Pokemon Go in Italia e non solo essendo un vero fenomeno mondiale apre continuamente dibattiti e scenari tra commenti più o meno ironici. È il caso del famoso regista, Oliver Stone, che in un convegno in America mentre promuoveva il suo nuovo film su Eric Snowden, l’ex dipendente del NSA protagonista del famoso scandalo Wikileaks, ha parlato proprio di sicurezza e privacy. Molte domande sono state orientate sul fenomeno del momento, con Pokemon Go in cima ai pensieri di tante persone nel mondo: le risposte di Stone sono però assai dure. «le compagnie stanno compiendo capitalismo di sorveglianza monitorando il comportamento delle persone. Non è divertente. Quello che sta succedendo è un nuovo livello di invasione. I profitti sono enormi per elementi come Google. Hanno investito una gigantesca quantità di denaro nei software che permettono di controllare quello che compri, quello che ti piace, il tuo comportamento. Si chiama capitalismo di sorveglianza». Un totalitarismo, un po’ eccessivo? Forse, anche se resta comunque alto il problema sulla sicurezza dei dati e i contatti dei giocatori, nonostante la Niantic abbia assicurato che i dati di email, password e simili non verranno raccolti nei server.



Pokemon Go è diventata una vera e propria mania in tutto il mondo, compresa l’Italia. Una moda che sta spopolando e che coinvolge non solo ragazzini ma anche adulti, alla ricerca sfrenata di creaturine Nintendo da catturare. Sono in tutto 151 i Pokemon da trovare e la caccia talvolta può rivelarsi davvero difficile. Ecco allora che c’è chi ha trasformato un semplice gioco per smartphone in un vero e proprio lavoro. Ne ha dato notizia TgCom24 riportando quanto rivelato dal sito ProntoPro.it il quale ha lanciato un servizio che permette di mettere in contatto cacciatori esperti e appassionati. In media, chi dà la caccia ai mostriciattoli Nintendo per conto di terzi viene pagato fino a 15 euro l’ora. Ma come funziona? Chi è appassionato di Pokemon Go ma non riesce ad acciuffare tutte le creaturine ancora in circolazione, può decidere di pagare qualcuno per giocare al suo posto fino a 2 ore, con l’obiettivo di catturare nuovi Pokemon e salire così di livello. Per riuscire a trovare gli allenatori, basterà digitare “Pokemon” nella barra di ricerca del portale, quindi compilare il form. Per farlo, il cliente potrà scegliere se condividere il proprio account Gmail oppure prestare direttamente il cellulare, sempre con le dovute precauzioni, come ricorda il portale.



Dopo neanche un mese dalla sua uscita, Pokemon Go ha visto oggi il suo primo vincitore: il grande e fenomenale cacciatore ha conquistato tutti i 142 pokemon disponibili nel suo Paese, ovvero gli Stati Uniti. È il primo e per provarlo ha postato la foto su Reddit per condividere la sua vittoria incredibile: ha completato tutto il Pokedex e ora sappiamo da dove viene. È di New York il primo vincitore di Pokemon Go, ha fatto incetta dopo un mese di inseguimenti e combattimenti, di tutti i piccoli mostriciattoli dell’app rivoluzionaria. Prenderli tutti non era possibile nel senso che la Niantic rilascerà quelli più rari solo in alcune occasioni concordate con Nintendo: ma è la storia di questo abitante della Grande Mela e delle sue ultime due settimane a fare davvero il giro del mondo. Ha vagabondato per circa 150 km in 15 giorni, facendo schiudere 303 uova, una sorta di 50 ore alla settimana in cammino per riuscire a raggiungere l’ultimo livello, il numero 31 e cantare così la vittoria suprema, il primo in tutto il mondo. Da New York a New Jersey, come raccontano i colleghi di Repubblica, le aree girate da questo pazzo cacciatore sono queste: ma è Central Park il luogo dove ha costruito il suo successo, con i 4 Pokestop che stanno facendo impazzire tutti i cittadini giocatori nel parco più famoso al mondo.



Pokemon Go entra di nuovo, costantemente, nelle nostre vite: in Italia come nel mondo la grande app di Niantic sta cambiando la vita dei giocatori online con una rivoluzione destinata a segnare l’estate 2016 e non solo. Ora però, dopo il full iniziale di download e con i livelli che iniziano a salire, sorgono i primi problemi: dopo che una sola settimana fa gli sviluppatori di Niantic avevano aperto un portale dove gli utenti potevano segnalare delle zone per il piazzamento di Pokestop e palestre, ora arriva il dietrofront. Sono troppe! In pochissimo tempo infatti i giocatori e cacciatori hanno consigliato davvero tantissimi luoghi sparsi per il mondo: di palestre e Pokestop però, in questo momento, risultato troppe anche per la Niantic che pure sta verificando come i download sono sempre di più ogni giorno che passa. O forse i motivo della sospensione per la proliferazione di questi luoghi è molto più semplice: in tanti avevano richiesta Pokestop in luoghi o zone particolari non proprio addette per il pubblico, come carceri o luoghi sacri.

