Le ultime notizie che arrivano da Torino sono stabili per l’allarme bomba scattata poche ore fa alla Stazione Porta Nuova: una chiamata anonima minaccia, “c’è una bomba, scoppierà tra 3-4 ore, trovatela” e panico che scatta immediatamente nonostante sia forte l’impressione di un ennesimo allarme mitomane o peggio ancora falso allarme. La notizia è che la stazione di Torino è aperta regolarmente e i treni con relativi pendolari sono attivi: sono però in corso tutte i controlli del caso, con artificieri e forze dell’ordine al lavoro per scongiurare l’allarme bomba piombato poco fa sulla città del neo sindaco Chiara Appendino. La bonifica viene effettuata, come già avvenuto due giorni fa a Milano in stazione centrale, con l’esercizio che rimane aperto ovviamente con le dovute misure di sicurezza e molti uomini schierati ad indirizzare gli utenti senza creare eccessivo panico. L’ordigno presunto ancora non è stato trovato ma i controlli continuano incessantemente per evitare altri problemi e ritardi nel regolare svolgimento della vita quotidiana.
Scatta ancora l’allarme bomba in Italia e in una stazione: a Torino Porta Nuova le ultime notizie danno una chiamata sospetta e anonima al 118 che denunciava, “ascolta un attimo, c’è una bomba a Porta Nuova, tra quattro ore scoppia”. Scatta il panico per l’ennesima volta in questo giorni di fuoco dove tra reali fatti di terrorismo e falsi allarmi davvero ogni singola ora è tempestata da un evento preoccupantemente drammatico. Polizia e artificieri dei carabinieri sono in stazione centrale di Torino, dove hanno ovviamente fatto isolare la zona per avviare tutti i controlli del caso con la procedura anti-terrorismo che in questi giorni abbiamo visto scattare a Milano con la Stazione Centrale e a Ventimiglia in centro città. Il presunto ordigno non è stato individuato e né è stato indicato dalla chiamata anonima: è molto probabile che anche in questo caso si tratti di falso allarme, il che aprirebbe ancora di più il problema di come sia possibile che in giorni come questi la gente possa scherzare su fatto del genere.
Papa Francesco ha tenuto “banco” come di consueto nel viaggio in aereo verso la nuova meta apostolica di questi giorni, la Polonia dove concluderà anche la Giornata Mondiale della Gioventù 2016 in corso a Cracovia. Le ultime notizie che ha lanciato con la sua normale e semplice trattazione sono in realtà profonde e assolutamente non banali, andando a commentare un periodo davvero difficile e traumatico per i fatti di terrorismo, islamico e non, che stanno sconvolgendo il mondo e l’Europa. «il mondo è in guerra ma quella che stiamo vivendo non è una guerra di religione. Parlo di guerra di interessi per soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popolo ma non di religione. Le religioni, tutte, vogliono la pace, la guerra la vogliono altri, capito?!» tuona il pontefice dall’aereo verso la GMG 2016; il pensiero poi vola a Padre Jacques Hamel trucidato e sgozzato ieri mattina nell’attentato in Francia a Rouen, «è una guerra. Questo santo sacerdote è morto proprio nel momento in cui offriva la preghiera per la pace. Lui è uno, ma quanti cristiani, quanti innocenti, quanti bambini… pensiamo alla Nigeria, qui è guerra continua. Non abbiamo paura di dire questa verità perché il mondo ha perso la pace», ovvero ha perso la relazione con il divino che rende pace.
