Giornata intensa per i tecnici chiamati a risolvere il problema dei server dell’app per smartphone Pokemon GO, che nelle ultime ore sta impedendo a milioni di allenatori di catturare le creature rese famose dalla serie animata degli anni ’90. Come segnalato da un cinguettio pubblicato questa mattina dall’account Twitter “Pokemon Go Servers”(che è possibile vedere cliccando qui) non esiste una stima precisa che stabilisca il ripristino completo del server. Lo stesso concetto è stato ribadito dal profilo Twitter “Pokemon GO News” (clicca qui per il tweet), secondo cui il servizio per alcuni utenti risulta “intermittente”, per altri è completamente “down”, fuori uso. Insomma, sebbene non vi siano grandi certezze sul ripristino completo dell’app, quel che appare evidente è che i fan hanno letteralmente preso d’assalto Pokemon GO!
Pokemon Go comincia a fare i conti con le prime “lamentele” di alcuni italiani che hanno scaricato la App del momento, ma non riescono a utilizzarla per dei problemi con i server. Problemi che potrebbero essere dovuto sia al fatto che in tanti utenti vogliono utilizzare Pokemon Go, sia al fatto che oggi è sabato e dunque molte più persone possono dedicarsi alla “caccia” ai Pokemon. Qualcuno lamenta che l’applicazione si è bloccata proprio quando stava catturando un pokemon. Con tutta probabilità, dopo la risoluzione del problema dovrà ricominciare la “caccia”. In effetti il malfunzionamento che risulta più fastidioso è quello che determina il blocco improvviso della App, magari proprio quando di sta per raggiungere un obiettivo importante. Vedremo se la situazione andrà migliorando nelle prossime ore.
Pokemon Go sta già spopolando anche in Italia. E dall’Olanda arriva una storia che promette di aumentare la popolarità di questo videogame per smartphone. Ne ha parlato anche il Daily Mail, il quotidiano britannico. Robin Reijers, un ragazzo di 21 anni di Edam, è uno dei tanti olandesi che ha deciso di scaricare la app Pokemon Go. Suo fratelli Michael era un vero appassionato del celebre cartone animato. Ma a tredici anni, a causa di una malformazione cardiaca, è morto, quando Robin aveva solo sei anni. Suo padre ha quindi deciso di dedicare la tomba di Michael a Pikachu, facendo costruire una piccola statua del noto Pokemon. Ebbene pochi giorni fa Robin ha pensato di far visita al fratello e propria davanti alla tomba ha sentito vibrare il telefono: la App Pokemon Go lo avvisava che nei paraggi c’era un Pokemon da catturare: con sua grande sorpresa ha trovato niente meno che Pikachu proprio dietro alla statua sulla tomba di Michael. A testimonianza del fatto, il ragazzo ha diffuso la foto proveniente dalla App (clicca qui per vederla).
Pokemon Go è sbarcato anche in Italia e sta cominciando a “contagiare” tante persone, che presto o tardi vedremo girare per le città a caccia di Pokemon. Il successo di questo videogioco per smartphone sembra stia convincendo anche qualcun altro a “sbarcare” nella realtà aumentata: niente meno che Game of Thrones. La notizia viene riportata da Tronodispade_it, account Twitter dedicato alle news della celebre serie televisiva. Pare che Archit Bhargava, sviluppatore del videogioco Pokemon Go, vorrebbe dar vita a un analogo videogame per i fan di Game of Thrones. Si tratterebbe di far “vivere” Westeros nella realtà. Di certo se mai dovesse nascere un simile videogioco non mancherebbero i fan pronti a scaricarlo e utilizzarlo. Ma siamo sicuri che riuscirebbe a battere il successo di Pokemon Go?
Pokemon Go sta diventando un vero e proprio fenomeno di massa con episodi che si stanno moltiplicando in diversi parti del mondo con apparizioni più o meno confermate. Infatti, nelle ultime ore della notte è stato pubblicato un video in cui viene mostrato quanto si stia allargando questo fenomeno multimediale, facendo vedere cosa è accaduto nel centro di New York e per la precisione nei pressi di Central Park. Nello specifico sembra che sia apparso nel celeberrimo parco newyorkese il Pokemon Vaporeon con tantissima gente che si è precipitata sul luogo lasciando le proprio auto in moto, di fatto paralizzando il traffico nella città. Episodi similari si sono ripetuti in tante altre città del mondo tant’è che le autorità locali hanno provveduto ad imporre dei divieti di utilizzo del gioco in alcune zone sensibili. Clicca qui per vedere il video.
