Torna ancora l’incubo attentato in Europa questa volta in Svezia: dopo l’attacco Isis in Francia, le ultime notizie che arrivano dalla Svezia fanno presagire ad un altro momento di tensione. Come riportano le prime agenzie internazionali che rimbalzano in tutto il mondo, ci sarebbe in atto una forte sparatoria a Malmoe nel centro della Svezia. Le testimonianze che arrivano confuse dalla zona scandinava parlano di allarme scattato con nessuna persona che può lasciare lo shopping center di Malmoe mentre le forze dell’ordine cercano di capire cosa può essere successo ed intervenire per scongiurare l’ipotesi di ennesimo attacco terroristico. Potrebbe trattarsi, come per la Germania oggi con gli spari in una clinica di Belluno, di un’azione criminale locale che nulla ha a che fare con il terrorismo internazionale. Ma purtroppo l’escalation di questo luglio non può tenere fuori alcuna origine o matrice particolare, come l’attacco alla chiesa di Rouen oggi in Francia ha evidenziato, con l’ennesima vittima dell’Isis, questa volta un prete cattolico sgozzato barbaramente.



Nelle ore successive all’omicidio del sacerdote francese, ci si domanda perché i due aggressori, come hanno raccontato i testimoni, abbiano fatto irruzione gridando “Daesh” invece dell’usuale “allah akbar”, grido di guerra di tutti i terroristi islamici quanto meno Is o Isis. Daesh infatti è un termine dispregiativo che un appartenente allo stato islamico non userebbe mai e che viene usato invece dalle istituzioni ufficiali europee, proprio per il suo significato letterale, “l’Organizzazione dello Stato islamico” (Tanzim ad Dawla al Islamiya). Per i membri del califfato dell’orrore esiste solo la definizione  Stato islamico, (ad Dawla al Islamiya), da cui Is. Ci si domanda dunque perché avrebbero gridato daesh. I due nati nella cittadina francese, potrebbero rappresentare un ennesimo caso di terroristi “fai da te”, radicalizzatisi da soli su internet e anche così ignoranti da non sapere la differenza fr ai due termini? 



I due assalitori della Chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, in Francia, erano entrambi francesi ed erano nati a Rouen. A riportarlo sono fonti ben informate citate da BFM-TV, secondo cui uno dei due attentatori sarebbe un 19enne che per ben due volte avrebbe tentato di arruolarsi in Siria per combattere la jihad, bloccato in entrambi i casi al momento di partire. Nel frattempo la procura informa che una terza persona sarebbe stata fermata in via cautelare in seguito all’attacco di questa mattina alla chiesa dell’alta Normandia e secondo Le Point il provvedimento riguarderebbe un minorenne. Il settimanale cattolico “Famille Chrétienne”, citato da “Il Fatto Quotidiano” ha pubblicato infine quello che è stato definito il “testamento spirituale” di padre Jacques Hamel, il prete sgozzato nella sua chiesa, che sul giornale della parrocchia all’inizio delle vacanze metteva in guardia i parrocchiani da “ciò che accade nel nostro mondo in questi tempi” e scriveva:”Possiamo ascoltare in questo tempo l’invito di Dio a prendere cura di questo mondo, per renderlo, là dove viviamo, più caloroso, più umano, più fraterno”.



Il segretario di stato vaticano cardinal Paroli ha inviato a nome del papa un messaggio all’arcivescovo di Rouen, monsignor Lebrun, che si trovava a Cracovia per la Giornata mondiale della gioventù e che è già ripartito per la sua diocesi: “”Il Signore ispiri a tutti pensieri di riconciliazione e fraternità in questa nuova prova, invochiamo Dio affinché accolga padre Jacques Hamel nella pace della sua luce e affinché porti conforto alle persone ferite”. Anche padre Lombardi direttore della sala stampa vaticana ha fatto sapere che il papa ” è informato e partecipa al dolore e all’orrore per questa violenza assurda, con la condanna più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite”: “Siamo particolarmente colpiti perché questa violenza orribile è avvenuta in una chiesa, un luogo sacro in cui si annuncia l’amore di Dio, con la barbara uccisione di un sacerdote e il coinvolgimento dei fedeli. Siamo vicini alla Chiesa in Francia, alla Arcidiocesi di Rouen, alla comunità colpita, al popolo francese” ha detto.

