Un caso che continua a far discutere quello di Veronica Panarello, la mma di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, accusata del delitto di Lorys Stival, il figlio di 8 anni. Il bambino è stato ucciso il 29 novembre di due anni fa e la donna è attualmente sotto processo. Veronica Panarello ha cambiato varie volte versione dei fatti fino a raccontare che ad uccidere suo figlio sarebbe stato il suocero Andrea Stival con il quale aveva una relazione. E il motivo, secondo quanto confessato dalla donna, sarebbe stato il fatto che Lorys aveva scoperto lei e il nonno insieme. Veronica Panarello continua a confermare questa ricostruzione di quanto accaduto quel giorno mentre Andrea Stival ribadisce di non aver avuto alcuna relazione con la nuora e di non aver ucciso il nipote. Nell’udienza di lunedì scorso era presente in aula anche il padre di Veronia, Francesco Panarello che, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, ha dichiarato all’agenzia di stampa Agi: “Sono andato a trovare Veronica giovedì scorso. Vado da lei ogni settimana. E’ tranquilla e mi chiede sempre del figlio”. Il riferimento è al figlio minore di Veronica Panarello che è stato affidato al padre Davide Stival e alla nonna paterna.
Nell’ambito del caso sul delitto di Lorys Stival, l’accusa sarebbe ormai più che convinta delle menzogne finora raccontate da Veronica Panarello, la giovane mamma di Santa Croce Camerina accusata dell’omicidio del figlio primogenito di otto anni. La donna sarà processata con rito abbreviato, il quale le consentirà in caso di condanna uno sconto di pena pari ad un terzo. Proprio su questo aspetto, la difesa di Veronica Panarello rappresentata dall’avvocato Francesco Villardita ha tentato ad oggi di dimostrare l’incapacità di intendere e di volere della sua assistita quando Lorys morì al fine di ottenere un ulteriore sconto. Per questa ragione, l’avvocato aveva richiesto ed ottenuto una risonanza magnetica alla quale si era sottoposta Veronica Panarello e che a sua detta avrebbe dimostrato la presenza di disturbi mentali, dando vita ad un vero e proprio scontro tra perizie tra accusa e difesa. “Le anomalie sono emerse nella risonanza magnetica e sono molto evidenti”, aveva sostenuto a tal proposito l’avvocato Villardita, come riproposto dal settimanale Giallo. I periti della Procura, al contrario, hanno definito Veronica Panarello lucida e sana di mente quando Lorys Stival fu ucciso la mattina del 29 novembre di due anni fa. A commentare l’esito delle perizie esposte dalla difesa della donna è stato anche l’avvocato Daniele Scrofani, difensore del marito di Veronica Panarello, Davide Stival: “La difesa di Veronica Panarello sostiene che per accertare la capacità di intendere e di volere basti una risonanza magnetica alla testa. In altre parole, secondo l’avvocato e i suoi consulenti, per stabilire se una persona sia sani di mente è sufficiente studiare la forma del suo cervello! Ma stiamo scherzando? Se così fosse i tribunali potrebbero anche chiudere poiché non servirebbero più a niente”. Il commento dell’avvocato Scrofani si è rivelato durissimo anche in merito al rapporto che a sua detta intercorreva tra la madre Veronica Panarello ed il figlio Lorys Stival e che sarebbe stato descritto come “malato”. I loro periti sarebbero infatti giunti alla conclusione che “il legame tra Veronica Lorys era emotivamente distorto”. A detta del legale, inoltre, proprio dietro all’omicidio del bambino potrebbe esserci questo tipo di rapporto.