L’attentato al centro commerciale Olympia di Monaco di Baviera ha fatto sì che la comunità internazionale facesse sentire la propria vicinanza alla Germania, soprattutto nelle prime ore dopo l’attacco, in cui il pensiero ricorrente era che si trattasse di una nuova azione firmata dall’Isis anziché del piano di un folle come emerso successivamente. Fra le tante testimonianze di solidarietà manifestate al popolo teutonico sono da sottolineare le parole del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che come riporta Il Sole24Ore ha promesso:”Tutto il sostegno necessario” alla Germania, aggiungendo che “la determinazione della Germania, degli Stati Uniti e della gran parte della comunità internazionale non viene scalfita da atti di spregevole violenza come quello di Monaco”. Turbato anche il ministro degli Esteri inglese Boris Johnson, che su Twitter ha commentato:”Profondamente scioccato e rattristato per la sparatoria di Monaco. I miei pensieri vanno ora alle vittime, ai loro cari e a tutta la Germania”.



Una lite drammatica, tra un testimone e l’attentatore, probabilmente mai accaduta prima. E’ ormai noto il filmato diffuso sin dalle prime ore di ieri di una persona che, notato il giovane armato sul tetto del centro commerciale, ha cominciato a insultarlo invece di nascondersi in casa. Si chiama Thomas Salbey, 57 anni, era a casa a bersi una birra quando ha sentito gli spari e gli ha tirato la bottiglia che si è infranta poco lontana. Pensava avesse una pistola carica a salve, invece quando il 18enne si è infuriato gli ha sparato un colpo che si è conficcato sul muro di casa, solo allora si è nascosto. Uno scambio a base di insulti, botta e risposta. Selby lo ha accusato di essere uno straniero che sparava ai tedeschi, lui ha risposto no sono tedesco, ha spiegato  le ragioni del folle gesto, l’altro continuava a dirgli di smettere. Intanto la polizia ha avuto modo di capire dove si fosse nascosto il killer. 



Non ci sono italiani fra le vittime dell’attentato al centro commerciale di Monaco di Baviera messo in atto dal 18enne tedesco-iraniano Ali Sonboly. La conferma, come riportato dall’Ansa, è arrivata direttamente dalla Farnesina, che ha appreso dalle autorità bavaresi l’assenza di cittadini di nazionalità italiana tra i morti e i feriti della sparatoria avvenuta dalle 17:52 di ieri, venerdì 22 luglio 2016, davanti al McDonald’s situato nei pressi del mall Olympia. Ad informare direttamente il Ministero degli Esteri italiano è stata l’unità di crisi di Berlino che, una volta ultimata la fase di riconoscimento delle vittime, ha confermato che nessun connazionale è rimasto coinvolto nell’attentato che per alcune ore ha paralizzato il capoluogo della Baviera gettando nel terrore la Germania e l’Occidente tutto. 



Un falso profilo con la foto di una ragazzina e un finto nome, Selina Akim. Nel post, come nelle peggiori favole delle streghe cattive, l’inquietante messaggio: venite tutti oggi alle 6 da McDonald’s, si mangia gratis”. Un invito rivolto specificatamente ai bambini, per poterli uccidere. Sarebbe stato ideato e postato dal 18enne autore della strage di ieri a Monaco, la polizia sta indagando sul profilo che infatti è risultato falso. Il piano dell’attentatore era stato dunque ben studiato, a lui interessava uccidere i ragazzini, identificandoli idealmente con i compagni di classe che lo avevano reso vittima di bulino “per sette anni” come ha detto lui stesso. Intanto il ministero degli interni tedesco ha ordinato che tutti gli edifici pubblici della nazione  espongano la bandiera tedesca  mezz’asta in segno di lutto. 

L’Isis ha rivendicato la strage durante un corteo pacifico a Kabul, almeno 80 i morti. La manifestazione era stata indetta dalla minoranza hazara, di origine persiana e religione sciita, insediata nell’Afghanistan centrale, in protesta contro la mancanza di corrente elettrica. Improvvisamente una violentissima esplosione ha causato almeno 80 morti e 200 feriti. A eseguire l’attentato un kamikaze coperto da un burla femminile proprio quando la lunga manifestazione durata quattro ore era giunta al termine. Immediata la rivendicazione dell’Isis: siamo stati noi.

