Il soldato dell’Isis, come è stato definito, è l’attentatore che in Germania ha gettato il panico su un treno in Baviera: Muhammad Riad, qui sotto tutti i dettagli del 17enne afgano che con l’ascia ha attentato alla vita di alcuni passeggeri nella sua carrozza, ferendone purtroppo 5. Se non c’è stato massacro è dovuto solo all’intervento della polizia che è riuscita a sparare uccidendo il ragazzo per fermare quanto stava accadendo. Il giovane tradiva la sua ascia e un coltello e avrebbe potuto fare danni peggiori: i colpi inferti sul ragazzo dell’Isis, come ha rivendicato lo Stato Islamico questa mattina, non sono stati resi noti, ma intanto purtroppo arrivano notizie in aggiornamento. Due dei 5 feriti purtroppo sono ancora in pericolo di vita: il capo della Polizia della bassa Franconia ha riportato la notizia poco fa, con la viva speranza che nelle prossime ore le condizioni migliorino decisamente.



Il 17enne afghano che ha realizzato l’attentato al treno in Germania ferendo gravemente 5 persone ha un nome, un cognome e anche un volto. A diffonderli in tutto il mondo è stata Amaq News, l’agenzia di stampa ufficiale dell’Isis, che ha diramato il video-testamento di Muhammad Riad, l’attentatore che nel filmato realizzato prima di compiere quella che si è rivelata essere una missione suicida, agita un coltello, ripete più volte “Inshallah” e annuncia:”Farò un attentato suicida in Germania. Vi combatterò fino a quando il sangue mi scorrerà nelle vene”. L’atteggiamento di Riad (clicca qui per vederlo nella foto pubblicata da Corriere.it) è a dir poco delirante: il ragazzo nomina più volte Al Baghdadi, guarda spesso oltre la telecamera e spesso si ferma, quasi in attesa di suggerimenti per quello che diventerà il suo ultimo messaggio al mondo intero. In una conferenza stampa organizzata poche ore fa, la polizia bavarese ha aggiunto che Riad “sabato scorso aveva saputo che un suo amico era stato ucciso in Afghanistan”. Il magistrato Erik Ohlenschlager motiva così la scelta di punire gli “infedeli”, come la volontà di un 17enne irretito dalla propaganda del Califfo di vendicare l’amico ucciso in battaglia.



La Germania è sotto choc dopo l’attentato occorso in nottata sul treno regionale della Baviera: dopo la rivendicazione dello Stato Islamico tramite Amaq, la stessa agenzia che ha aveva riportato il comunicato Isis dopo l’attentato di Nizza, le indagini sono partite anche se per fortuna almeno questa volta non siamo in preda alla conta delle vittime. Un periodo davvero incredibile con la minaccia del terrorismo che impara in Europa: l’afghano che ha colpito con l’ascia svariate persone, e ferendone 5, aveva solo 17 anni dimostrando come la minaccia purtroppo può davvero arrivare da ogni momento e parte. Il ministro dell’Interno della Baviera invita però alla cautela e alla calma mentre avvisa che un ferito è in pericolo di vita. Joachim Herrmann ha voluto essere più cauto dopo la rivendicazione Isis e dichiara alla stampa internazionale come l’indagine punta ad accertare “cosa sia successo negli ultimi mesi o nelle ultime settimane“. La questione, esattamente come per Nizza, è capire se ci sono legami con circoli islamisti o se si sia radicalizzato autonomamente o durante le ultime settimane. «C’è la rivendicazione dello Stato Islamico ma l’indagine è in corso e al momento non ci sono prove di legami tra il terrori e una rete islamista», afferma poco fa in conferenza stampa lo stesso ministro dell’interno.



