visto minori italiani giungere in ospedale”.
Tra le vittime dell’attentato avvenuto a Nizza ieri sera, quando un camion guidato da un franco-tunisino ha falciato decine di persone viaggiando a tutta velocità sulla Promenade des Anglais potrebbero esservi diversi italiani. È questo il timore del capo dell’Unità di Crisi della Farnesina Claudio Taffuri, il quale, come riportato da “Il Messaggero”, ha ammesso di non poter “escludere la presenza di italiani, data l’entità e la gravità del fenomeno”, ricordando che a Nizza, senza contare i turisti, risiedono oltre 30mila connazionali. Sono diversi per il momento gli italiani dispersi di cui non si hanno notizie da ieri sera: uno di questi sarebbe Vittorio Di Pietro, mentre la nuora di Gianna Muset e Angelo D’Agostino, una coppia che avrebbe dovuto trovarsi sul lungomare nei minuti dell’attentato e di cui non si hanno notizie dalle 21:55 di ieri, all’Ansa confessa:”Siamo disperati”. Allarme rientrato invece per Elena Gallamini, una giovane cuneese in vacanza con l’amico Marco Billi in Costa Azzurra di cui non si avevano notizie da 3 giorni, che ha comunicato alla sorella tramite Whatsapp di trovarsi ad Avignone.
Ci sarebbero “molti stranieri tra le vittime” dell’attentato a Nizza di ieri sera. Ad affermarlo è il presidente francese Francois Hollande. Durante i festeggiamenti per l’anniversario della Presa della Bastiglia, ieri 14 luglio, un tunisino 31enne alla guida di un camion è piombato sulla folla radunata sulla promenade per assistere ai fuochi d’artificio. E’ stata una strage: 84 i morti e centinaia i feriti. Sono in corso verifiche sul possibile coinvolgimento di italiani nell’attentato a Nizza. Come riporta Il Velino Hollande ha dichiarato: “Molti stranieri tra le vittime, venuti da tutti i continenti. Ci sono molti bambini, venuti per assistere ai fuochi d’artificio, per avere gioia e condividere la felicità, le meraviglie e lo stupore. Persone colpite a morte per soddisfare la crudeltà di un individuo e forse di un gruppo. È stata colpita Nizza perché è una città conosciuta in tutto il mondo e in tutto il pianeta. Hanno scelto il 14 luglio perché è la Festa della libertà”.
Mohamed Lahoujaiej Bouhlel, il killer che ieri sera ha compiuto l’attentato di Nizza guidando un camion a velocità folle sul lungomare della città transalpina provocando per ora 84 morti, ha eluso il controllo della polizia dicendo di dovere consegnare dei gelati. A riportare questa versione è l’emittente Tv M6, secondo cui sarebbe stata arrestata anche la moglie del 31enne franco-tunisino. A proposito delle origine del terrorista, starebbero emergendo alcuni dubbi rispetto alle prime fornite dai media sulla nazionalità di Mohamed Lahoujaiej Bouhlel: alcune emittenti tunisine, come riportato da Leggo, sostengono infatti che l’uomo sia un emigrato residente in Francia dal 2011, e non un franco-tunisino come ipotizzato inizialmente, che ha ottenuto la residenza grazie ad un matrimonio con una donna franco-tunisina con la quale ha avuto 3 figli. A detta di alcune fonti della polizia di Msaken, città d’origine del killer, il padre di Lahoujaiej Bouhlel sarebbe un estremista islamico iscritto al partito Ennhadha.
