Emergono novità importanti nell’ambito del terribile omicidio del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di tre anni che il 16 gennaio 2014 fu ucciso e bruciato insieme al nonno Giuseppe Iannicelli ed alla sua compagna, Ibtissam Touss. Secondo quanto riportato da CN24tv.it, il pm di Catanzaro, Saverio Vertuccio, ha chiesto il rinvio a giudizio per i due uomini accusati dell’omicidio, ovvero il 38enne Cosimo Donato ed il 39enne Faustino Campilongo. La decisione del giudice è stata aggiornata al prossimo 25 luglio nel corso dell’udienza preliminare. Il triplice omicidio del 2014 ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Donato e Campilongo, accusati entrambi di omicidio premeditato e distruzione di cadavere con l’aggravante di aver agito con l’intento di agevolare la cosca degli Abbruzzese. Il piccolo Cocò insieme al nonno ed alla sua compagna marocchina furono prima uccisi con colpi di arma da fuoco, quindi bruciati nell’auto all’interno della quale i corpi delle tre vittime furono trovati carbonizzati. Il caso di cronaca fece molto scalpore per la violenza inaudita e per la presenza del piccolo Cocò di soli tre anni, al quale furono rivolti un pensiero ed una preghiera da parte di Papa Francesco a pochi giorni dalla strage. Dal giorno dell’omicidio furono avviate le indagini mirate a ricostruire le dinamiche ed il movente portando così a seguire la pista del delitto definito di natura “tipicamente mafiosa”.



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