Il caso di Roberta Ragusa fornisce ancora oggi novità per la scomparsa e presunto omicidio della povera donna di Gello. Per l’ex marito Antonio Logli, prima indagato, poi prosciolto nel 2015 dall’accusa di omicidio, poi adesso ancora di nuovo indagato dopo le novità delle ultime settimane: contro la sentenza infatti di proscioglimento la difesa fece ricorso che è stato accolto dalla Cassazione che ha ordinato di ripetere il processo. Avverrà tutto il prossimo novembre dove al centro delle vicende giudiziarie ci saranno sicuramente le firme false di cui è accusato lo stesso Logli: la donna toscana scomparsa nel 2012 in sostanza avrebbe subito le firme falsificate del marito per documenti inerenti all’attività dell’Autoscuola che gestisce assieme al padre. In sostanza, visto che Roberta Ragusa era la contitolare dell’azienda di famiglia, e con quelle firme false avrebbe cercato di esercitare un escamotage per poter mandare avanti l’attività dopo la sparizione della consorte. Indagini avviate e nuovi guai per Logli che dovrà comparire in aula, come riferito dai colleghi dell’Unione Sarda, il prossimo novembre.

Sono molti i dubbi che circondano ancora il caso di Roberta Ragusa, a partire dal suo presunto omicidio. Con il passare del tempo appare sempre più evidente che la casalinga di Gello non possa aver lasciato i figli, che tanto amava, per scomparire nel nulla. Non si può dare però nulla per scontato, anche se negli ultimi giorni sono stati diversi gli imput dati alle autorità da Fabrizio Peronaci, il giornalista del Corriere della Sera che ha preso a cuore la triste vicenda di Roberta Ragusa. Le ultime notizie sul caso vanno dritte verso Antonio Logli e l’autoscuola Futura, la stessa che divenne poi terreno fertile per la sua relazione con Sara Calzolaio. Si interroga Peronaci proprio riguardo a quelle firme falsificate dal Logli a nome della moglie, al centro di una recente inchiesta. Si fa sempre più immediata la risposta degli investigatori in base alle segnalazioni che gridano a gran voce verità e giustizia per Roberta Ragusa. L’iscrizione sul registro degli indagati di Antonio Logli ed il padre Valdemaro mettono un altro punto interrogativo su un terreno che ne è già intriso da tempo. E’ possibile che quelle firme falsificate siano prova dell’omicidio di Roberta Ragusa? Sul gruppo chiuso Facebook Giornalismo Investigativo by Fabrizio Peronaci, il professionista rivela anche che l’obbiettivo di quest’ultima indagine a carico di Antonio Logli riguarda strettamente anche l’udienza che avverrà il prossimo novembre, circa la possibilità che venga rinviato a giudizio o meno per l’omicidio della moglie. Due parti di uno stesso insieme che potrebbero sinergicamente portare ad un importante risultato e che si dirigono verso l’ennesimo perché. Perché firmare a nome di Roberta Ragusa se si è convinti che presto ritornerà? Oppure è proprio perché si è a conoscenza di dove si trova che si ha la certezza che non farà mai più ritorno a Gello?