Sono in corso verifiche sul possibile coinvolgimento di italiani nell’attentato di Nizza di ieri sera. A comunicarlo è il premier Matteo Renzi nella sua enews, come riporta l’agenzia di stampa Adnkronos: “tutte le strutture preposte sono al lavoro. La Farnesina, con l’Unità di crisi per i nostri connazionali a Nizza e le loro famiglie su cui stiamo facendo le necessarie verifiche. Nella giornata di lunedì incontreremo i capigruppo di maggioranza e opposizione per condividere con loro – nel rispetto dei ruoli – lo stato dell’arte”. Renzi commenta anche le immagini che sono arrivate dalla Francia. “Le immagini che provengono da Nizza – scrive il presidente del Consiglio – strozzano in gola le parole, bloccano le dita sulla tastiera. Dolore, commozione, solidarietà. Ma anche la voglia di reagire perché, come ha detto il Presidente Hollande, ‘la Francia è colpita, ma è e sarà più forte dei fanatici’. Mai come oggi ci stringiamo ai nostri fratelli d’Oltralpe, colpiti proprio nel giorno della Festa Nazionale, il 14 luglio. E l’idea che le vittime di questi attentati siano anche bambini che erano con le loro famiglie a fare festa rende il dolore – se possibile – ancora più forte”.
L’attentato a Nizza ha choccato il mondo: il camion sulla folla ha fatto più di 80 morti e il terrorismo islamico è tornato a colpire, con l’Isis come enorme macigno e ombra tra le retrovie. Ora arriva anche il nome del terrorista, per ora l’unico che si sa essere entrato in azione: un tunisino di nome Mohamed Lahouaiej Bouhlel, 31 anni e non schedato per atti di terrorismo, è l’autista del camion che ha provocato morte e devastazione sulla propende di Nizza. Da quanto si apprende da fonti francesi (Nice Matin) l’uomo sarebbe un delinquente comune e padre di famiglia, tunisino e conosciuto alla polizia solo per piccoli atti di violenza, anche se non si hanno notizia di possibili legami con Isis o Islam radicalizzato. L’uomo è stato avvicinato da una poliziotta coraggiosissima che in scooter ha provato a fermare l’uomo folle alla guida che però pare l’abbia freddata con un colpo di fucile. Trovati i documenti di identità sul camion dalla polizia, anche se al momento «ignoriamo ancora se ci fossero dei complici». Da Tunisi confermano che l’uomo nato a Sousse non è legato a movimenti estremisti o almeno non ci sono prove in questo momento che lo confermerebbero.
E’ stato identificato l’attentatore che ieri sera ha guidato un camion sulla folla a Nizza durante i festeggiamenti per il 14 luglio. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ansa si tratta di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, un franco-tunisino di 31 anni. L’uomo ha falciato la folla che si trovava sulla promenade Des Anglais, il lungomare della cittadina, per assistere allo spettacolo di fuochi d’artificio a conclusione della giornata di celebrazioni in ricordo della Presa della Bastiglia. Il bilancio dell’attentato a Nizza è al momento di 84 morti, tra cui molti bambini, e circa 100 feriti (54 bambini). Il console generale d’Italia a Nizza, Serena Lippi, contattata dall’Ansa, ha dichiarato che “non si riescono ancora a rintracciare molti italiani, che quindi risultano al momento dispersi. Nella calca di ieri sera sulla Promenade des Anglais molti hanno perso il cellulare e c’è chi non è riuscito a rientrare a casa e ha trascorso la notte fuori. Lavoriamo a stretto contatto con la Farnesina e da Parigi è in arrivo l’ambasciatore italiano”.
Il cordoglio per l’attentato a Nizza è enorme in tutto il mondo: il camion sulla folla per 2 km della promenade lungo il mare della costa ha fatto 84 morti, un’enormità che si fa fatica anche solo a descrivere. Per sapere se ci sono vittime tra gli italiani bisogna contattare la Farnesina (questo il numero dell’emergenza 0636225), per sapere invece notizie live in diretta è utile cercare su Twitter, il social network meglio funzionante in questo momento in Francia e più reattivo nell’avere informazioni in tempo reale. Sono tantissimi intanto i bambini che vengono detti essere ricoverati in gravi condizioni e purtroppo tra quelle 84 vittime innocenti ci sono anche loro, i più innocenti di tutti. Davanti a questa strage la reazione del governo italiano è composta e nello stesso tempo attenta: Renzi ha scelto di replicare la parole del collega Hollande, «la Francia è trista, afflitta, ma è forte e lo sarà sempre più dei fanatici che ora la vogliono colpire». Il ministro della Difesa, intervistata da Uno Mattina quest’oggi, ha voluto partire da quel camion lanciato sulla folla a Nizza, «penso che nessun Paese possa ritenersi a rischi zero, ma ci sono settemila militari oggi in Italia che sorvegliano i luoghi sensibili. Quello che stiamo facendo è un controllo attento di tutte le persone che possono essere sospettate».