La notizia dell’attentato compiuto a Monaco di Baviera dal 18enne iraniano Ali Sonboly ha raggiunto anche Joseph Ratzinger, il Papa Emerito che nel capoluogo bavarese è stato arcivescovo cardinale dal 1977 al 1982. Ad apprenderlo dal suo segretario, monsignor Georg Gaenswein, è stata l’Ansa secondo cui “il papa emerito Benedetto XVI è stato informato di ciò che è accaduto a Monaco, prega per le vittime innocenti ed esprime condoglianze e vicinanza ai familiari”. Nel frattempo, come riportato dalla Bbc online, anche il presidente francese Francois Hollande ha espresso “partecipazione e supporto per il popolo tedesco in questo difficile momento”. Una manifestazione di vicinanza da parte del capo di stato della Francia, una nazione che in questi anni ha provato sulla propria pelle lo scotto del terrorismo.

Il giorno dopo l’attentato a Monaco di Baviera, costato la vita a 9 persone, la polizia tedesca indaga sulla vita del killer, un 18enne tedesco con origini iraniane che si è poi suicidato. Dai dati raccolti in queste ore la polizia sostiene che l’attentatore, che secondo alcuni media si chiamerebbe Ali Sonboly, fosse un giovane “folle”. Non ci sarebbe dunque nessuna matrice islamista nella strage che ha colpito ieri pomeriggio la Germania. E il massacro compiuto avrebbe una fonte ispiratrice in Anders Breivik, l’estremista di destra norvegese che il 22 luglio del 2011 uccise 77 persone nella strage di Utoya. Proprio ieri, giorno dell’attentato a Monaco di Baviera, ricorreva il quinto anniversario del massacro in Norvegia. Il killer di Monaco di Baviera, sempre secondo la polizia, avrebbe sofferto di “una forma di depressione” anche se “per quanto riguarda i dettagli della malattia per ora non abbiamo ulteriori informazioni, abbiamo ricevuto delle prime informazioni su cui, diciamo, si basa il quadro della ricostruzione di quanto accaduto. Bisogna verificare tutto questo”, ha spiegato il procuratore nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina. 

Prima o poi ci avrebbe ammazzato tutti: così un compagno di scuola del killer di Monaco ricorda cosa diceva ai suoi compagni di scuola. Nel drammatico scambio di battute fra il giovane stragista e una persona documentato su un video lo si sente dire di aver subito bullismo per anni ma che adesso aveva una pistola. Parlando in esclusiva con il quotidiano inglese Daily Mail, lo studente sopravvissuto ammette il bullismo: “Sì, è stato vittima di bullismo. E lo diceva spesso a molti di noi: ‘Prima o poi vi ucciderò tutti'”. Una vendetta, in cui sono finiti di mezzo tanti giovani innocenti e un malato di mente che nessuno aveva preso sul serio. 

E’ ancora tanta la rabbia di tutti i cittadini per la strage avvenuta a Monaco. I diversi commenti su Twitter mettono in luce come sia di poca importanza il mancato collegamento con l’Isis, dato che il risultato, evidente, riguarda comunque la morte di molte persone. Importante la dichiarazione di Angela Merkel, alla fine della riunione con le forze dell’ordine tedesche. “Una notte terribile”, commenta la cancelliera, come riporta Huffingtonpost, “noi tutti, e parlo a nome del Governo tedesco, soffriamo insieeme a coloro che devono vivere oggi la perdita dei loro cari”. Continua la Merkel sottolineando che chiunque sarebbe potuta diventa una vittima e mostrandosi comprensiva verso chi ora versa nell’angoscia di non sapere cosa fare. “La polizia della Baviera, la polizia tedesca, le forze speciali, hanno lavorato con altissima professionalità, garantendo in poche ore sicurezza a una città di milioni di abitanti”. In chiusura dell’intervento, la Merkel ha assicurato che le forze dell’ordine risaliranno all’unica causa scatenante che ha portato alla strage di Monaco e di Nizza e che “faremo di tutto per garantire la libertà e la sicurezza di tutti in Germania”. 

