Il caso del nigeriano ucciso a Fermo, Emmanuel, coinvolto in una lite con l’ultra Amedeo Mancini ora in carcere per il suo omicidio, non accenna a placarsi. A fare ancora molto discutere sono gli aspetti misteriosi che ruoterebbero attorno alle presunte versioni contrastanti fornite dalla vedova della vittima, Chinyere, la quale, secondo alcuni organi di stampa, avrebbe fatto un passo indietro ritrattando in parte il suo primo racconto. Come riporta Repubblica.it, tuttavia, a smentire ciò sarebbe non solo l’avvocato Letizia Astorri, che difende gli interessi della vedova del nigeriano ucciso, ma anche il procuratore della Repubblica, Domenico Seccia, che ha contestato la falsità della notizia. Una smentita che arriva in contemporanea a quella della mobile di Ascolti, che avrebbe ribadito come la donna, dopo il 7 luglio, non sarebbe stata nuovamente sentita. Le Piccole Suore Jesu Caritas, le quali si stanno prendendo cura di Chinyere, ospite nel complesso dell’ex seminario arcivescovile di Fermo, parlando della vedova del nigeriano ucciso avrebbero commentato: “Ha sempre detto la stessa cosa, non ha cambiato nulla”.
Mentre proseguono le indagini sulla morte di Emmanuel Chidi Nnamdi, il migrante nigeriano ucciso a Fermo lo scorso 5 luglio, al culmine di una lite con l’ultrà Amedeo Mancini (ora in carcere), emergono novità in merito alla vedova del 36enne. La 24enne Chinyere, stando a quanto riportato da RaiNews.it, avrebbe ottenuto dalla Commissione territoriale competente un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Insieme al marito Emmanuel, la donna aveva chiesto lo status di rifugiato. In base a quanto spiegato dal suo legale, l’avvocato Letizia Astorri, la misura di protezione che le è stata garantita è più attenuata ma le permetterà comunque di restare in Italia “2 o 3 anni”, salvo presentare successivamente una nuova domanda. Il permesso di soggiorno rilasciato alla vedova del nigeriano ucciso, solitamente viene riconosciuto in presenza di “seri motivi, in particolare di carattere umanitario o risultati da obblighi costituzionali”. Il provvedimento è stato notificato a Chinyere presso la casa delle suore di Fermo che la assistono attualmente. Negli ultimi giorni, la moglie di Emmanuel è stata al centro di un piccolo mistero in merito alla sua presunta ritrattazione fornita agli inquirenti. Secondo quanto riportato da Repubblica.it, alcune testate nazionali avevano riferito di un cambio di versione della donna in riferimento a chi, tra il marito ed Amedeo Mancini avrebbe colpito per primo nel corso della lite. “Ho difficoltà con la lingua, ero sotto shock”, avrebbe asserito la vedova, ritrattando il suo iniziale racconto e rivelando come sia stato il marito a brandire il palo della segnaletica. Non si è fatta attendere la smentita del suo legale che ha prontamente asserito: “Non ha ritrattato, né ha cambiato la sua versione dei fatti”. Stessa tesi sostenuta dal procuratore Domenico Seccia che ha descritto come falsa la notizia della ritrattazione della vedova del nigeriano ucciso a Fermo.