Gli spari all’ospedale di Steglitz di Berlino non sono frutto di un’azione terroristica. La conferma, come riportato da La Stampa, arriva dalla polizia berlinese, che esclude così l’inizio di un nuovo incubo in Germania dopo l’attentato a Monaco di Baviera e quello ad Ansbach dei giorni scorsi. Un portavoce della polizia ha poi confidato al Tagesspiegel che il medico finito nel mirino di un uomo di cui non è stata ancora resa nota l’identità non è morto come si credeva inizialmente, ma è gravemente ferito. La sparatoria avrebbe avuto inizio nel reparto di chirurgia maxillo-facciale: il medico colpito sarebbe un dentista, ma non sono ancora chiari i motivi che hanno spinto l’assalitore ad aprire il fuoco. Dopo aver sparato al medico, secondo la ricostruzione de La Stampa, l’uomo avrebbe tentato la fuga raggiungendo con le scale il secondo piano dell’ospedale che dispone di 900 posti letto e proprio lì si sarebbe suicidato.

Mentre le ultime notizie che arrivano dalla Francia sono sempre più preoccupanti con la morte di un prete sgozzato da due terroristi molto probabilmente dell’Isis – sono entrati al grido di “Daesh” – si torna ora in Germania con un altro brivido che arriva da Berlino. Come riporta la Bild, in una clinica nel centro della capitale tedesca sono stati avvertiti degli spari che hanno gettato di nuovo la Germania nel panico per gli attentati dopo Ansbach e dopo Rouen questa mattina nella vicina Francia. La Bild riporta che un medico è stato ucciso da un uomo all’interno di una clinica che poi si sarebbe tolto la vita: l’aggressore per motivi che ancora non riusciamo ad ottenere dalla Germania, ha sparato al medico uccidendolo sul colpo e poi si è ucciso, il tutto attorno alle 13. Sul posto sono accuse ovviamente subito le autorità, con l’allarme terrorismo che è a livelli massimi dopo la strage di Monaco di Baviera e l’attentato Isis di Ansbach. Il mondo e l’Europa sono da giorni presi da fatti continui e davvero preoccupanti: il dramma è che per svariati motivi, non c’è una matrice riconosciuta unica anche se il termine “terrorismo” almeno nelle conseguenze generate è assai appropriato.

Dopo le dichiarazioni nei giorni scorsi di Stefano Parisi, Silvio Berlusconi sembra accettare quella che potrebbe essere la nuova leadership del centro destra. In una nota ufficiale diffusa da Forza Italia infatti, l’ex capo del governo incarica ufficialmente Parisi di “effettuare una analisi approfondita della situazione politica e organizzativa di Forza Italia e di elaborare un progetto per il rilancio e il rinnovamento della presenza dei moderati italiani nella politica”. Tale analisi in sostanza dovrebbe portare a una nuova formazione politica: “”dovrà essere orientata alla prospettiva di offrire al Paese una proposta nuova e credibile aperta alla società civile”. E così il centrodestra sembra ricompattarsi: via libera dalla Lega a Parisi mentre Alfano chiede primarie per il centrodestra.

Arrivano nuovi dettagli sull’attentato con presa d’ostaggi avvenuto all’interno della chiesa cattolica di St. Etienne du Rouvray. Oltre al prete sgozzato da parte dei due assalitori protagonisti di questo ennesimo attacco terroristico in Francia, a detta di Le Point, un altro fedele avrebbe subito la stessa sorte del sacerdote che stava svolgendo la funzione religiosa. Mentre SkyTg24 dà notizia dell’apertura di un’inchiesta da parte dell’antiterrorismo sembra evidente che in questo caso sotto attacco sia finita non soltanto la Francia ma la Chiesa cattolica tutta. Sempre il canale all news dell’emittente satellitare fa sapere che gli attentatori una volta fatta irruzione all’interno della cappella avrebbero gridato “Daesh”, sinonimo di Isis, mentre è confermato l’arrivo a breve nella cittadina dell’alta Normandia da parte del Presidente della Repubblica Francois Hollande e del Ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve.  

Si aggrava il bilancio del presunto attentato terroristico a Saint-Etienne-du-Rouvray, dove due uomini armati di coltello hanno preso in ostaggio 5 persone all’interno di una chiesa. Secondo quanto riportato da SkyTg24, che cita media francesi, il prete della cappella che faceva parte dell’elenco degli ostaggi insieme a due suore sarebbe stato sgozzato dagli assalitori. Le teste di cuoio, entrate prontamente in azione, secondo France Tv avrebbero “abbattuto” i due uomini responsabili dell’assalto alla chiesa del paese dell’alta Normandia, ma il dettaglio dello sgozzamento del prelato lascia ipotizzare che gli attentatori non siano semplici “squilibrati” come inizialmente comunicato dai media francesi. Fonti di polizia citate da SkyTg24 dichiarano che i due uomini avrebbero fatto irruzione nella chiesa durante la funzione religiosa utilizzando un’entrata sul retro. Le Parisienne informa che al momento il bilancio conta “almeno una vittima”, un’espressione che di certo non lascia ben sperare in prospettiva futura.