Bocciato a un esame proprio lo scorso venerdì. Il killer di Monaco di Baviera, un 18enne con problemi psichiatrici, episodi di bullismo, difficoltà a scuola, ha agito mosso dalla sua malattia mentale, niente altro, nessun collegamento con il terrorismo. Alì Sonboy aveva organizzato tutto per uccidere i suoi compagni di suo,a organizzando un evento su facebook con il titolo”oggi si mangia gratis da McDonald’s. Li ha aspettati e poi ha cominciato a sparire, Cinque delle nove vittime sono ragazzi minorenni.Secondo le prime ricostruzioni ha scelto un giorno preciso per colpire, l’anniversario della strage di Utoya in Norvegia, sembra che considerasse l’autore di quell’episodio qualcuno da ammirare. Così come ammirava i 17enne che nel 2009 uccise 15 studenti in una scuola. La sua passione erano i video giochi violenti in cui il giocatore ammazza quante più persone possibili. Come un elemento del genere possa aver ottenuto un’arma da fuoco e trecento proiettili è tutto da spiegare. A casa di Ali Sonboly, il tedesco di origini iraniane che si sarebbe macchiato dell’attentato al centro commerciale di Monaco di Baviera, è stata ritrovata della documentazione inerenti stragi del passato. A dirlo, come riportato dall’Ansa, è stato Hubertus Andrae, capo della polizia di Monaco, che ha anche confermato che “non c’è alcun legame” tra l’assalto all’Olympia-Einkaufszentrum e la questione immigrati. Da quanto afferma la Dpa, citando fonti dei servizi tedeschi, apprendiamo anche che il killer ammirava l’autore della strage di Winnenden, verificatasi nei pressi di Stoccarda nel 2009, quando il 17enne Tim Kretschmer, si rese autore di una carneficina nel suo ex liceo uccidendo con una pistola 15 persone. Sempre secondo la Dpa, Ali Sonboly aveva trascorso diverse ore davanti al pc giocando agli sparatutto di cui era appassionato. 

Non ci sono turisti tra le vittime dell’attentato a Monaco di Baviera di ieri pomeriggio: un 18enne tedesco ma di origine iraniana ha sparato con una pistola uccidendo 9 persone e ferendone 27 di cui dieci in modo grave. A dichiararlo è la polizia tedesca che nelle ultime ore è stata impegnata nelle indagini sul killer che ha seminato morte e panico nella città. Nella conferenza stampa di oggi la polizia di Monaco ha reso noto che cinque delle vittime avevano meno di 18 anni mentre le altre quattro erano adulti: la decima persona morta è l’attentatore 18enne che si è suicidato dopo la sparatoria. E’ stato poi anche spiegato che l’attentato “non ha nulla a che fare con il terrorismo internazionale e l’Isis”. Si sarebbe trattato dunque di un gesto folle visto che il killer “era stato ricoverato 4 anni fa per crisi depressive”. L’identità del killer dell’attentato di Monaco di Baviera non è stata resa nota anche se secondo quanto riportato dal sito del Daily Mail, si legge sull’agenzia di stampa Adnkronos, il killer “si chiamerebbe Ali Sonboly ed era figlio di un tassista”.  

Dopo il caos seguito all’attentato al centro commerciale, Monaco di Baviera prova lentamente a tornare alla normalità. A darne nota è l’Ansa, secondo cui nel capoluogo bavarese, dopo il ritrovamento del cadavere dell’attentatore suicida, le persone avrebbero ricominciato a circolare per strada e sui mezzi pubblici. Per alcune ore Monaco era sembrata una città fantasma: con il blocco della metro e l’evacuazione della stazione ferroviaria unite all’invito a barricarsi in casa, ad affollare le vie del centro erano stati infatti soltanto militari e agenti di polizia. Circa 2.500 le forze dell’ordine raggruppate a Monaco, comprese quelle provenienti dalla vicina Austria, per dare la caccia al tedesco-iraniano 18enne autore della strage, e altrettanti tra soccorritori e vigili del fuoco per coordinare l’evacuazione dai cosiddetti obiettivi sensibili e prestare aiuto ai feriti. In questo momento il solo centro commerciale Olympia, teatro dell’attentato, resta inaccessibile con gli agenti e gli artificieri impegnati a setacciare ogni centimetro del percorso compiuto dal terrorista per escludere la presenza di ordigni esplosivi e mettere in totale sicurezza la zona.

Emergono nuovi dettagli sull’attentato al centro commerciale a Monaco di Baviera di ieri pomeriggio: un killer 18enne ha sparato sulle persone che stavano mangiando in un McDonald’s e ha fatto 9 vittime. Altre 16 persone sono rimaste ferite. Il killer ha sparato anche sui bambini. Secondo le ultime indiscrezioni il giovane sarebbe stato vittima di bullismo per sette anni: è quanto avrebbe detto il ragazzo a una persona prima di sparare, riferisce Rainews24. In queste ore il padre del killer è interrogato dalla polizia. Intanto a Monaco di Baviera i cittadini sono sotto shock. Una signora italiana, intervistata da Rainews24, racconta che cosa è accaduto ieri: “Sono tornata dal lavoro e volevo uscire a fare delle spese. Ma poi ho sentito degli spari e ho pensato prima a dei fuochi artificio. Mi è preso il panico perché poi ho pensato che fosse successo qualcosa. Mio figlio era nel luogo degli spari ma non sono riuscita ad andare da lui perché la polizia mi ha fermato. Poi l’ho rintracciato per telefono e mi ha detto che andava a dormire a casa di un amico”.

