Si è svolta oggi la sentenza che ha condannato Oscar Pistorius, l’ex atleta paralimpico sudafricano alla pena di sei anni di reclusione per l’omicidio volontario della fidanzata Reeva Steenkam. Il delitto avvenne nel giorno di San Valentino di tre anni fa, quando Pistorius uccise la fidanzata e modella con alcuni colpi di arma da fuoco, pensando che si trattasse di un intruso nella sua abitazione. La condanna a sei anni di carcere ha sollevato l’ira del popolo del web, come riporta il sito di Avvenire. Sono in tanti ad aver definito la sentenza di condanna oltremodo leggera rispetto a quanto realmente accaduto alla povera Reeva Steenkamp. Molti sudafricani hanno espresso il loro disappunto in rete, soprattutto sui social network, reputando il verdetto del giudice Thokozile Masipa un vero e proprio “insulto alle donne”.
Gli avvocati di Oscar Pistorius non faranno ricorso dopo che l’Alta Corte di Pretoria ha stabilito che il campione paralimpico dovrà scontare 6 anni di reclusione per l’omicidio volontario della sua fidanzata Reeva Steenkamp. Considerando che la pena minima prevista per l’omicidio in Sudafrica è di 15 anni, pena che può essere aumentata o diminuita a seconda della discrezionalità del giudice. Come anticipavamo, gli avvocati di Pistorius non ricorerrano in appello soprattutto se consideriamo che di questi 6 anni 3 saranno vissuti nell’infermeria del carcere e 3 agli arresti domiciliari. La giudice Thokozile Masipa è stata tacciata di eccessiva clemenza, ma la sua storia giuridica parla di un’indubbia integrità etica. Probabilmente Masipa ha creduto al rimorso di Pistorius e ha voluto concedergli delle attenuanti davvero notevoli. L’opinione pubblica prevedibilmente si indegna, a fronte del desiderio di una condanna che doveva essere molto più esemplare.
L’Alta corte di Pretoria ha condannato Oscar Pistorius a sei anni di reclusione per l’omicidio della sua fidanzata, la modella Reeva Steenkamp, uccisa il 14 febbraio 2013 all’età di trent’anni. In primo grado, all’atleta erano stati inflitti cinque anni di reclusione, considerando come capo di imputazione l’omicidio colposo. In seguito al ribaltamento del verdetto da parte della Corte d’Appello, avvenuto nel dicembre del 2015, Pistorius oggi deve scontare la sua pena per omicidio volontario. Le immagini che giungono dal Sudafrica mostrano l’ex atleta paraolimpico intento ad abbracciare sua sorella Aimee, subito dopo aver ascoltato la sua sentenza di condanna; per lui, infatti, la procura aveva richiesto 15 anni di reclusione, mentre la difesa aveva avanzato la proposta di convertire la condanna in lavori socialmente utili. A leggere il verdetto, il giudice Thokozile Masipa, dell’Alta corte di Pretoria, che prima di pronunciare la sentenza ha spiegato che “in questo caso le attenuanti hanno un maggior peso rispetto ai fattori aggravanti”, così come riportato dal tgcom24.