È Pokemon Go il vero fenomeno dell’anno, niente da dire e niente da fare: una serie di incredibili novità hanno cambiato in poco tempo la vita dei gamers su smartphone e non solo. Un regno di grandi novità, con ‘incredibile curiosità avvenuta in questi giorni: per i mostriciattoli inventati dalla giapponesissima Nintendo lo sbarco dell’app verso il Sol Levante è arrivato solo oggi, dopo Usa, Australia, mezza Europa e Nuova Zelanda. Il ritorno alla casa madre per i piccoli Pokemon è già un evento nazionale in Giappone: successo clamoroso nel Paese in cui 20 anni fa sono stati creati Pikachu e compagnia. Addirittura il Governo di Tokyo – memore delle follie collettive avvenute anni fa con i Tamagotchi – ha diffuso le linee guida per raccomandare ai fruitori di non mettere a repentaglio la propria e altrui sicurezza. Uno spettacolo che anche in borsa sta fruttando e parecchio: grazie a Pokemon Go, la Nintendo ha letteralmente sbancato con 42 miliardi di dollari e superando di netto la rivale storica della Sony.

Pokemon Go: in Italia è diventata mania ma in molti casi non ha ancora vinto quel profondo senso di pigrizia che contraddistingue il nostro bel popolo italiano. Senza commenti negativi, è una dato di fatto che spesso non vogliamo neanche tanto combattere, perché ci fa comodo così. Da oggi ancora di più visto che se non avete la voglia di sorbirvi parecchie viaggi in giro per la città e non solo in modo da catturare tutti i 151 pokemon della mitica app, tranquilli: c’è chi lo fa per voi. Infatti il sito ProntoPro.it ha preparato per tutti i pigri d’Italia il lavoro perfetto: un cacciatore che viene pagato per prendere i vostri pokemon. Incredibile ma la mania arriva fino a questo: il primo “allenatore” iscritto al sito è un 27enne di Ravenna che da ieri ha cominciato a girare al posto vostro i vari poke-luoghi pagato in media 15 euro all’ora, cacciando mostriciattoli per conto vostro. È la prima offerta di lavoro legata a Pokemon Go, una rivoluzione davvero a 360 gradi: si può pagarlo fino a due ore al giorno per catturare i pokemon per voi, facendo salire di livello il cliente tramite battagli in palestra, far covare le uova e conquistando una palestra nemica. Le follie sono belle perché spesso sono anche razionali: per scambiare i costi contatti di Pokemon Go si può sia prestare il cellulare sia condividere i dettagli a Gmail, ma per farlo il sito suggerisce di prendere le dovute precauzioni facendosi dare i documenti del cacciatore prima della passeggiata. Follia e Pokemon Go, un bel connubio.

Una Pokemon Go Italia mania 2016: cos’è, un titolo di un cd per l’estate? No signori e signore, è la sottolineatura del vero fenomeno dell’estate che sotto l’ombrellone vi farà certamente scattare per tutta la spiaggia e il paese per cercare gli amati (o odiati, in molti haters dei piccoli mostriciattoli giocano per il gusto di catturarli) pokemon che faranno impazzire le relative madri dei piccoli giocatori semplicemente incontenibili, altro che videogame sedentari di una volta. La Pokemon Go mania sta davvero conquistando tutti e non è una banalità dire che il fenomeno è globale se ce n’è uno. Bene, ora però siete pronti a vedere qui sotto tutti quei maledetti mostriciattoli che vi faranno impazzire nel cercarli per tutto il Mediterraneo? Eh sì, sono dieci e sono tutti terribili da trovare, proviamo a vederli: partiamo dal basso con Aerodactyl che non è certo una abitudine trovarlo in città, se siete dei milanesi come chi vi sta scrivendo in questo momento. Al nono posto della speciale classifica troviamo Snorlax, il grosso e simpatico mostriciattolo che scappa facilmente, ci vuole costanza e pazienza con lui non disperate. Dragonair e Dragonite inseguono Ditto al sesto posto per un trio davvero difficile da trovare, con Ditto in particolare che ancora in Italia sembra non essere stato beccato in circolazione. Al quinto posto vediamo Articuno che è il primo degli uccelli leggendari ed è meglio fare di tutto per catturare visto che la concorrenza degli altri allenatori è serratissima e nel palestre potrebbe esser era vostra arma segreta. Secondo la classifica stilata da Skuola.net, ai piedi del podio troviamo Zapdos, elettrizzante e mai trovato in Italia finora: fa le scarpe in sostanza al terzo posto con Moltres che è l’uccello leggendario della categoria del fuoco. Eccoci ai primi due, i veri introvabili: Mew un attimo sotto a Mewtwo, la coppia considerata davvero gli ossi duri di Pokemon Go, sono davvero i più rari di sempre. Girovagate, girovagate: la vera prova costume andrà in scena dopo questa ricerca e vedrete che farete un figurone (magari anche Mewtwo in “saccoccia”).