Dopo gli attentati di Nizza e di Monaco di Baviera sale sempre più la paura in Europa con le forze dell’ordine dei vari Paesi che faticano ad evitare azioni solitarie ed assolutamente fuori dagli schemi. Memori di quanto successo nell’attentato del Bataclan di Parigi con alcuni terroristi in fuga che riuscirono a superare i confini trovando rifugio in Belgio, il Governo della Repubblica Ceca ha immediatamente aumentato i controlli sui propri confini giacché si trovano in condivisione in buona parte con la Baviera. Il rischio che alcuni complici possano averlo superato è alto e questo ha indotto tanti altri Paesi che confinano con la Baviera ad aumentare il livello di attenzione come del resto successo praticamente in tutta la Germania. Intanto, continuano le indagini della polizia tedesca per assicurare alla giustizia tutti i colpevoli.

La polizia di Monaco di Baviera ha indetto alle 2 di notte di oggi, 23 luglio, una conferenza stampa per rendere pubblici tutti gli elementi certi sull’attentato di ieri al centro commerciale nella zona dello Stadio Olimpico e nelle immediate vicinanze. I sospetti sull’uomo, trovato cadavere, che sarebbe l’autore di tutte le fasi dell’attacco. In una saletta chiaramente austera i vertici della polizia sono molto composti e iniziano a leggere un rapporto asciutto e dettagliato su quanto accaduto nelle ultime ore e che ha sconvolto la vita di Monaco di Baviera. L’attentato è comunque destinato a lasciare strascichi nella vita della città. Clicca qui per la conferenza stampa della polizia in diretta streaming video.

Prosegue la caccia all’uomo in Germania per l’attentato al centro commerciale di Monaco di Baviera che ha avuto inizio alle ore 17:52 di questo venerdì 22 luglio 2016. A detta del Sueddeutsche Zeitung, a collaborare con gli agenti della Polizia di Monaco per cercare di catturare i 3 terroristi componenti il commando che ha dato il via alla sparatoria, vi sarebbero anche gli uomini delle forze speciali: le teste di cuoio del reparto GSG9. La notizia però non è stata ancora confermata dalla polizia locale. Nel frattempo arrivano le prime analisi degli esperti su quanto sta accadendo in queste ore a Monaco; il Professor Anthony Glees, Direttore del Centro di Sicurezza e Intelligence della University of Buckingham, ha commentato:”È un dovere di base, uno dei pochissimi compiti fondamentali del governo quello di garantire la sicurezza ai propri cittadini. E se un governo è segnato, da un attentato terroristico, che il terrorista sia un islamico o un neo-nazista, come in Norvegia un paio di anni fa, si mina la fede della gente nella forma di governo liberale democratica”. 

Aumenta a nove il numero dei morti dell’attentato di Monaco di Baviera: la nona vittima potrebbe però essere uno dei tre attentatori. Lo riferisce un portavoce della polizia: il corpo è stato trovato senza vita nelle vicinanze del centro commerciale di Monaco di Baviera. Sono in corso verifiche da parte della polizia. L’attentatore potrebbe essere stato ucciso in uno scontro con le forze dell’ordine oppure potrebbe esseri tolto la vita dopo essere stato raggiunto dalla polizia. Secondo quanto riferito dalla Bild subito dopo l’attentato al centro commerciale Olympia, uno dei tre attentatori si sarebbe suicidato perché si sarebbe visto braccato dalla polizia. Ancora non si sa quale sia la natura dell’attacco terrorista, se di matrice islamica oppure xenofoba. La polizia tedesca propende al momento per questa seconda ipotesi e riferisce di non avere elementi per stabilire che dietro l’attentato di Monaco di Baviera ci sia dietro l’Isis. 

Sale il bilancio delle vittime dell’attentato di Monaco di Baviera: sarebbero 8 i morti colpiti dagli spari dei tre attentatori che sono al momento ricercati dalla polizia in tutta la città. A riferirlo è la polizia tedesca che è impegnata in una grande caccia all’uomo in queste ore. Monaco di Baviera è stata blindata: chiusa la metropolitana e chiuse le autostrade verso nord. La polizia sostiene che gli attentatori non possono aver lasciato la città. Non c’è ancora certezza sulla matrice dell’attentato al centro commerciale: secondo la polizia tedesca non ci sono prove che dietro la sparatoria ci sia l’Isis e dunque si tratterebbe di terrorismo xenofobo. Uno dei testimoni oculari citati dalla Cnn ha raccontato che uno dei killer avrebbe preso di mira i bambini che si trovavano all’interno del McDonald’s dove sembra sia iniziata la sparatoria. In Rete stanno circolando alcuni video in cui si sentono gli spari. E in uno di questi video si deve un uomo vestito di nero che si trova proprio all’esterno del McDonald’s e che impugna con la mano sinistra una pistola e spara. 