E’ già finito l’assalto alla chiesa della cittadina di di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino Rouen in Francia. Il bilancio è tragico. Le teste di cuoio giunte in brevissimo tempo hanno ucciso i due assalitori, ma purtroppo nel frattempo erano riusciti ad ammazzare il parroco, tagliandogli la gola. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di due squilibrati con problemi mentali, ma non si esclude alcuna pista. I due avevano preso in ostaggio minacciandoli con i coltelli due suore, il parroco e tre fedeli che in quel momento si trovavano in chiesa. 

Sono minuti di terrore in Francia dove potrebbe essere in corso un nuovo attacco terroristico. Secondo quanto riportato dalla Reuters che cita fonti di polizia, infatti, due uomini armati di coltello avrebbero preso in ostaggio 5 persone in una chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, un paese della Normandia vicino alla più popolosa Rouen. Gli uomini, definiti dai media francesi come due “squilibrati”, a detta di SkyTg24 avrebbero fatto irruzione nella Chiesa alle 9:45 di oggi, mentre France 3 sostiene che tra gli ostaggi dei due uomini sarebbero presenti un sacerdote e due suore oltre ad altri frequentatori della cappella. Sempre SkyTg24, citando le testimonianze di alcuni pompieri, sostiene che sarebbero stati avvertiti degli spari e che a dare l’allarme sarebbe stata una suora riuscita a fuggire. Si attendono ulteriori aggiornamenti nei prossimi minuti: la polizia è già sul posto ed è pronta ad intervenire, mentre la Reuters sostiene che i due sarebbero stati “neutralizzati”.

Secondo quanto comunica la Bbc in questi minuti un grave incidente sarebbe in atto nel nord della Francia, nei pressi della città di Rouen, esattamente a Saint-Etienne-du Rouvray. Due uomini armati starebbero tenendo in ostaggio alcune persone dentro a una chiesa. Non è chiaro se le persone siano entrate nell’edificio religioso e abbiano preso in ostaggio chi era presente o abbiano trascinato dentro la chiesa persone trovate per strada. Non si sa neanche se siano possibili terroristi islamisti.

Passo indietro di Vivendi nella trattativa con Mediaset per l’acquisto di Premium. Come riportato da una nota del Biscione, “Ieri, 25 luglio l’amministratore delegato di Vivendi ha verbalmente comunicato che Vivendi non intende comunque onorare il contratto stipulato”. Secondo gli accordi iniziali, la società di Vincent Bollorè avrebbe dovuto acquisire il 100% della piattaforma. La stessa azienda francese ha però annunciato il proprio passo indietro in una nota dichiarando di essere interessata ad acquistare “soltanto il 20% del capitale di Mediaset Premium e arrivare a detenere in tre anni circa il 15% del capitale di Mediaset attraverso un prestito obbligazionario convertibile”. Dopo l’annuncio del mancato accordo con Vivendi, come riportato dall’Ansa, il titolo Mediaset in Borsa è stato prima sospeso e poi, una volta riammesso alle contrattazioni di Piazza Affari ha ceduto il 13,87%.

Non è un omicidio maturato negli ambienti depressi e poveri di qualche quartiere di periferia, tra gente che conduce esistenze al limite del sopportabile. L’uomo che ha ucciso la moglie strangolandola è un ex consulente legale che lavorava per una ditta del porto di Genova, lei era una maestra di scuola elementare, abitavano nel quartiere residenziale di Pegli. L’omicidio dopo l’ennesima litigata, secondo i vicini la coppia litigava furiosamente molto spesso. Giuseppe Sfragaro, 77 anni ha così ucciso Giuseppina Minatel, di 76 anni. I due avevano un unico figlio, Marco, annegato mentre faceva il bagno quattro anni fa. Forse la disperazione causa del deterioramento dei rapporti fra i due. 

L’allarme terrorismo riguarda ormai tutto il mondo, e di conseguenza capita che anche in Polonia vi sia un arresto di un iracheno sospettato di preparare un attentato. Come riporta La Repubblica, l’uomo sarebbe stato fermato nella cittadina di Lodz poiché in possesso di materiale esplosivo utilizzabile per la costruzione di un ordigno. Secondo la Procura, che giovedì scorso ha disposto un periodo di detenzione preventiva di due mesi, “non vi sono elementi per accusarlo di terrorismo” ma per il 40enne iracheno, nel caso fosse confermata la detenzione illegale di sostanze esplosive, potrebbe scattare una pena di 8 anni di reclusione. A detta dell’emittente Polsat News l’iracheno possedeva alcune note riguardanti la preparazione di “atti terroristici” e in particolare avrebbe messo nel mirino “esercizi commerciali francesi” in Polonia. L’arresto precede di qualche giorno l’arrivo nel Paese da parte di Papa Francesco, atteso a Cracovia per la celebrazione dell’annuale Giornata Mondiale della Gioventù.