Si moltiplicano i luoghi vietati a Pokemon GO, l’applicazione ispirata alla realtà virtuale sviluppata per smartphone da Nintendo e Niantic, che sta facendo impazzire il mondo Italia compresa. Un gioco di venti anni fa, i Pokemon appunto, creato in Giappone da un consorzio di cui fa parte Nintendo, sta riscuotendo un nuovo successo dopo quello degli anni ’90. Si tratta di mostriciattoli da catturare attraverso un’applicazione sul proprio telefono. Ma i divieti riguardo all’utilizzo di Pokemon GO aumentano. Come il campo di concentramento nazista di Auschwitz in Polonia. Un utente infatti, si legge su la Repubblica, giocando al videogioco più popolare del mondo in questo momento, pare abbia ricevuto sul telefonino la segnalazione che un Pokemon fosse nascosto proprio lì e sia comparso davanti a una lapide del memoriale. Le proteste non si sono fatte attendere e allora è scattato lo stop: Pokemon GO non si potrà utilizzare ad Auschwitz né negli altri campi di concentramento, né a Ground Zero a New York e negli altri memoriali.
Pokemon Go è diventato un vero fenomeno virale che ha ridato una seconda giovinezza ai Pokemon, presenti sulla “piazza” da circa 20 anni ma in calo di popolarità nell’ultimo periodo, grazie all’avvento della realtà aumentata, nuova frontiera dei giochi per dispositivi mobili. Per funzionare Pokemon Go fa leva su diversi servizi come da esempio GPS/Localizzazione, traffico dati e Fotocamera. Sicuramente questo mix tecnologico regala un’ottima user experiance ma tende ad incidere negativamente sulla durata della batteria. Viene in auto al giocatore un’opzione della pannello amministrativo dell’applicazione che consente di entrare in modalità risparmio energetico che disattiverà alcune funzionalità, che comunque non incidono troppo sulla giocabilità della app. – Anche nel mondo reale esistono gli allenatori di Pokémon. Il merito è di Nintendo, che ha realizzato una nuova applicazione per smartphone: Pokémon Go. Il gioco è già in successo e la mania ha coinvolto anche l’Italia, dove è sbarcato ufficialmente ieri. Il nuovo modello di gioco, che è apprezzato soprattutto per la realtà aumentata, garantisce un arricchimento delle percezione sensoriale con informazioni convogliate elettronicamente, non percepibili con i cinque sensi. Nello specifico, con Pokémon Go si può camminare per strada e scoprire inaspettatamente che nelle vicinanze si nasconde un Pokémon. Quindi lo si può rintracciare e catturare, lanciandogli contro una raffica di Poké Ball. Per partecipare in maniera completa al gioco ci si può unire ad una delle squadre della città: ogni team dispone di alcune palestre dove depositare i Pokémon per allenarli. Basta visitare luoghi virtuali, definiti come Pokéstop, per fare rifornimento di Stere Poké e trovare altri sturmenti utili. L’aspetto più interessante di Pokémon Go è la disposizione a livello territoriale: vicino ai corsi d’acqua si trovano più facilmente Pokémon d’acqua e lo stesso principio vale per quelli del buio o d’erba. In questo modo si visitano le città e si scoprono angoli sconosciuti. Il gioco può essere scaricato gratuitamente, ma si possono fare acquisti in app per potenziamenti aggiuntivi o per aggiungere oggetti. Attenzione, però, quando siete per strada: i Pokémon possono spuntare dovunque e in qualsiasi momento, quindi non mettete a repentaglio la vostra salute e quella degli altri causando incidenti.
Se siete già stanchi di Pokemon GO, l’applicazione ispirata alla realtà virtuale sviluppata per smartphone da Nintendo e Niantic, ecco che arriva in vostro soccorso PokeGone. L’estensione di Chrome PokeGone infatti, come riporta Wired, rimuove i Pokemon da Internet. Il gioco Pokemon GO sfrutta Google Maps per far rintracciare ai giocatori gli esseri da combattere o catturare. Si può giocare da meno di una settimana ma è già mania: è stato infatti registrato un boom di download. Pokemon è un franchise giapponese di proprietà della The Pokémon Company e creato nel 1996 da Satoshi Tajiri. E’ incentrato su creature immaginarie chiamate che gli umani possono catturare, allenare e far combattere per divertimento. L’enorme successo ottenuto in tutto il mondo ha portato alla creazione di videogiochi, anime, film, manga, libri e innumerevoli gadget e giocattoli. Ora anche la realtà virtuale di Pokemon GO e sembra che gli analisti, si legge sempre su Wired, lo stiano valutando come uno dei giochi più influenti del nostro tempo.