Ore di grande caos in Germania dopo l’attentato al centro commerciale di Monaco di Baviera: spetta dunque alla Polizia del posto cercare di tenere sotto controllo una situazione potenzialmente incandescente. Sul suo account Twitter la Polizia di Monaco ha da poco pubblicato un messaggio contenente un numero da chiamare, lo 0800 7766350, per ricevere informazioni riguardanti i parenti o gli amici scomparsi che presumibilmente si trovavano nell’area interessata dall’attentato messo in atto dal commando di 3 uomini tuttora in fuga. Anche Facebook, tramite l’ormai tristemente noto “Safety Check”, sta cercando di offrire il suo contributo: lo strumento, se utilizzato dalle persone presenti nelle vicinanze della sparatoria, potrà tranquillizzare quei parenti che durante questi frangenti così concitati non riescono a mettersi direttamente in contatto con i propri cari. 

Situazione di grande emergenza in Germania e soprattutto a Monaco di Baviera dopo l’attentato al centro commerciale messo in atto da un commando di 3 uomini che per il momento è riuscito a sfuggire alle forze dell’ordine. Secondo l’edizione online della Bild, vista la vicinanza dal confine tra Germania e Austria, distante solo 72 km dalla città bavarese, arriveranno presto in città rinforzi per la polizia teutonica con agenti austriaci pronti a presidiare Monaco e ad offrire il proprio contributo nella caccia ai 3 terroristi ancora in fuga. La solidarietà però, come riporta la Bbc non riguarda soltanto le forze dell’ordine dei due Paesi: dopo il blocco delle metro e l’evacuazione delle stazioni ferroviarie, diverse persone sono infatti rimaste lontane da casa senza un luogo sicuro dove andare. La popolazione del posto, sfruttando l’hashtag #Offenetuer, che significa “porte aperte”, sta infatti invitando queste persone nelle proprie abitazioni dando seguito al consiglio della polizia di Monaco di restare chiusi in casa.

Non ci sono prove che l’attentato a Monaco di Baviera sia di matrice islamica. A sostenerlo è la polizia tedesca che in questo momento è impegnata in una grossa caccia all’uomo. La città è stata completamente bloccata dopo che tre attentatori hanno sparato in un centro commerciale oggi pomeriggio. I tre sono fuggiti anche se, sempre secondo la polizia, non potrebbero aver lasciato la città. Non ci sono comunque ancora certezze sulla matrice dell’attentato anche se per ora la polizia non ha trovato elementi che lo possano collegare all’Isis: si ipotizza quindi una possibile matrice xenofoba di qualche estremista di destra contro gli stranieri. Intanto la polizia su Twitter chiede a tutti di “evitare speculazioni” perché questo sarebbe “di grande aiuto”: “Please restrain any speculations – that would help us a lot! #München, #oez, #Schießerei”. Il bilancio delle vittime dell’attentato a Monaco di Baviera è al momento sempre di 6 morti e di diversi feriti, si parla di una decina, secondo quanto riferito da Rainews24. 

Parla la polizia tedesca sull’attentato di oggi pomeriggio al centro commerciale a Monaco di Baviera. Secondo le prime informazioni comunicate i tre attentatori sono ancora in fuga e si stanno cercando in tutta la città. Non è confermato al momento che uno degli attentatori abbia detto “sono tedesco, maledetti stranieri”. Dunque ancora la polizia tedesca non conosce né l’identità né la nazionalità degli attentatori che hanno sparato. Ma fa sapere che sarebbero armati di pistole. Sempre secondo la polizia gli attentatori non possono aver lasciato la città che dopo l’attentato è stata subito completamente bloccata. Il bilancio dell’attentato al momento sarebbe di sei morti e di una decina di feriti, secondo quanto riferito da Rainews24. Il premier Matteo Renzi, secondo fonti di Palazzo Chigi riportate da Rainews24, ha espresso alla cancelliera Angela Merkel la vicinanza dell’Italia nei confronti della Germania in questo momento di emergenza. 