È il primo vertice tra il presidente Renzi e la nuova premier inglese Theresa May, ad un mese e mezzo dalla Brexit che ha sancito con il referendum l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Le ultime notizie che arrivano da Roma parlano di un incontro sereno con il pensiero rivolto comunque sempre ai fatti internazionali che stanno sconvolgendo tutti, dopo gli attentati in Germania e in Francia. «La Brexit – ha aggiunto – “è decisione del popolo britannico che rispettiamo e che richiede da parte di tutti molto buon senso, tempi chiari e la certezza di un percorso. Siamo particolarmente interessati come governo italiano a lavorare insieme, a dare massima collaborazione e supporto, a rendere il più più possibile efficace questo percorso difficile», afferma il presidente del Consiglio italiano. Ma l’importante per il governo italiano è il tener fede ai patì e soprattutto avere delle linee precise, «È interesse di tutti – ha sottolineato – avere una time line precisa che agevoli il cammino e dia certezza. Questo vale per chi resta in Ue, il risultato del referendum pone all’Ue una grande questione: come immaginiamo l’Ue del futuro perchè troppo spesso è sembrata una scommessa del passato. Bisogna cogliere l’opportunità per cercare di rilanciare l’ideale europeo: i latini dicevano ex malo bonum». Di contro la May ha voluto rassicurare tutti invitando anche il suo stesso popolo al rilancio completa, “vogliamo trasformare Brexit in un successo ed è fondamentale collaborare con paese membri come l’Italia. Lasceremo l’Ue ma continueremo ad essere parte dell’Europa”, ha chiuso il vertice la nuova premier inglese.
Un altro attacco dell’Isis che nelle ultime notizie di oggi pone l’ennesimo colpo messo a segno: un altro kamikaze, come ad Ansbach in Germania, ma questa volta il bilancio delle vittime è assai più drammatico. Un kamikaze posizionato su un camion bomba a devastato la città di Qamishili, alla frontiera con la Turchia e a maggioranza curda, i maggiori oppositori all’esercito dello Stato Islamico. L’Isis ha rivendicato subito l’attacco che ha ucciso 44 persone e fatto più di 140 feriti: l’attentato ha avuto luogo in un quartiere in cui sono installati numerosi organismi di sicurezza e autonomia dei curdi, come rivela Rai News24. La città importante snodo per la vita dei ribelli curdi anti-Isis (e anche anti-Erdogan) colpita nel cuore con le prime immagini che arrivano davvero strazianti, corpi intrappolati nelle macchine e scene di panico per le normali vie della città sotto le macerie. Un altro colpo di coda di un esercito, quello di Daesh, che sta subendo numero sconfitte e che viene dato in ritirata seppur lenta dopo le incisioni della coalizione internazionale anti-Isis.
Le prime conseguenze dell’attacco alla chiesa francese si vedono già adesso a Olbia in Sardegna. Il sindaco Nizzi ha infatti vietato ogni evento religioso “di qualunque fede” negli edifici pubblici, ad esempio il Museo archeologico, l’Olbia Expo e l’anfiteatro di Porto Rotondo. Vietate anche manifestazioni e iniziative che hanno a che fare con qualunque fede. Dunque niente processioni, feste di oratorio e quant’altro? Data l’attuale situazione geopolitica “con fenomeni legati al terrorismo internazionale e per il carattere aconfessionale dell’amministrazione pubblica, di dover escludere eventi e/o iniziative che abbiano ad oggetto attività religiose, argomenti di natura religiosa e/o che abbiano finalità di propaganda ed indottrinamento religioso, nonché che possano attenere all’interpretazione di testi sacri” si legge nell’ordinanza. Polemiche da parte del quotidiana La Nuova Sardegna che accusa il sindaco di “pretesa aconfessionale” che non centra con il terrorismo e del vescovo Sanguinetti che par adì decisione affrettata sull’onda emotiva del terrorismo.
Una foto su WhatsApp e scatta l’allarme terrorismo: questo quanto si comprende dalle ultime notizie che arrivano dall’anti terrorismo italiano con le squadre speciali inviate in Liguria. La polizia ha arrestato infatti questa mattina in paesino vicino a Savona, due marocchini sospetti di avere finalità di terrorismo e forse anche Isis: la minaccia negli ultimi giorni diventa sempre più pressante e il rischio è altissimo. Si tratta di due ed un terzo denunciato, tra i 27 e i 44 anni che secondo Repubblica sono residenti savonesi e con precedenti per spaccio, lesioni personali e materia di falso. La segnalazione arriva da Savona con una ragazza che ha ricevuto sul suo cellulare un messaggio WhatsApp pervenuto da un numero non nella sua rubrica e arrivato dal Marocco. In quel messaggio una foto con una giovane con un mitra in mano e in posizione di tiro: subito la denuncia e le ricerche della Polizia Postale di Imperia che con l’aiuto della donna ha ricostruito tutta la storia. In sostanza la ragazza, tre mesi fa, aveva prestato il cellulare ad uno dei marocchini residenti nella struttura di aiuto per i profughi provenienti dall’Africa dove lei prestava servizio. Da qui le indagini arrivano fino al sospetto attivismo dei tre indagati per presunti contatti con il proselitismo Isis.
