Sputi e spazzatura, insulti e urla nel luogo dove a Nizza l’attentatore tunisino ha compie la stradale del camion sulla folla. Una reazione forse eccessiva e molto dura, anzi diremmo incivile quanto successo oggi sulla Promenade: mentre si teneva il minuto di silenzio per le vittime morte tragicamente, i tantissimi presenti sul lungo mare, davanti ad un tempo splendido che faceva da cornice l momento di raccoglimento, ha ospitato atteggiamenti davvero molto discutibili. In sostanza, sputi, sassi e quant’altro nel luogo esatto dove l’attentatore è stato freddato dalla polizia francese, finendo la corsa del suo camion del terrore. Lo choc è incredibile e la tensione per chi ha magari perso un amico o un famigliare è un qualcosa che non si può capire esternamente: ma resta alquanto discutibile che la modalità di replica ad un gesto così, sia la continua processione di gente normalissima, magari anche della Nizza bene, che passa in rassegna quel luogo lanciando sassi, sputando per terra o buttando spazzatura e rifiuti organici e materiali. Uno scempio che chiaramente non può valere in paragone con il male e la tragedia che quel franco-tunisino ha mietuto l’altro notte; non può e non deve esistere una classifica o scala di valore per cosa è giusta e cosa è sbagliato fare come reazioni a questo gesto, ma resta una domanda. Siamo certi che sputare e rendersi “incivili” sia il modo per affrontare quanto di già drammatico sta capitando negli ultimi anni in Europa e nel mondo? Un gesto così banale stupido, può reggere il peso di un orrore anti-civile e anti-culturale come l’Isis sta cercando di attentare alle nostre vite? Al netto di tutte le risposte militare, è l’umanità che andrebbe ripresa, riguadagnata e riaffermata per contrastare chi desidera la distruzione dell’umana persona. E buttare spazzatura sputando forse non va esattamente in questa direzione.