-Il 17enne afghano autore dell’attentato al treno in Germania risulta registrato al ministero dell’Interno della Baviera come “richiedente asilo”. Lo riporta la versione online de “Il Corriere della Sera”, sottolineando che l’attentatore era giunto in terra teutonica un paio di anni fa come rifugiato minorenne non accompagnato dai genitori e, dopo essere stato smistato in un centro di accoglienza di Ochsenfurt, era stato dato in affido ad una famiglia della provincia di Wuerzburg. Nel frattempo emergono ulteriori dettagli sulla sorte dei passeggeri presenti sul treno assaltato dall’aggressore che secondo Amaq era legato all’Isis: in questo momento due dei cinque feriti nell’attacco sarebbero in pericolo di vita e la maggior parte dei passeggeri assaliti a colpi di ascia e coltello apparterrebbero ad una famiglia cinese di Hong Kong. L’attentatore, freddato dalle forze dell’ordine con dei colpi d’arma da fuoco nei pressi dei binari, avrebbe ferito anche una donna durante il tentativo di fuga.

-L’attentato al treno in Germania realizzato da un 17enne afghano armato di ascia e coltello è stato rivendicato dall’Isis. A darne nota, come avvenuto per la strage di Nizza, è l’agenzia di stampa Amaq, organo ufficiale del Califfato, che nel rivendicare il tentativo di quello che fino a poche ore fa era stato definito dagli inquirenti un “lupo solitario”, cita “fonti di sicurezza” e dichiara:”L’autore dell’operazione di accoltellamento in Germania è un combattente dello stato islamico ed ha compiuto questa operazione in risposta agli appelli a colpire la coalizione che combatte lo stato islamico”. Intanto il ministro dell’Interno della Baviera Joachim Hermann alla tv pubblica Zdf ha confermato che l’attentatore “era da solo sul treno e ha compiuto l’azione da solo”. Dopo il ritrovamento di una bandiera dell’Isis nella stanza del giovane afghano giunge anche la rivendicazione dell’attentato da parte dello Stato Islamico: spetterà agli inquirenti stabilire se davvero l’attentatore fosse realmente affiliato all’organizzazione terroristica o se quello diffuso da Amaq è un comunicato finalizzato a mettere la firma sull’ennesimo attacco all’Occidente realizzato, però, da un lupo solitario.

Il 17enne afghano resosi protagonista dell’attentato al treno in Germania custodiva in camera sua una bandiera dell’Isis dipinta a mano. A riportarlo è Il Corriere della Sera, secondo cui gli inquirenti che stanno svolgendo le indagini non sono ancora in grado di affermare se il rifugiato fosse entrato in contatto con ambienti riconducibili al mondo islamico radicale o fosse in tutto e per tutto un lupo solitario irretito dalla propaganda dell’Isis. Il sospetto che quest’ultima ipotesi sia la più probabile aumenta se si riascoltano le parole pronunciate dal sedicente portavoce del Califfo, Abu Muhammad al Adnani, che poco prima del via del mese islamico del Ramadan aveva invitato tutti i “combattenti sulla via del jihad” a colpire i “miscredenti” ovunque si trovassero e con qualsiasi mezzo, anche con un “coltello”, arma utilizzata (oltre ad un’ascia), guarda caso, dal 17enne afghano.

Ancora terrore in Europa, dove un 17enne afghano lunedì sera si è reso protagonista di un attentato al treno che in Germania stava viaggiando da Treuchtlingen a Wuerzburg, in Baviera. Il giovane, un rifugiato arrivato in Germania senza i genitori che era stato affidato ad una famiglia di Wuerzburg, come riferisce l’Ansa, è entrato in azione verso le ore 22:10, ovvero quando il convoglio si stava avvicinando alla sua destinazione finale. L’attentatore ha urlato la frase divenuta ormai tristemente nota per essere prodromo di un atto terroristico, “Allahu Akbar”, “Allah è il più grande”, che costituisce forse la prova che il ragazzo, se non direttamente affiliato all’Isis, si è comunque ispirato ai dettami pubblicizzati dallo Stato Islamico in qualità di lupo solitario. L’afghano, armato di un’ascia e di un coltello, ha preso d’assalto i passeggeri: come dichiarato dal Ministero dell’Interno tedesco, 4 di questi sono feriti, di cui 3 in maniera grave, mentre le altre 14 persone presenti sul treno sono illese ma evidentemente sotto shock. Una volta scattato l’allarme a Heidingsfeld, il treno è stato bloccato e la linea ferroviaria interrotta, consentendo il rapido intervento delle forze dell’ordine giunte sul posto anche con un elicottero, che hanno sparato e ucciso il 17enne afghano che stava tentando la fuga a poca distanza dai binari.