La prima donna candidata alla Casa Bianca: Hillary Clinton entra nella storia, che vinca o che perda. La scontata nomination è arrivata ieri sera dopo che, raggiunti i 2382 voti necessari durante la conta dei delegati, Bernie Sanders è intervenuto chiedendo di interrompere la votazione e di nominare la moglie di Bill Clinton per acclamazione. Il rivale ha così voluto dare un segno di unità a tutto il partito, dopo le polemiche delle ultime ore per la scoperta che il comitato elettorale del partito democratico aveva boicottato in modo illegale lo stesso Sanders per favorire la Clinton. Ma evidentemente la paura di Donald Trump fa passare anche una nomination ottenuta imbrogliando, quella della Clinton. La quale non era presente a Philadelphia ma è intervenuta via video: “Sono onorata. Se c’è ancora qualche bambina sveglia davanti alla televisione dico: potrei diventare la prima donna presidente, ma voi potreste essere le prossime”.
Si indaga in Francia sull’attentato in Chiesa a Saint-Etienne-de-Rouvray, vicino a Rouen, in Normandia, avvenuto ieri. Si cerca di capire se il minore fermato sia in qualche modo collegato all’attentato in cui è stato sgozzato Padre Jacques Hamel. Intanto uno dei due assalitori è stato individuato e si tratterebbe di Adel Kermiche. E si cerca di capire se ora l’ordine sia di attaccare i luoghi di culto, in particolare le chiese. Un anno fa, come ricorda il Corriere della Sera, Dar al-Islam, la rivista online in francese dell’Isis, invitò i seguaci in Occidente a colpire i cristiani con «l’obiettivo di piantare la paura nei loro cuori». Si indicavano anche i bersagli da colpire e tra questi anche le chiese e i luoghi di culto. Poi anche un invito ai ‘lupi solitari’: «Non importa l’arma che usate, sia anche un coltello da cucina o un altro oggetto tagliente». Questi ‘consigli’ potrebbero dunque essere stati fatti propri dall’attentatore dell’attacco in Francia alla Chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvray.
Ancora aggiornamenti sulla tragica morte di Padre Jacques Hamel, avvenuta nella Chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvray, una cittadina vicina a Rouen, in Normandia. Uno dei due assalitori è stato identificato come Adel Kermiche, nato nel 1997, e secondo i media internazionali sarebbe rimasto particolarmente colpito dalla strage avvenuta al settimanale Charlie Hebdo. Una notizia ANSA riporta inoltre che Kermiche avrebbe cercato di diventare per due volte un jihadista siriano. La prima volta aveva cercato di raggiungere il Paese tramite Monaco, l’ultima invece tramite Ginevra. E’ lo stesso 19enne infatti che è stato fermato l’anno scorso alla frontiera turca ed estradato in Francia. Qui è stato incarcerato per un anno e poi liberato il 22 marzo scorso. Fermato intanto un minorenne, collegato secondo le autorità ai due assalitori. Secondo le dichiarazioni dell’epoca della madre, riporta Quotidiano.net, era un “ragazzo allegro, gentile” ed amava la musica. Il cambiamento è avvenuto con la frequentazione della moschea e l’impossibilità, secondo il giovane, di poter praticare la sua religione in Francia.
Ennesima strage a Saint-Etienne-du Rouvray un paesino ubicato in Normandia, dove due uomini armati hanno assaltato una chiesa cattolica, e preso in ostaggio alcuni religiosi. Immediatamente dopo il sequestro sono intervenuti sia la Gendarmeria che l’esercito, sul posto arrivate anche le teste di cuoio, che vista la mancata collaborazione dei sequestratori hanno deciso per un attacco in forze. Durante quest’ultimo sono stati uccisi i due assalitori, a terra purtroppo anche il parroco della chiesa che è stato letteralmente sgozzato mentre un altro religioso è stato anch’esso colpito alla gola. Non si conoscono i motivi dell’insano gesto, fonti vicine alla polizia hanno prima dichiarato che i sequestratori fossero in cura per problemi mentali, la dichiarazione è stata però messa in forse, visto che l’attacco è stato rivendicato dall’ISIS.