Potrebbero esserci anche stranieri tra le vittime dell’attentato a Nizza di ieri sera. Un camion sulla folla ha fatto una strage tra le persone che stavano festeggiando il 14 luglio, la festa nazionale in Francia che ricorda l’anniversario della Presa della Bastiglia. Ancora non è chiaro se tra le oltre 80 vittime ci siano anche degli stranieri. Secondo quanto si legge su La Repubblica, “le indiscrezioni parlano però di due vittime italiane”. I feriti dell’attentato a Nizza sono centinaia. Questa notte, come riporta ancora il quotidiano, in una conferenza stampa in place Massena, a poche decine di metri dalla Promenade, luogo della strage, il ministro dell’interno Cazeneuve non ha voluto dichiarare e a quali nazionalità appartengano le vittime: “Sarà il procuratore a comunicarlo e le operazioni di riconoscimento sono ancora in corso”. Clicca qui per il video delle persone che fuggono dal camion lanciato sulla folla a Nizza.
Di nuovo strage in Francia: il camion sulla folla a Nizza piombato su centinaia di persone festanti che ieri sera festeggiavano la festa nazionale per la presa della Bastiglia ha fatto almeno 84 morti e feriti in quantità purtroppo altissima. Lo sdegno della comunità mondiale, francesi sotto choc e le persone a Nizza che stanno cercando di raggiungere i propri cari per far sapere di star bene: ancora la vera rivendicazione dell’Isis manca ma i movimenti registrati da Site online dovrebbero confermare come Daesh abbia esultato sotto varie forme per l’attentato occorso ieri sera a Nizza (di cui 18 feriti sono ancora molto gravi). Intanto ha parlato Papa Francesco e sono parole di ferma condanna: «Abbiamo seguito questa notte con grandissima preoccupazione le terribili notizie da Nizza. Manifestiamo da parte del papa Francesco la nostra partecipazione e solidarietà alla sofferenza delle vittime e di tutto il popolo francese in quello che doveva essere un giorno di grande festa», ha voluto raccontare Padre Federico Lombardi, direttore dimissionario della Sala Stampa Vaticana. «Condanniamo nel modo più assoluto ogni manifestazione di follia omicida, di odio, di terrorismo e ogni attacco contro la pace». Esatto, follia omicida. Di questo si tratta, nessun altra questione spiega meglio la situazione di Nizza.
Uno spettacolo pieno di orrore, quello del camion sulla folla a Nizza, che ha falciato più di 80 vite, tra cui diversi bambini, e che ha ferito più di un altro centinaio di persone. Il sangue ha intriso l’asfalto della promenade, e negli attimi dopo la tragedia, secondo le testimonianze raccolte anche da Ansa, l’atmosfera è stata surreale. Arti smembrati e cadaveri ovunque laddove prima era un brulicare di vita sorrisi e chiacchiericcio di bambini a caccia di caramelle poco dopo lo spettacolo di fuochi artificiali. Il camion con a bordo – pare – due terroristi, ha percorso a zig-zag quasi due chilometri prima di essere fermato dalla polizia. Ha forzato un posto di blocco, pare secondo le ricostruzioni di alcuni testimoni oculari in modo piuttosto semplice, scartando le auto della polizia percorrendo alcuni metri sull’ampio marciapiede, per lanciarsi a 80km/h nella sua folle corsa portatrice di morte. Sotto choc la maggior parte dei superstiti non ha saputo dove rifugiarsi e scappare, tanto che l’evacuazione è avvenuta in modo piuttosto disordinato, mentre per soccorrere i numerosisismi feriti anche lo storico hotel “dei vip” è diventato alla stregua di un ospedale da campo. Il fuggi fuggi delle persone è stato un ulteriore problema da gestire, ma una volta ucciso l’autista del camion è calato un silenzio quasi surreale. Un complice, segnalato da alcune agenzie di stampa, si sarebbe dileguato, ma le ultime notizie non sono ancora complete in merito. Così come la matrice dell’attacco, riconducibile a Isis, è stata indirettamente riconosciuta dal presidente Holland e da alcune dichiarazioni della prefettura, ma è ancora presto per accertare le responsabilità dei fatti, dato che le generalità dell’attentatore non sono ancora note. La cosa certa è che Isis festeggia sul web e nelle roccaforti in Siria, e che la Francia e l’Europa piangono un’altra strage di proporzioni inaudite. Nella scia di sangue di un camion impazzito lanciato sulla folla a Nizza.
