Non solo l’incendio sul Vesuvio, brucia anche la Roma Pontina. Dopo i roghi che si sono sviluppati nei giorni scorsi, un nuovo incendio è scoppiato oggi pomeriggio sulla strada al chilometro 38, all’altezza di Ardea. Come riferisce La Repubblica, la Pontina proprio per questo motivo è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia e lunghe code di circa 6 chilometri si sono formate. Il vento sta alzando coltri di fumo: per spegnere l’incendio sono al lavoro squadre di vigili del fuoco. La Forestale non esclude che il rogo sia di origine dolosa. Intanto in Campania le squadre anti incendio sono ancora la lavoro per spegnere l’incendio sul Vesuvio. Ad aiutare nelle operazioni è arrivato anche un elicottero dell’Esercito: il velivolo affianca i mezzi già all’opera, i quattro elicotteri del servizio anti incendio regionale e i due aerei del Corpo Forestale dello Stato. Sono ormai tre giorni che l’incandio sul Vesuvio sta bruciando ettari su ettari di macchia mediterranea: dopo due giorni le fiamme sembravano essere sotto controllo ma il vento ha di nuovon alimentato i roghi rendendo necessario il continuo lavoro di spegnimento delle fiamme. 



Il vulcano continua a bruciare. Dopo tre giorni l’incendio sul Vesuvio non è ancora stato domato e le fiamme ora si sono spostate nel territorio di Ottaviano, in provincia di Napoli. E’ questo al momento il fronte più preoccupante del fuoco mentre sono meno preoccupanti i focolai ancora attivi nei territorio di Terzigno, Boscotrecase, San Giuseppe Vesuviano e Trecase. Per spegnere l’incendio suo Vesuvio sono al lavoro squadre anti incendio, elicotteri e canadair. Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, come riferisce l’agenzia di stampa Agenparl, ha sottolineato che “troppe cose non sono andate come sarebbero dovute andare e quindi è evidente che ci siano stati errori e inadempienze”. E ha denunciato: “sembra chiaro che non sia stato previsto un serio piano antincendi se è stato necessario ricorrere alle acque inquinate della vasca al Pianillo per spegnere le fiamme, così come è del tutto inadeguato il sistema di controllo e sorveglianza visto che, a quanto pare, i focolai d’incendio sono stati diversi e appiccati anche a distanza di ore l’uno dall’altro”.



Brucia ancora la macchia mediterranea per l‘incendio sul Vesuvio scoppiato tre giorni fa. In queste ore sono ancora in corso le operazioni di spegnimento delle fiamme anche attraverso il volo continuo di canadair ed elicotteri. Le fiamme stanno interessando in particolare i comuni di Tersigno, San Giuseppe Vesuviano e Ottaviano. Si sospetta che l’incendio sul Vesuvio sia di origine dolosa: è infatti già scattata la caccia ai presunti responsabili dei roghi. Come riferisce il Mattino, le indagini sono in corso da parte dei i carabinieri di Ottaviano, “dopo la segnalazione fatta ieri da alcuni operai della Sma Campania, società che si occupa del servizio antincendio boschivo in collaborazione con Regione e Corpo forestale dello Stato, che hanno avvistato cinque presunti piromani mentre erano intenti ad appiccare il fuoco sul versante di Ottaviano”. Ieri le fiamme si sono spostate in direzione della zona alta del Monte Somma ma il fronte dell’incendio sul Vesuvio non si è spostato solo verso l’alto ma anche verso il mare tra i comuni di Boscoreale e Trecase.



Scoppia sui social network la rabbia degli abitanti campani per l’incendio sul Vesuvio. Le fiamme stanno bruciando vari ettari di macchia mediterranea da diversi giorni. E oggi è ancora emergenza con le squadre anti incendio al lavoro per cercare di spegnere i roghi. Su Twitter sono vari i commenti su quanto sta accadendo in queste ore in cui l’incendio sul Vesuvio non è ancora stato domato. Ecco alcuni tweet che si possono leggere: “Cioè il #vesuvio brucia da 4 giorni e né parlano solo i social”, “Brucia il #Vesuvio ma nessuno ne parla! La situazione è grave! RT dai #incendio”, “Incendio non eruzione… Ora sul #Vesuvio”, “Ancora fuoco e fumo al #Vesuvio. I piromani distruggono la natura per deprimere il tessuto sociale. Maledetti!!!”, “Aria di #Napoli stamattina. E il #Vesuvio brucia ancora. Ma va tutto bene. @matteorenzi”. E c’è anche chi pubblica le foto dell’incendio sul Vesuvio: “Le foto dell’#incendio #Vesuvio di Nando da Castellammare di Stabia (#Napoli): “il fumo si vede bene e piove cenere” (clicca qui per vederle)

E’ ancora emergenza in Campania per l’incendio sul Vesuvio che ormai da giorni sta devastando la zona: le fiamme stanno infatti continuando a bruciare la macchia mediterranea. Gli elicotteri del Servizio Antincendio della Regione Campania, impegnati nello spegnimento dei roghi, stanno attingendo dalle vasche d’acqua allestite nel campo sportivo di Terzigno. Al lavoro per cercare di domare le fiamme anche personale del Corpo Forestale dello Stato e della Protezione Civile, vigili del fuoco e i volontari.L’incendio sul Vesuvio sta infatti interessando questo comune e altri limitrofi tutti alle falde del vulcano. Alcuni fronti dei roghi si sono sviluppati a Boscotrecase, a San Giuseppe Vesuviano e Ottaviano: ad andare a fuoco è soprattutto il sottobosco e il vento nelle ultime ore ha ravvivato i focolai che si credevano ormai spenti. L’incendio sul Vesuvio è seguito con apprensione dagli abitanti dei comuni coinvolti: in tanti hanno postato sui social network immagini e video della situazione che la zona sta vivendo in questi giorni.

Ancora preoccupante l’incendio del Vesuvio che sta provocando diverse tensioni fra i cittadini che vivono nella zona circostante. L’iniziale controllo delle fiamme si è rivelato in realtà un sollievo prematuro, a causa del vento che continua ad alimentare i roghi. Come riporta l’Ansa, in queste ore le squadre addette al servizio anti incendio della regione stanno cercando di estinguere ogni focolaio, mentre le forze via aria continuano a trasportare l’acqua dalle vasche d’acqua di Terzigno. L’emergenza ambientale causata dall’incendio del Vesuvio è infatti ancora attiva, a causa del vento che non fa che alimentare i roghi. Nella giornata di ieri, riporta Leggo, sono state identificate almeno 5 persone ancora prima che potessero provocare altri incendi nel Parco Nazionale del Vesuvio. Il quadro generale è già molto grave, afferma Agostino Casillo, il Presidente del Parco, via Facebook. Non esiste alcuna tregua quindi per le forze dell’ordine che sono intervenute e stanno ancora intervenendo, mentre l’incendio del Vesuvio ha per ora provocato la distruzione di 15 ettari di vegetazione. “Oggi abbiamo approvato la convenzione con la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco”, scrive sui social il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, “per intensificare la collaborazione per tutte le attività di vigilanza e spegnimento degli incendi boschivi. La delibera, che impegna fondi della Regione Campania per 460mila euro, ha come obiettivo l’impiego di più mezzi e uomini sia sul fronte della prevenzione che degli interventi d’emergenza”.