Ancora incerto il clima che sta vivendo nelle ultime ore Malmö, in Svezia, a causa di un attentato avvenuto presso il centro commerciale della zona Rosengard. Nel pomeriggio di ieri un uomo è stato ucciso, mentre un altro è stato trasportato in ospedale dopo essere stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco. Come riporta il The Local, non si conosce per ora l’entità delle sue ferite, mentre la Polizia svedese ha già provveduto ad isolare l’area circostante al centro commerciale per un’ora, subito dopo le 4 del pomeriggio. L’ufficiale Lotta Svensson, presente sulla scena del crimine, ha riferito ai giornali locali che molto probabilmente l’uomo è stato ferito alla gamba. Si cercano ancora testimoni per capire la dinamica dei fatti, ma le autorità si sono avvalse anche dell’unità cinofila per cercare dove si stia nascondendo il tiratore e dove abbia lasciato le armi. Secondo le prime deposizioni, la sparatoria sarebbe nata in seguito ad una lite fra la vittima e l’assalitore. “Stiamo cercando di capire se si tratta di tentato omicidio o in alternativa aggessione aggravata”, ha riferito l’agente Johanna Persson. La città di Malmo, specialmente la zona di Rosengard, sono spesso bersagli della criminalità organizzata. Nella stagione estiva le autorità hanno infatti intensificato la presenza sul territorio in seguito ad una serie di attacchi-bomba.
Con una comunicazione inviata, stamani il gruppo francese Vivendi cambia i termini dell’accordo che tendeva ad una acquisizione di Mediaset Premium. I francesi quest’oggi hanno comunicato che non intendono acquistare più del venti per cento della pay tv, smarcandosi di fatto da un esborso economico definito importante. il comunicato inviato a borsa aperta, ha gettato nel panico migliaia di investitori che hanno massicciamente venduto le azioni del gruppo berlusconiano, causando di fatto un tracollo della sua quotazione, che alla fine ha lasciato sul campo quasi il 7%. L’azione è stata sospesa più volte per eccesso di ribasso, cosa questa che ha esasperato la regressione del listino meneghino, listino che ha recuperato in chiusura. Il comunicato, che fonti bene informati riconducono alla pesante situazione debitoria dell’azienda del Biscione, ha causato una dura accusa dai vertici di Cologno Monzese, i quali hanno accusato i francesi di non adempiere agli impegni presi in primavera.
Incoronazione ufficiale alla convention dei democratici americani per Hilary Clinton, in una Philadelphia che inizialmente aveva accolto tra i fischi l’ex First Lady, e che poi si è unita in un caloroso abbraccio, verso la donna che potrebbe diventare la prima a sedere all’interno dello studio ovale. Attorno alla Clinton il miglior establishment del suo partito con l’attuale First Lady, Michelle Obama, in rappresentanza del marito, e con il senatore Sanders, suo acceso sfidante durante le primarie. L’appoggio di Sanders conquistato grazie solo all’intervento dell’attuale presidente, è stato sottolineato con il boato che accolto il 74enne senatore sul palco, un boato che ha evidenziato la forza di questo anziano politico, capace fino alla fine di far stare in ansia una delle donne più potenti dell’intero pianeta.
È ufficiale gonzalo Higuain è da oggi pomeriggio un giocatore della Juventus. Si è chiusa infatti attorno alle 16.00 la “querelle” nata attorno a “Mr. 36 goal”, a quell’ora Beppe Marotta ha depositato in lega il contratto firmato dall’ argentino, insieme alla dichiarazione della sua società con la quale i bianconeri pagano la “clausola rescissoria” di 90 milioni di euro. Il pagamento dell’ingente cifra, evita alla squadra campione d’Italia di imbastire una trattativa con il Napoli, e fa si che da domani Higuain sia a tutti gli effetti il centravanti dei bianconeri. Per il giocatore un contratto di 5 anni da 7 milioni a stagione.