Oggi anche in Italia si può giocare a Pokémon GO, la popolare applicazione per dispositivi Android e iOS realizzata dalla Nintendo. Una delle domande più ricorrenti nelle ultime ore riguarda il consumo di connessione internet, perché il gioco richiede che sia sempre attiva. Ciò potrebbe incidere sulle soglie del proprio piano telefonico, quindi è bene fare chiarezza. Partiamo dalle dimensioni dell’applicazione: per Android occupa 58 MB di spazio, per iOS invece 110 MB. Lo schermo deve essere sempre accesso per Pokémon GO, perché sfrutta la realtà aumentata. Anche per questo bisogna lasciare attivato il GPS e la connessione dati (WiFi, 3G o 4G). La P3 Communications Inc., un’azienda indipendente, sostiene che Pokémon GO consuma 5-10 MB all’ora, quindi chi ha a disposizione 3 GB al mese ha a disposizione 300 ore per giocare. Alcuni piani, però, prevedono una soglia giornaliera: in tal caso 100 MB al giorno corrispondono a circa 10 ore.
-Con l’uscita ufficiale in Italia dell’applicazione per smartphone Pokemon GO è iniziata a tutti gli effetti, anche nel Belpaese, l’era della realtà virtuale. Se da una parte i giocatori non vedono l’ora di scaricare l’applicazione di proprietà di Nintendo e Niantic, dall’altra c’è anche chi non perde occasione per ricordare i rischi portati in dote da Pokemon GO. Prendiamo ad esempio il Telefono Azzurro, l’onlus che da quasi 30 anni ha come scopo quello di difendere i più piccoli che da qualche giorno, per bocca del suo presidente Ernesto Caffo, ha lanciato l’allarme:”Nel mondo virtuale, purtroppo, le differenze di età sono annullate. E questo rischia di essere una grossa fonte di pericoli per i minori, che si ritrovano soli e senza difese, esposti alle mire di malintenzionati. È proprio in questi spazi che si insinuano sempre di più i fenomeni dell’adescamento online e della pedofilia”. Che i genitori italiani, e non solo, stiano con gli occhi aperti allora: Pokemon GO sì, ma con attenzione e moderazione.
La febbre da Pokemon Go sbarca anche in Italia come potete vedere qui sotto, con i vari link ufficiali alle piattaforme dove scaricare la nuova meravigliosa app rivoluzionaria di cui tanti stanno parlando. In poco tempo una sindrome mondiale sembra aver contagiato davvero tutti: se pensiamo che la Nasa e il Cern, si sono lasciati “influenzare” dal Poke-Mondo. Come raccontano i colleghi dell’Ansa, l’unico luogo rimasto indenne sembra essere la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), visto che nessuno dei sei uomini bordo stanno (per ora) dando la caccia ai mostriciattoli. Tra palestre e Poke-Stop, il mondo intero è stato l’egida dei piccoli mostriciattoli: il Johnson Space Center della Nasa in Texas che ha avvisato i giocatori vari su Twitter di ben 18 Pokestop nelle sue vicinanza ma anche lo Smithsonian Mathias Laboratory in Maryland, dove i ricercatori interrotti nel lavoro da una bella invasione di Pokemon. E così anche il Cern: insomma, l’invasione è cominciata. Saprete resistere?
Con Pokemon Go che finalmente esce in Italia inizia oggi ufficialmente la nuova era di Poke-gamers che lanciano la mania di Pikachu e compagnia bella. Ufficialmente si può scaricare la nuova app solo da poche ore, tramite consueto iter da App Store per iOS e Play Store per Android. Ma ora che avete sicuramente già scaricato tutto, come potrete trovare Pokemon con la realtà aumentata di Google Maps? È abbastanza intuitivo ma il sito esperto di Euro Gamer dà i primi avvertimenti per non perdersi nella complessa applicazione Niantic: intanto il gioco non fa per i pigri, visto che la regola numero 1 del “poke-fight club” prevede muoversi, muoversi, muoversi. Bisogna girare per le città i paesi, le campagne e trovare i vari e diversi Pokemon specifici per singole aree. Ma per aiutare, una volta individuato davanti a voi il mostricciattolo da catturare, potrete disporre del Pokemapper che vi permette di monitorare la mappa delle zone in cui sono stati trovati dei pokemon e con l’uscita ufficiale finalmente questo sistema potrà diventare un’autentica possibilità di community e di condivisione con tutti i giocatori online.
