La giornata di oggi è stata sconvolta dalla morte di Marta Marzotta donna di grande talento e artista indimenticabile. Sono tantissimi i commenti che arrivano dal web da diversi personaggi noti che hanno mostrato grande affetto nei suoi confronti. Tra questi c’è la splendida Cristina Chiabotto che postando una foto della Marzotta che ride scrive: “Il tuo sorriso e la tua energia! Ciao Marta Marzotto“, clicca qui per la foto e i commenti dei follower. Un ricordo affettuoso arriva anche da Gigi D’Alessio che posta davvero una splendida foto della Marzotto e scrive: “Oggi se n’è andata la mia carissima amica Marta Marzotto. Era una grande donna. Un abbraccio sincero a tutta la sua famiglia”, clicca qui per la foto e per i commenti dei follower.
Marta Marzotto era una donna istrionica se ce n’era una: la morte di oggi, con l’annuncio della nipote Beatrice Borromeo che ha fatto il giro del mondo, ha colto di sorpresa un po’ tutti visto il suo status praticamente immortale. Ballava, innovava, sperava e azzardava: era un turbine la Marzotto e in tanti componenti del suo salotto per 50 anni raccontano come spesso aveva idee azzardate che ben in pochi appoggiavano ma che alla fine si ritrovavano a sostenere per la capacità di coinvolgere che aveva quella “Marta da legare” come in tanti la chiamano ancora sui social. Esattamente come in quella volta in cui voleva a tutti i costi andare da Gheddafi in Libia per una sfilata; «partimmo con un volo privato di uno dei figli, io, Doris Pignatelli, Mimma Nocelli, Nori. Lei voleva organizzare una sfilata ma Gheddafi padre non volle. Ci portò a visitare tutte le rovine romane e faceva le da guida, sapeva tutto. Da autodidatta senza cultura era la più colta di tutti», ricorda l’amico vino, il principe Giovanelli.
Prima con il marito conte e poi col suo charme e attivismo particolare: Marta Marzotto ha ospitato nel suo palazzo Stucky a Portogruaro cene, feste, balli e salotti da far invidia all’intera diplomazia internazionale. Altro che 007, qui si faceva davvero la storia e oggi in tanti ricordano quelli anni spensierati della regina del salotti, mancata questa notte: Marta Marzotto, da lei sono passati principali, politica, industriali, scrittori e chi più ne ha ne metta. Il suo palazzo Stucky col tempo diviene un biglietto d’ingresso nel mondo che “conta”, con i principi Ranieri di Monaco e Grace Kelly, ma anche Salvatore Quasimodo e Ernest Hemingway, per non parlare dei politici – suo amante fu Lucio Magri del PCI ma anche il pittore Renato Guttuso. Feste e cene tutti circondati da opere del Tiepolo o di Polizza da Volpedo, il tutto legato insieme dalla moda, un vero tratto distintivo e culturale per la creatrice della Maison Marzotto. Lusso e semplicità, pazzia e serenità, una donna particolare, amata da tanti e ricordata oggi da tutti.