Gli avvisi della polizia tedesca stanno diventando un refrain di questo attentato a Monaco di Baviera che ha gettato il popolo tedesco in uno stato di panico assai grave. Avanza sempre di più l’ipotesi che si tratti di attentatori di estrema destra xenofoba, anche se ovviamente non si può allontanare l’ipotesi jihadista dell’Isis: tra l’altro va ricordato come oggi sia l’anniversario della strage di Breivik in Svezia, il folle criminale di estrema destra che compì una carneficina di persone considerate “inferiori” rispetto alla razza ariana. Intanto la polizia di Monaco di Baviera manda proclami urgentissimi: “non uscite di casa per nessun motivo” riferito ovviamente ai cittadini e ala popolazione di Monaco, mentre prosegue la campagna delle forze dell’ordine contro l’intervento massiccio della tecnologia. Come già avvenuto a Bruxelles durante gli attentati alla metro, anche qui in Germania la polizia ripete di non trasmettere video o foto di azioni anti-terrorismo per non aiutare i presunti attentatori ancora in fuga. 

A Monaco di Baviera le ultime notizie parlano anche di molti voci dalle fonti locali: dopo gli spari al centro commerciale Olympia e davanti al McDonald’s appena fuori lo shopping center, il commando di tre attentatori è in fuga. Una fonte trapelata da Sputnik Italia parla di un possibile suicidio messo in atto da uno dei tre criminali terroristi. Non ci sono al momento conferme su quanto detto da questa fonte, ma di certo la confusione regna sovrana in queste ore in Germania come in altri Paesi europei. Di sicuro in questo momento è in atto una caccia all’uomo con almeno 2 attentatori ricercati e forse un terzo, se non fosse confermato il suo suicidio. Tuta nera e basco nero in testa, avanza anche l’ipotesi secondo RaiNews 24 di una possibile matrice xenofoba e razzista della strage: fuori dal McDonald’s l’attentatore avrebbe detto “io sono tedesco, ora la pagate maledetti stranieri”. Che sia Isis o matrici della destra razzista tedesca, resta la strage: un attentato è andato in scena a Monaco di Baviera e i morti sono almeno 6.

Era un accettazione scontata quella di Trump, che ieri nella notte italiana è stato “incoronato” dal suo partito come il candidato ufficiale dei repubblicani per le elezioni presidenziali del prossimo novembre. Nel suo discorso di accettazione, il magnate della “città della mela” è apparso sicuro di sé, dipingendo un America quasi sull’orlo del fallimento e con spinte interne che mirano alla disgregazione, insomma una nazione da rifondare completamente dopo il doppio mandato di Obama, rifondazione da raggiungere anche a costo di un isolamento mondiale. “Rifaremo l’America di una volta, un paese forte e temuto” questa la promessa di Trump che si è presentato ai suoi sostenitori insieme alla sua famiglia, e come è suo solito fare ha riservato pesanti attacchi alla sfidante democratica Clinton, accuse che sembrano piacere agli americani visto la popolarità che Trump sta ottenendo nei sondaggi, e che lo potrebbero portare direttamente all’interno dello studio ovale della Casa Bianca.

L’attentato a Monaco di Baviera sta da ore tenendo Germania ed Europa intera sotto scacco: ha appalto poco fa sia la polizia di Monaco che il ministro degli interni tedesco Herman che purtroppo hanno diffuso pessimi aggiornamenti sulla situazione dell’attacco terroristico. Secondo la polizia, ci sarebbero più di un attentatore in fuga e si tratterebbe di un piccolo commando: i trasporti pubblici sono del tutto bloccati e sospesi, la popolazione è sotto choc. Il conto delle vittime purtroppo sale a 6 ma il numero è destinato tristemente a salire; il ministro invece ha dato notizie maggiori, segnalando tre persone con armi da fuoco in fuga anche se non si sa ancora in che località si trovano al momento. Il panico e l’allerta terrorismo avanzano, mentre possiamo fare un breve riepilogo: alle 18 un commando di tre attentatori è entrato in azione al centro commerciale di Monaco di Baviera, Olympia Zentrum, e ha iniziato a sparare. Le vittime sono almeno 6 e i feriti molti di più, con le forze dell’ordine e la Croce Rossa che sono entrati subito in soccorso dei cittadini terrorizzati.