Ed eccoci qui, la Pokemon Go è uscita finalmente dopo un’ansia e un’attesa durata giorni: l’evento commerciale e tecnologico più importante dell’anno, incredibile che venga da un mondo come quello dei Pokemon che sembrava sepolto nella memoria. E invece no, i geni di Nintendo e Niantic, dopo l’accordo con Google per la realtà aumentata di G-maps hanno messo a punto un piano diabolico. Il mondo sta già giocando con Pikachu e tutti gli altri, da qualche ora anche in Italia: su App Store e Play Store è finalmente disponibile l’app ufficiale di Pokemon Go, basta collegarsi dal proprio smartphone e scaricarla come qualsiasi altra applicazione. Il download del gioco è gratuito per tutti i dispositivi, almeno nella sua versione base, ma sono presenti ovviamente acquisti in-app che partono da 99 centesimi e arrivano fino a 99,99€. Occhio a non rimanerci per più di 10 ore al giorno, vi raccomandiamo, altrimenti i vostri genitori (o i vostri figli) ci redarguiranno con assoluta solerzia. Siete pronti? Parte la Pokemon-mania…
Oggi è il grande giorno per l’Italia perché dovrebbe uscire Pokemon Go ufficialmente su AppStore o Play Store, la release della app diventata in poco tempo più famosa e chiacchierata del pianeta. Al momento ancora non è avvenuto il grande sbarco che dovrebbe però essere atteso a ore per consentire di abbandonare i file scaricati e le versioni pre-ufficiali, mentre intano l’emozione per i games cresce, con un filo di mania che non si può non nascondere, ha contraddistinto queste prime settimane di Palestre per Pokemon “reali”. Piccolo recap per i giocatori alle prime armi: ma come si catturano questi beneamati Pokemon? La scelta iniziale per cercare Bulbasaur, Charmender, Squirtle e anche Pikachu – spiegano su EuroGamer.it – permetterà di far cominciare la vostra esperienza in Pokemon Go, lanciano la vostra pokeball. Si tratta infatti di una meccanica non chiarissima per un novizio ma imparabile in poche mosse. In sostanza, quando con la vostra app che funziona in integrazione con Google Maps e la fotocamera, incontrerete qualche Pokemon per la strada, vedrete un cerchio di colore che lo circonda, e il colore che rivela questo cerchio mostra la difficoltà di un’eventuale cattura con la sola intuibile. Dal più facile verde al più complesso rosso: per i Pokemon con colore giallo e rosso nei primi momenti del gioco risulta molto difficile catturarli visto che necessitano di oggetti che potrete raccogliere durante il gioco e i primi rifornimenti nei PokeStop, situati in luoghi pubblici riconoscibili, come potrebbero essere chiese, municipi o anche semplici fast food. Ma ecco il consiglio decisivo: «Una volta che avrete scelto il tipo di sfera da utilizzare dovrete effettuare il lancio. Tenete premuta la pokeball fino a quando il cerchio colorato diventerà il più piccolo possibile e poi con uno swipe lanciatela verso il pokémon», spiegano gli esperti del blog.
Finalmente l’attesa è finita. Anche i gamers italiani potranno finalmente accedere al download di Pokémon Go. L’uscita sarebbe prevista infatti per oggi per l’Italia, mentre già dal 6 luglio Nuova Zelanda, Giappone, Australia e Stati Uniti sono entrati ufficialmente in Palestra dopo aver catturato i primi mostriciattoli. L’attenzione maggiore di queste ultime ore, soprattutto considerando i timori degli utenti, va alla possibilità che si scarichi in realtà una versione fake piuttosto che quella originale. Da qui all’accesso di un virus nel proprio smartphone il passo è breve. A mettere in guardia sull’eventualità che possa succedere durante il download di Pokémon Go è la Sophos, come rivela Panorama. La società inglese è specializzata anche nella sicurezza dei mobile ed ha rilevato molti casi che riguarderrebbero per lo più i cellulari dotati di sistema Android. E’ su questi infatti che è possibile fare il download anche da fonti non accreditate, specie se si considera che l’uscita del Pokémon Go prevista in Italia ed in altri Paesi è avvenuta almeno una settimana dopo il debutto nei Paesi sopracitati. Vira a favore del malware l’utilizzo di piattaforme non riconosciute dalla Nintendo e che prevedano degli stratagemmi per poter accedere al gioco anzi tempo. I possessori di Androsi, specifica la Sophos, devono affidarsi per lo più a Google Play. Il problema non è stato invece riscontrato sui melafonini della Apple, dato l’utilizzo obbligato della Apple Store per accedere al videogioco. Gli utenti nostrani sono quindi avvisati, per fare il download di Pokémon Go per l’Italia, accertarsi che le fonti siano sicure ed ufficiali.