Nel giorno dell’annuncio della morte di Marta Marzotto, il magazine Marie Claire ripubblica un’intervista fatta alla stilista un anno fa: si tratta di 100 domande e 100 risposte su vita, lavoro, famiglia. Insomma una Marta Marzotto a 360 gradi che si è raccontata alla rivista. Al giornalista che l’aveva intervistata aveva offerto biscotti, mousse di prugne e champagne. Poi le domande e le risposte. Sulla sua più grande vittoria ha sottolineato che è stata “aver saputo tacere, ascoltare e imparare. E infine di aver dimostrato qualcosa agli altri” perché “parlano tutti. Troppo. A vanvera. L’Italia è piena di Renzi”. E sull’insegnamento da lasciare ai nipoti Marta Marzotto non ha avuto dubbi: “Non giudicare la nonna dai gossip e leggere quello che lei ha scritto di suo pugno o i grandi che ha frequentato”. Il riferimento è al libro dal titolo ‘Marta’ in cui la stilista ha messo “l’Italia. Addirittura si potrebbe pensarlo a dispense, c’è la storia”. (clicca qui per leggere tutta l’intervista)
Una donna, una nobile, una vita: Marta Marzotto, non c’è nessuno che non l’abbia conosciuta e frequentata che non ne ricordi in questi momenti tristi per la sua morta, come una donna vitale e felce, un po’ pazza ma intelligentissima. Una super donna, nobile contessa che amava il jet set ma anche gli ambiti privati irrinunciabili: ne dà un suo ricordo anche l’amica stretta, omonima e anch’essa nobile, la marchesa Marta Brivio Sforza. In una intervista a Vanity Fair, l’amica Marta la ricorda così: «Di lei affascinava l’energia, scriveva, lavorava, inventava e dormiva tre ore per notte. La pensavo immortale, incrociata con un’extraterrestre». Interessante questo aneddoto raccontato sempre dalla Sforza rispetto all’apertura che Marta Marzotto aveva verso la vita “normale” lontana da quei salotti che pur la vedevano protagonista: «Proprio durante uno dei nostri onomastici, festeggiato nella sua villa a Porto Rotondo, circondata da principi e industriali e dame con cappello, Marta ha visto, dalla terrazza che si affacciava sulla spiaggia, tanti giovani vu’ cumpra’ e mi ha detto: “Andresti ad aprire il cancello per fare entrare quei ragazzi? Voglio fare divertire anche loro”».
Marta Marzotto ci ha lasciati all’età di 85 anni: è stata la nipote della stilista, Beatrice Borromeo, a comunicarlo via social pubblicando l’ultimo saluto alla sua grandissima nonna. Ricordata come una persona genuina ma allo stesso tempo ricca di stile da Carla Gozzi, sono stati davvero moltissimi i personaggi del mondo dello spettacolo che hanno voluto dirle addio dedicandole qualche parola sui social network. Enzo Miccio, conduttore e wedding planner, ha scritto: “Grazie Marta per essermi stata vicino in tutto il mio percorso con grande generosità e ironia. Che donna speciale, mi mancherai #martamarzotto #rip” (clicca qui per vedere il post direttamente dal suo account). Ma anche la presentatrice Caterina Balivo si è aggiunta al coro: “Semplicemente unica…” si legge su Instagram “Marta ricordo tutte le nostre chiacchierate, i tuoi consigli e la tua gioia di vivere. Ci vedremo Lassù #Rip #martamarzotto” (clicca qui per vedere la fotografia di Caterina Balivo e Marta Marzotto insieme).
Quando questa mattina la nipote di Marta Marzotto, Beatrice Borromeo, ha dato l’annuncio su Twitter il mondo della moda, dello spettacolo e della normale gente comune è stato sconvolto dalla notizia della morte della mitica Marta Marzotto. Tantissimi i messaggi di saluti, ricordi e aneddoti che stanno venendo fuori dai social e sul web: raggiunta dall’agenzia LaPresse, l’esperta di moda e volto noto di Real Time Carla Gozzi ha voluto salutare la sua conterranea reggiana. «È stata una vera icona di stile: non tutti anno che Marta Marzotto è di Reggio Emilia, con le esatte caratteristiche della grande Marta, ovvero passione, ingegno, laboriosità e grandi valori», riportano anche i colleghi di Gazzetta di Reggio. Un incontro per la Gozzi che l’ha folgorata sulla via della moda: «Nel mio percorso l’ho incrociata diverse volte, sia per motivi di lavoro che ad eventi mondani, anche di gala e la cosa che più mi è rimasta dentro è che era una donna che ha mantenuto la sua autenticità. Lei è cresciuta in una famiglia umile, poi per la sua carriera di modella è arrivata a Milano. Il suo status si è elevato, ma nonostante abbia frequentato salotti e persone importanti ha sempre mantenuto la sua autenticità, la sua genuinità».