Arrivano altri aggiornamenti riguardo al camion che ha travolto la folla a Nizza, radunata in occasione della Festa della Bastiglia ed intenta ad ammirare in quel momento ai fuochi d’artificio. Per ora, sottolinea Tg3 Linea Notte, le autorità francesi non parlano nella maniera più assoluta di terrorista, ma che si parla in modo generico di un attentato da parte del camion. Sono ore di paura, da quelle 22:30 in cui tutto è cominciato. Le varie testimonianze riportano che le strade sono deserte, in apparente stato di tranquillità. Intanto il numero dei morti aumenta sempre di più e secondo Le Figarò sarebbero 73 le vittime che si aggiungono ai 100 rimasti feriti durante l’impatto. Non c’è ancora alcuna informazione riguardo alle cause che hanno portato alla strage o i motivi che hanno condotto verso questa follia. In collegamento da Nizza per Tg3 Linea Notte, il giornalista Stefano Ziantoni specifica che non si parla di terrorismo per via di alcuni episodi precedenti avvenuti in Francia, per evitare che ci siano collegamenti errati, almeno fino a comunicazione ufficiale da parte delle autorità. Si tratterebbe quindi di un’ulteriore misura di sicurezza voluta dalle autorità, volta a sedare gli allarmismi, capibili, di organi di stampa e cittadini. Alcuni testimoni, confermate dalle immagini che stanno iniziando a circolare sull’attacco, riferiscono che chi era alla guida del camion ha rallentato volutamente prima di avvicinarsi alla folla, per poi accelerare man mano, subito dopo i primi spari. Il Ministro degli Interni francese P.H. Brandet ha invece smentito via twitter la notizia che sarebbero stati presi degli ostaggi.
L’Agenzia ANSA nelle sue ultime notizie ha riferito che un camion ha investito la folla a Nizza mentre guardava lo spettacolo di fuochi d’artificio in occasione delle celebrazioni della presa della bastiglia. Il terrore a Nizza è cominciato attorno alle 22:30. Un camion di colore bianco e di grandi dimensioni, dettaglia Repubblica.it, ha travolto la folla presente a Nizza per festeggiare il 14 luglio. Un testimone riferisce che ci sarebbero almeno 15 vittime per ora, come da comunicato della Prefettura francese, anche se sulle cifre dell’attentato in queste ore è impossibile essere precisi. Le autorità hanno dichiarato lo stato d’allarme, nel timore che il camion lanciato sulla folla non sia che uno tra gli atti di un attacco terroristico maggiormente orchestrato e coordinato. A lanciare l’appello è anche il sindaco Christian Estrosi che ha confermato la presenza di vari morti e richiede ai cittadini di rimanere al sicuro nelle proprie case. Secondo un testimone, riporta Tg3 Linea Notte, ci sarebbero state anche alcune raffiche di mitra dirette agli agenti presenti sul posto, subito dopo l’attacco ai cittadini che stavano assistendo ai fuochi d’artificio. Secondo alcune ricostruzioni di Nice Matin, il kamikaze sarebbe “salito sulla Promenade e ha schiacciato tutti”. Le immagini riportate dai principali organi di informazione televisiva mostrano anche lo stato in cui si trova il camion subito dopo l’impatto, dove si può notare il parabrezza crivellato dai colpi esplosi dalla Polizia francese. Si parla apertamente di un nuovo attentato a Nizza, e su chi sia l’autore ancora le autorità francesi non si esprimono, ma l’ipotesi che sia un ennesimo colpo di coda dell’Isis è quella a cui tutti hanno pensato.