L’arrivo del Pokémon Go sta creando un vero e proprio subbuglio, finalmente salvo sementite oggi 15 Luglio il gioco dovrebbe sbarcare in Italia anche se per ora non appare ancora nell’App Store italiano. Se un lato del mondo è già pronto a divertirsi nella cattura dei mostriciattoli, la app della Nintendo ha già sollevato alcune critiche da parte di alcune figure spirituali. Come riporta La Stampa, l’assistente Imam egiziano Abbas Shouman crede che il videogioco influenzi in modo negativo la mente, “fa male al giocatore e a chi gli sta intorno, senza che ve ne sia consapevolezza”. Di pari passo anche gli Imam turchi, data la recente messa al bando della app. Bisogna dire che non si tratta di prese di posizioni a prescindere nella maggior parte dei casi, ma di reazioni avute in seguito ad alcuni episodi che hanno coinvolto migliaia di persone. In questo caso specifico gli Imam della Turchia non avrebbero visto di buon occhio l’arrivo dei neo Istruttori di Pokémon Go nelle moschee con il solo intento di catturare i mostri del gioco. Per questo il capo dell’unione degli Imam del Paese, Mehmey Bayaraktutar, a chiesto che la app venga bloccata in Turchia perché minaccia “l’importanza e il significato delle moschee, che sono i più bei luoghi di preghiera dell’Islam”.
Pokemon Go è una fucina di record che giorno dopo giorno vengono frantumati: dagli Stati Uniti arriva la notizia clamorosa, con dati ufficiali App Store: la nuova app sul mondo Pokemon ha superato e sbriciolato record di utenti attivi al giorno sul gioco che apparteneva a Candy Crush dal 2013. Con 21 milioni di utenti attivi, Pokemon Go è diventato il gioco più popolare della storia dell’App Store, e con il Play Sore siamo ancora in vetta: al terzo posto troviamo invece Draw Something del 2012, con 15 milioni di utenti, mentre Clash Royale con 5 e Slither.io con 3 milioni i utenti attivi sul gioco, concludono la classifica delle top app per i giochi di tutta la storia. Record di record, la Niantic Labs e Nintendo hanno davvero sbancato con la nuova app che permette di catturare Pokemon in giro per le strade utilizzando la realtà aumentata con Google Maps e fotocamera sempre accesi. In Italia si dovranno aspettare i dati dopo i primi mesi di utilizzo ufficiale, visto che ora ancora non sono uscite le release per App Store e PlayStore.
Il fenomeno Pokémon Go sta contagiando tutti, anche i politici. Il videogioco della Nintendo è la nuova passione di Reuven Rivlin, il presidente dello Stato d’Israele. Pokémon Go è stato scaricato negli Stati Uniti già 7,5 milioni di volte dal 6 luglio scorso e ora spopola anche in Israele: Rivlin ha pubblicato sulla sua bacheca di Facebook uno screenshot del videogame direttamente dal suo ufficio e ci ha aggiunto anche un commento ironico: «Qualcuno chiami la sicurezza». Ormai Pokémon Go è una vera e propria epidemia: il punto di forza restano il Gps e la realtà aumentata, perché il Pokemon di turno sembra prendere vita letteralmente. Ormai è in atto una guerra contro le misteriose creature virtuali che affollano le nostre città. Pokémon Go è una febbre contagiosa, a tal punto che l’applicazione ha superato Whatsapp, Instagram, Snapchat e Messenger per tempo di permanenza: in media la si utilizza 43 minuti al giorno. Ora nel mirino c’è Twitter per quanto riguarda, invece, il numero di utenti attivi al giorno. L’applicazione è disponibile su Android e iOS. La polizia, però, mette in guardia i giocatori per il rischio di un’eccessiva immedesimazione nella realtà virtuale: non bisogna perdere di vista, quindi, ciò che accade oltre il proprio smartphone, quindi massima attenzione quando si attraversano le strade ed evitare di imbattersi in luoghi poco sicuri pur di dare la caccia ai Pokemon. Clicca qui per visualizzare il messaggio del presidente d’Israele, Rivlin.