Tutta Italia sta ricordano in queste ore Marta Marzotto, la grande stilista e donna istrionica dello spettacolo italiano che è morta a Milano dopo una lunga malattia. La contessa amata e amante del magico mondo della moda internazionale, verrà salutate ufficialmente durante i funerali che saranno a Milano, la città che l’ha sempre accolta con grande affetto, come ha voluto ricordare il figlio Matteo Marzotto in una intervista che trovate in video qui sotto. In un passaggio riportato da Rai News24 ha parlato anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha voluto ricordare Marta Marzotto così: «la conoscevo personalmente, m dispiace. Ha sempre rappresentato un atteggiamento di grande libertà e originalità. La Marzotto è la protagonista della storia del nostro Paese negli ultimi anni». Una donna amata da tanti, istrionica e simpatica: mancherà e non solo alla sua numerosa e nobile famiglia. In Lombardia e in regione è invece il presidente del Consiglio Regionale Lombardo a parlare, Raffaele Cattaneo: «se ne va una figura che ha saputo rappresentare i nostri tempi moderni. La Lombardia ricorda l0impegno culturale e l’impronta che ha lasciato nel mondo della moda e dell’arte».
E’ stata data dopo una notte la notizia della morte di Marta Marzotto, avvenuta ieri sera a Milano ma comunicata solo stamattina dalla nipote Beatrice Borromeo via Twitter. Nata Marta Vacondio sarà sempre ricordata col cognome Marzotto che si era tenuta dopo il divorzio dal primo marito, il conte Umberto Marzotto. L’ex modella e stilista è morta dopo una breve malattia: era ricoverata da qualche giorno alla clinica La Madonnina nel capoluogo lombardo. Marta Marzotto sorrideva sempre alla vita, anche in momenti tragici che ha vissuto, come quello della morte della figlia Annalisa. Come ricorda La Repubblica la Marzotto diceva: “Io alla vita ho sempre sorriso, lei a me non sempre”. E sul tempo che passava affermava: “Io no ho età, sono immortale. Bloccatemi se siete capaci”. Marta Marzotto è morta a 85 anni e proprio la sua tenacia e voglia di vivere traspare in una foto pubblicata su Instagram dall’attore Jerry Calà che scrive: “Ciao Marta, ti ricorderò sempre sorridente….” (clicca qui per vedere la foto).
Marta Marzotto si è spenta all’età di 85 anni a Milano: è stata la nipote Beatrice a darne l’annuncio su Twitter: immediatamente il mondo dei social è stato invaso da messaggi di cordoglio e di saluto alla grande stilista e modella, protagonista irrinunciabile della grande ripresa dell’Italia del dopoguerra. Anche Anna Tatangelo è intervenuta su Twitter per ricordare Marta Marzotto, scrivendo: “Una donna unica, solare e dolce #MartaMarzotto Grazie per il tuo affetto e sostegno in tanti momenti della mia vita” (clicca qui per vedere il post direttamente dal suo account ufficiale). La cantante di Sora, in passato, era stata incoraggiata dalla stilista: Marta Marzotto era scesa in campo di persona per dare coraggio alla Tatangelo, dopo le critiche ricevute per aver posato nuda, con le braccia sopra al seno, come testimonial della Lega italiana contro i tumori, nella campagna Nastro Rosa (nella lotta per la prevenzione del tumore al seno). “… Ho molte donne che mi hanno sostenuto” aveva dichiarato la cantante sulle pagine di Chi, come si legge sul blog isaechia.it “persino Marta Marzotto mi ha scritto una lettera di solidarietà”.
Marta Marzotto è venuta a mancare ieri sera ma la notizia della sua morta ha preso tutti di sprovvista questa mattina: la grande Marta, regina dei salotti e musa di molti artisti ha lasciato un vuoto nel mondo della moda e dello spettacolo pieno di bei ricordi e di un sorriso scherzoso sempre in bella mostra. Il ricordo del figlio Matteo Marzotto in questi minuti è commovente, con una breve video intervista rilasciata a Repubblica Tv: «Non ha mai perso il sorriso e la voglia di fare. Fino a due giorni fa abbiamo parlato insieme di progetti e vacanze, moda e feste». Il figlio, impegnato da anni nel mondo della cultura e attualmente Presidente di Fiera Vicenza, ha voluto ricordare cosa la grande mamma Marta le ha insegnato fin da piccolo: «mamma mi ha insegnato una cosa su tutte, che c’è sempre un’opportunità da dare e prendere per tutti». Racconta poi con sorriso malinconico Matteo di come la mamma si considerava “immortale, ti guardava e diceva “ma io non potrò mai morire” e rideva, rideva spesso”.