Strage di persone disabili in Giappone. Un altro attacco a Tokyo, la capitale del Giappone: 19 persone hanno perso la vita in seguito ad un’aggressione avvenuta nel centro residenziale di assistenza per disabili Tsukui Yamayuri Garden. Secondo i media locali, l’attentatore ha utilizzato un coltello per aggredire le vittime, una vera e propria strage quindi che ha portato anche al ferimento di altre 45 persone. Quattro di queste versano in grave condizioni. La polizia di Sagamihara, all’interno della Prefettura di Kanagawa è già riuscita a bloccare un primo sospettato, come riporta l’agenzia di stampa Kyodo. Si tratterebbe di un giovane 26enne che in precedenza era registrato fra i dipendenti dello stesso centro. La segnalazione della strage sarebbe pervenuta alla Polizia locale tramite una telefonata di uno degli addetti della struttura, subito dopo le 2:30 di martedì, ora locale.

Non sembra conoscere pace la Germania, che adesso deve fare i conti con il primo “kamikaze esplosivo” sul suo territorio. Domenica sera, attorno alle 22.00, un profugo siriano in attesa di essere trasferito in Bulgaria si è fatto esplodere dinanzi a un ristorante al centro di Ansbach. L’attentato è stato subito rivendicato dall’ISIS e solo per puro caso non ha fatto l’ennesima strage del terrore: l’uomo infatti aveva cercato di accedere ad un concerto musicale, ma è stato allontanato perché sprovvisto di biglietto. Il siriano è stato identificato come Mohammed Delel, in cura per problemi psichiatrici e probabilmente creatore della bomba scoppiata presso il centro d’accoglienza dove risiedeva temporaneamente. L’attentatore ha provocato oltre la morte del kamikaze il ferimento di dodici persone.

Ennesimo durissimo attacco alla Presidente della Camera Laura Boldrini da parte del segretario della Lega Nord. Salvini ha paragonato la terza carica dello stato ad una bambola gonfiabile, durante un affollato comizio di simpatizzanti “verdi” tenutosi sabato a Soncino, Cremona. Nell’incontro che ha avuto una vasta eco sui social, si vede un Salvini visibilmente euforico che presenta ai suoi supporter una bambola gonfiabile, indicandola come la sosia della Boldrini. Durissima la risposta della stessa Presidente della Camera: ha accusato Salvini di “sessismo imperante” e di “non avere altri argomenti che non un ironia becera e arrogante”. La Boldrini ha incassato l’appoggio di tutto il mondo politico, che si è schierato compatto contro Salvini. Il Segretario del Carroccio è stato redarguito anche da Irene Pivetti (membro del suo stesso partito), che ha bollato l’uscita come “grande scemenza volgare”. Da parte sua Salvini non sembra impressionato del polverone ed ha anzi lanciato l’hastag #sgonfialaboldrini.

Si discuteranno a settembre i circa duemila “emendamenti soppressivi”, tendenti a bloccare la discussione sul decreto che vuole rendere libera la coltivazione e l’uso della cannabis sul territorio del Bel Paese. Il provvedimento presentato gode dell’appoggio trasversale di 221 deputati, che ieri hanno festeggiato per la calendarizzazione di una proposta di legge da sempre voluta e mai approdata nell’aula del parlamento. Nettamente contrari i popolari, che tramite il ministro Alfano hanno presentato più della metà degli “emendamenti soppressivi”. Tensione nella maggioranza con una parte della sinistra pronta a far diventare legge il provvedimento. Tra questi il sottosegretario agli Esteri, Della Vedova, grande sostenitore della legalizzazione. 

Non ha digerito la sua nuova posizione Mancini, una novità che lo relega ai “margini del mercato” e gli riserva solamente il ruolo di allenatore in campo. È questo probabilmente il motivo di quella che sembra ormai un’imminente rottura tra Roberto Mancini e l’Inter, passata di recente in mano ai cinesi. Il tecnico non nasconde il suo risentimento ed ipotizza le sue dimissioni prima dell’inizio del campionato fissato per il 21 agosto. Nell’atteso incontro con l’ex presidente Thoir, il tecnico non ha avuto inoltre assicurazioni riguardo i rinforzi da sempre richiesti e mai avuti ed è impressione collettiva che questa sia l’ennesima goccia: potrebbe portare alla fine di una “storia d’amore” mai realmente decollata.