Arrivano le prime notizie ufficiali di vittime dell’attentato Monaco di Baviera. Il ministero dell’Interno della Baviera parla di almeno sei morti e molti feriti, secondo quanto riportato da Rainews24. L’attentato è avvenuto nel centro commerciale Olympia: ancora non si sa chi sia l’attentatore e se si tratti di una sola persona o più persone. Ci sono stati vari spari con quindi alcune vittime e tanti feriti in questo attacco. L’attentatore sarebbe poi fuggito in metropolitana. La polizia tedesca ha chiesto ai cittadini di non filmare né fotografare l’attentatore perché questo potrebbe aiutare chi ha sparato. La Farnesina ha comunicato via Twitter l’attivazione dell’unità di crisi e sono in corso verifiche con il Consolato Generale per stabilire se ci siano italiani coinvolti. Sempre con un tweet la Farnesina dà indicazioni agli italiani che si trovano in questo momento a Monaco di Baviera: “Sparatoria #Monaco: si consiglia ai connazionali di evitare spostamenti e seguire indicazioni autorità locali”.

Le ultime notizie che arrivano dalla Germania sono ancora peggio delle precedenti: pare essere un attentato quello che ha colpito pochi minuti fa a Monaco di Baviera. Gli spari in un centro commerciale purtroppo sono stati effettuati da un unico attentatore di cui non si conoscono identità né qualsiasi tipo di altra indicazione. Le notizie che arrivano dalla Germania però parlano di diverse vittime, forse 15, e di tantissimi feriti. Ma non solo: mentre scoppia l’allarme terrorismo in tutta la città, si viene a sapere che probabilmente l’attentatore sarebbe fuggito in metropolitana sfruttando il caos generato dall’allerta sicurezza. Il centro commerciale coinvolto è vicino all’Olympiastadion, il grande stadio dell’Herta Berlino, uno dei centri più importanti a livello commerciale di tutta la città. Le prossime notizie arriveranno sempre in costante aggiornamento live con i nostri speciali e le news su vittime e attentatore, specie per capire di che movente sia questo attentato che finora non ha avuto alcuna rivendicazione né da organizzazioni islamiste né altro.

Scatta l’allarme terrorismo in Germania con le ultime notizie che riportano di alcuni spari avvertiti in un centro commerciale a Monaco di Baviera: secondo quanto allertato dalla Bbc, sono stati avvertiti degli spari all’interno di un centro commerciale in città, l’Olympia. Secondo quanto riportato dalla polizia tedesca, gli spari e il caso proviene da un caffè all’interno dello shopping center. In questi istanti sono in atto le azioni di polizia e ferzo dell’ordine scattate appena è stato emessa l’allerta terrorismo: secondo quanto riportano le agenzie di stampa internazionale al momento non avrebbero esserci feriti o vittime per la sparatoria, anche se le operazioni ripetiamo sono ancora in corso e soprattuto non si è ancora scoperto l’origine di questo atto sorto all’interno di un tranquillo centro commerciale. La zona in questo istante è stata completamente isolata, con la polizia che come nei giorni scorsi in Francia e in Belgio hanno isolato subito per evitare ulteriori problemi di ordine pubblico.

Papa Francesco ha reso pubblica la nuova  “costituzione apostolica”, un atto cioè promulgato direttamente dal pontefice e che come tale è rivestito dell’infallibilità papale, dedicata alla vita contemplativa femminile, tra cui quella delle suore di clausora. Nella “Vultum Dei quaerere”, la ricerca del volto di Dio, fra le altre cose fa cenno all’uso dei social network che sono “strumenti utili per la formazione e la comunicazione” ma “non devono essere occasione di dissipazione o di evasione dalla vita fraterna, danno alla vocazione o ostacolo alla contemplazione”. A proposito della vita contemplativa stessa, dice che essa e la preghiera  “non possono essere vissute come ripiegamento su voi stesse, ma devono allargare il cuore per abbracciare l’umanità intera, particolarmente quella che soffre”: “”Attraverso la preghiera di intercessione, voi avete un ruolo fondamentale nella vita della Chiesa. Pregate e intercedete per tanti fratelli e sorelle che sono carcerati, migranti, rifugiati e perseguitati, per tante famiglie ferite, per le persone senza lavoro, per i poveri, per i malati, per le vittime delle dipendenze, per citare alcune situazioni che sono ogni giorno più urgenti”.

Un aereo dell’esercito indiano risulta scomparso mentre era in volo in direzione della capitale dello stato dell’Andana, Port Blair. A bordo 29 soldati ed equipaggio. L’ultimo contatto con l’aereo è stato un quarto d’ora dopo che era partito dalla città di Chennai nel sud del paese, i contatti si sono persi all’incirca mentre doveva trovarsi nella zona della Baia del Bengala e infatti in quella zona di mare si stanno dirigendo mezzi di soccorso della marina. L’aereo è un AN-32 di costruzione russa che normalmente può volare per circa quattro ore senza bisogno di rifornimento di carburante.