È morta Marta Marzotto, una figura importante nel panorama culturale e del spettacolo italiano: una donna però fuori dagli schemi nonostante la sua costante presenza nei salotti migliori del bel Paese. Anni fa sul settimanale Sette – ripreso oggi dal Messaggero – è spuntato un decalogo della contessa tra il nobile, il folle e l’ironico che va a elargire consigli molto “particolari” riguardo all’amore. Da una donna come lei, sempre sul limite tra il profano e l’assurdo, queste 10 regole sono un perfetto spot della sua davvero istrionica personalità. Si va dai rapporti sotto le lenzuola in cui non bisogna “lasciare niente, ogni lasciato è perduto” oppure bisognare andare sempre di fantasia per una perfetta storia di amore: «Parlate poco di voi e di quello che avete in mente, mai di sesso, ma cercate di essere protagoniste; nessun complesso verso i tabù. Nessuno mai vi ringrazierà se siete fedeli. Non fate collezionismo, ma cogliete l’attimo fuggente; accennate il primo passo, se vi va. Potete avere chi volete», sono le sue tre regole perfette. Donna libera Marta Marzotto a volte molto poco “contessa”, come quando dice che «Siate più costose possibili. Più costate, più valete. Ovviamente, entro i limiti delle sue possibilità. Perdonate. Ma non dimenticate. Ogni tanto, ricordate… E l’unico perdono totale resta comunque, e sempre, soltanto la vendetta». Ci avete capito qualcosa? Bene, neanche noi ma era esattamente il messaggio di Marta Marzotto: le regole sull’amore non ci sono dunque… fantasia al potere!
Aveva 85 anni Marta Marzotto ed è morta dopo una breve malattia. Nata a Reggio Emilia nel 1931 da un casellante delle ferrovie e da una mondina, inizia a lavorare molto giovane nella sartoria delle sorelle Aguzzi a Milano, prima come apprendista sarta e poi come modella. Nel 1954 sposa il conte Umberto Marzotto, comproprietario dell’omonima industria tessile. Dal matrimonio nascono 5 figli: Paola (madre di Beatrice Borromeo), Annalisa (nata nel 1957 e scomparsa nel 1989 per fibrosi cistica), Vittorio Emanuele, Maria Diamante e Matteo. Marta Marzotto divorziò poi dal marito ma continuò a usarne il cognome. Dopo ha avuto altri due grandi amori, Renato Guttuso e Lucio Magri. La breve malattia è stata vissuta da Marta Marzotto in maniera molto riservata e la stilista è stata circondata dall’affetto di tutti i suoi cari, figli e nipoti. I figli, come riporta l’agenzia di stampa Ansa hanno dichiarato: “Abbiamo raccolto il suo insegnamento è stata una madre e una nonna molto affettuosa”.
È morta Marta Marzotto, una delle regine della moda e del bel Paese nel Novecento: donna in gamba e che ha segnato le epoche della moda e della grande rinascita del nostro Paese dopo la Guerra. La Belle Epoque della moda italiana: stilista, ma prima modella e anche attrice, un mondo ed una vita passata nei salotti – anche se odiava la definizione “regina dei salotti” – per chi l’ha conosciuto era una donna molto ironica, un po’ pazza e soprattutto semplice. A dare la notizia della morte di Marta Marzotto su Twitter ci ha pensato questa mattina la nipote Beatrice Borromeo: la stilista è morta alla clinica La Madonnina di Milano dove era ricoverata da giorni, anche se sarebbe mancata in realtà ieri sera per una malattia che l’affliggeva da tempo. “Ciao Nonita mia”, semplice parole della nipote Beatrice commossa per la scomparsa della mitica “nonna” Marta. Amante dell’arte e soprattutto della pittura: ha segnato un’epoca la sua relazione da amante prima e poi riconosciuta con il pittore Renato Guttuso con il quale stette dopo aver divorziato dal marito, il conte Umberto Marzotto. Dalla fine degli anni sessanta è diventata la figura dominante della pittura e della vita privatissima di Guttuso, tanto da ottenere molti dei suoi quadri alla morte del grande artista: non solo, Marta Marzotto è in tantissime riproduzioni artistiche del pittore, come le Cartoline – un insieme di 37 disegni e tecniche miste – che la ritraeva in vari momenti di vita quotidiana.