Potrebbe esserci una svolta importante nell’ambito del caso sulla strage di Piazza della Loggia a Brescia, avvenuta nel maggio del 1974. Nei giorni scorsi si è compiuto l’incidente probatorio su alcune fotografie dell’epoca che immortalerebbero tra i presenti in piazza subito dopo l’esplosione Marco Toffaloni, all’epoca dei fatti appena 16enne e ora indagato per concorso in strage. Corriere.it riporta le dichiarazioni che Toffaloni avrebbe fatto a Gianpaolo Stimamiglio, collaboratore di giustizia, al quale avrebbe confidato: “Ero in piazza e ho avuto un ruolo importante nella strage”. Al termine dell’udienza, i periti sono giunti alla conclusione che esisterebbe una “Identificazione probabile tra il soggetto ripreso in occasione della strage avvenuta in piazza della Loggia e Toffaloni Marco”. Per il consulente della Procura l’identificazione sarebbe certa al 100% sebbene, come sottolineato dai legali di parte civile, occorrerebbe sempre considerare un margine di incertezza dovuto alla scarsa qualità del materiale oggetto di analisi. Si tratta infatti di una foto datata e con una risoluzione scarsa. “Pur ribadendo la valenza delle considerazioni contenute nella relazione, che esulano completamente da valutazioni di tipo antropologico ma si basano esclusivamente sui risultati statistici e probabilistici dei test condotti, si può affermare che mostrano una chiara compatibilità tra il soggetto incognito (in piazza, ndr) e quello noto”, hanno comunque stabilito.
Il caso della piazza della Loggia di Brescia, risalente al 28 maggio del 1974, potrebbe arrivare presto verso una svolta. Nelle ultime ore si è aperto un altro filone di inchiesta e che riguarda il ruolo primario che potrebbe aver avuto Marco Toffaloni, all’epoca 16enne. Il riconoscimento è avvenuto durante l’incidente probatorio degli scorsi giorni, grazie alla testimonianza di diverse persone che si trovavano sul posto al momento della strage. Come sottolinea Il Giorno, Marco Toffaloni risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura dei Minori di Brescia da diversi anni, con l’accusa di concorso in omicidio. Per ora l’uomo, residente in Svizzera, ha mantenuto un comportamento strano, decidendo di non presentarsi all’interrogatorio voluto dall’accusa, assunta dal Gip Daniela Martino, e con cui si sarebbe cercato di riportare alla luce qualche particolare. In tanti anni di inchieste non si è mai approdtati a nulla, soprattutto per i diversi coni d’ombra presenti nell’intera vicenda. Il coinvolgimento di Marco Toffaloni è anche dovuto alle dichiarazioni di un conoscente, a cui il sospettato avrebbe rivelato di aver “avuto un ruolo non marginale nella strage di piazza della Loggia. Rimane significativa invece l’udienza del luglio del 2015, in cui la Corte d’Assise d’Appello ha condannato Maurizio Tramonte e Carlo Maria all’ergastolo.