E’ in preparazione già da un anno il documentario su Massimo Bossetti e sulla morte di Yara Gambirasio. L’emittente BBC era infatti presente in aula durante il processo già nel 2015, ma nel frattempo non è l’unica ad essersene interessata. Crime + Investigation ha infatti trasmesso la settimana scorsa un excursus di tutta la vicenda, narrata dall voce di Fiorenza Sarzanini, giornalista del Corriere della Sera e che fin dall’inizio si è occupata del caso. Un istant-doc che vuole essere un riassunto dei 4 anni di indagine sulla morte di Yara Gambirasio e sulla presunta colpevolezza di Massimo Bossetti, condannato di recente all’ergastolo. Un compito difficile che vuole essere una testimonianza di una delle vicende più contorte della cronaca italiana, un’inchiesta che richiama all’attenzione ancora una volta il torbido che circonda la morte della tredicenne. Intanto tace la famiglia Gambirasio, chiusa ancora nel proprio dolore. 



Le parole rilasciate all’emittente Più Valli Tv da Vittoria Guerinoni, sorella del padre naturale di Massimo Bossetti, l’uomo condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, sono destinate a fare discutere. La donna, in un dialetto bergamasco molto stretto ha sottolineato che a suo dire “bisogna andare a fondo” nella vicenda, nonostante “l’ergastolo” del muratore di Mapello, sottolineando poi il fatto che “il dna c’è. E non si può dire che sia volato”. Nel mirino di Giovanna Guerinoni è finita poi anche Ester Arzuffi, la madre di Bossetti che “avrebbe potuto essere più sincera”. La sorella del defunto Guerinoni contesta alla donna il fatto di non avere mai ammesso il rapporto con il padre naturale di Bossetti, rimarcando che “neanche il marito ne sapeva nulla”. La madre di Bossetti, così come il figlio, “avrebbe dovuto essere più sincera”.



Nuove indiscrezioni sul caso relativo all’omicidio di Yara Gambirasio, che sarà raccontato all’estero dalla BBC attraverso un documentario sulla morte della tredicenne di Brembate Sopra e per il quale è stato condannato Massimo Bossetti. L’emittente ha acquistato da Più Valli TV un servizio relativo all’intervista alla sorella di Giuseppe Guerinoni, il padre naturale del muratore di Mapello condannato per l’omicidio, nella quale la donna parla della vicenda e sottolinea gli errori di Bossetti: «Avrebbe dovuto essere più sincero e parlare fin dall’inizio, non stare zitto in carcere per tanto tempo». Vittoria Guerinoni, che vive a Gorno, in Valle di Riso, dove risiedeva suo fratello, autista morto nel 1999, si è espressa anche sulla colpevolezza dell’imputato: «Non lo so, il dna c’è. E non si può dire che sia volato lì. Lui doveva essere sincero fin dall’inizio e dire come è andata. Il dna c’è, ora la vicenda farà il suo corso». Poi ha spostato il mirino su Ester Arzuffi, madre di Massimo Bossetti: «Non si può stare in piedi a bugie. La sua vita non mi interessa, però avrebbe potuto essere più sincera. Bossetti l’ha saputo sollo quando era in prigione. Poi gli sbagli li fanno tutti. Ma meglio dire la verità» (clicca qui per il video). Le indagini e il processo sul caso giudiziario che ha scosso l’opinione pubblica italiana hanno appurato che Massimo Bossetti non era figlio di Giovanni Bossetti, morto lo scorso dicembre, ma di Giuseppe Guerinoni, che ebbe una relazione segreta a fine anni ’60 con Ester Arzuffi, che tacque la verità scomodo alla sua famiglia, venuta fuori solo dopo l’arresto del figlio.

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