E’ caduto da una scogliera alta 80 metri ed è morto sul colpo. Filippo Marin, 18 anni, veneziano, si trovava in vacanza in Portogallo con alcuni amici in vacanza dopo gli esami della maturità. Non si sa se al momento dell’incidente era solo, si trovava su un sentiero molto scosceso in cima alla scogliera dove era andato per ammirare il tramonto da lassù, nella zona di Algarve nel sud del paese. Probabilmente camminando sul sentiero è scivolato ed è precipitato nel vuoto.

Si è conclusa la convention del Partito repubblicano a Cleveland che come da copione ha nominato Donald Trump candidato ufficiale alle prossime elezioni presidenziali. Non c’erano dubbi al proposito nonostante le pochissime voci contrarie, come quella coraggiosa di Ted Cruz, ma alla fine è stato trionfo per il candidato estremista che ha sottolineato il suo ruolo anti immigrazione e di isolamento degli Stati Uniti. “La voce dei dimenticati” si è autodefinito nel discorso conclusivo davanti ai suoi fan, aggiungendo di essere “il candidato di ordine e legalità”, parole che fanno resuscitare inquietanti immagini di vecchi regimi dittatoriali. Infine il messaggio che più di altri gli ha fatto trovare il favore degli americani: “fermeremo l’immigrazione illegale costruendo un muro”. Non è mancato l’attacco alla sua rivale nella corsa alla Casa Bianca, Hillary Clinton: “Se volete ascoltare le menzogne la prossima settimana c’è la convention democratica, andate lì. Da me avrete sempre la verità”. Parlando per più di un’ora, Trump ha battuto ogni record nei discorsi di accettazione nella storia delle contentino elettorali americane.

Importante dichiarazione di John Kerry, il segretario degli USA, che ha confermato ieri il pieno impegno dell’amministrazione Obama verso la NATO. La risposta arriva chiara in seguito alle dichiarazioni di Trump, in cui aveva sottolineato che gli Stati Uniti stavano mettendo in secondo piano l’Alleanza per difendere invece un alleato. Le parole di Kerry si aggiungono a quelle già messe in luce nei giorni scorsi con cui aveva garantito una supervisione da parte della Nato “sul comportamento democratico della Turchia”. Si aggiunge anche Jens Stoltenberg, il Segretario Generale dell’Alleanza, che sottolinea come sia basilare assicurare che la democrazia venga rispettta, a partire dalle libertà fondamentali. Sia Kerry che Stoltenberg hanno confermato tuttavia di ritenere legittima la democrazia turca attualmente in vigore, seppur sia preoccupante l’annuncio di Erdogan di voler ripristinare la pena di morte. 

Fermata la madre della neonata di quattro mesi, ritrovata morta mercoledì scorso in provincia di Viterbo. Si tratta di Mariana Golovataia, ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio. L’ordinanza è stata emessa dal Procuratore Franco Pacifici ed è stata attuata subito dopo la fine dell’interrogatorio sulla donna, che in questo momento si trovava ancora in rianimazione a Belcolle. Il ritrovamento della piccola era avvenuto grazie al padre, Ghenedie Stavila, di origine moldava ed operaio, ed al suo intervento tempestivo. L’uomo aveva infatti bussato a lungo senza ottenere risposta ed alla fine ha deciso di sfondare la porta. Davanti ai suoi occhi la terribile scoperta, il corpicino della figlia, di appena quattro mesi, privo di vita e la donna svenuta sul pavimento. Presente in quel momento anche l’altro figlio della coppia, di anni 5, trovato chiuso in una stanza ed in stato confusionale. Oggi verrà effettuata l’autopsia sul corpo della bambina. 

Recuperati ieri altri 17 cadaveri nel Canale di Sicilia, che si sommano ai 22 ritrovati il giorno precedente. La strage delle donne, come è stata rinominata, può contare adesso sulla presenza maschile. Le vittime sono infatti tutti uomini, di cui solo uno è un minore. Gli ultimi corpi sono stati ritrovati a bordo di un barcone pieno di migranti, a circa 20 km dalla Libia. Salvi invece i restanti 452, sono stati proprio loro ad indicare alla Guardia Costiera la presenza dei cadaveri nella stiva. Secondo le prime indiscrezioni riportate dall’Ansa, le vittime potrebbero essere morte asfissiate dai gas di scarico del barcone. Tratti in salvo in tutto 1128 migranti, grazie ad otto operazioni di soccorso, divisi fra il barcone, due mezzi più piccoli e 5 gommoni.