Cosa è successo realmente a Roberta Ragusa, la mamma di Gello di San Giuliano Terme scomparsa misteriosamente nel gennaio di quattro anni fa? E’ questo che si domandano gli inquirenti e i familiari della povera donna. Intanto, al settimanale Giallo Nicodemo Gentile, l’avvocato dell’associazione Penelope che si è dichiarata parte civile nel processo sull’omicidio di Roberta Ragusa del quale risulta accusato il marito Antonio Logli, avrebbe rivolto un importante appello proprio ai due figli, oggi di 14 e 19 anni. “La verità sull’omicidio di Roberta Ragusa va trovata in famiglia”, ha esordito il legale. “I figli sono le ultime persone che l’hanno vista”, ed è a loro che si rivolge: “Anche se ritenete che vostro padre non sia l’assassino, aiutate gli inquirenti a ritrovare il corpo della vostra mamma”, ha asserito l’avvocato Gentile. “E’ necessario ricostruire quello che è accaduto quella notte con il fondamentale contributo dei figli. Hanno sentito qualcosa? Si sono accorti di qualche atteggiamento sospetto del padre?”, si è infine domandato.
Le recenti novità sul caso di Roberta Ragusa, la donna di Gello di San Giuliano Terme scomparsa da oltre quattro anni, hanno riacceso i riflettori sul marito Antonio Logli. L’uomo accusato di omicidio e distruzione del cadavere della moglie e madre dei suoi due figli, il prossimo ottobre è chiamato a presentarsi in Tribunale di fronte al giudice Elsa Iadaresta che deciderà se rinviarlo o meno a giudizio. Intanto, il settimanale Giallo ha rivelato un aspetto importantissimo ai fini investigativi e consistente in una confessione da parte di una prostituta 53nne che è certa di aver avuto tra i suoi clienti anche Antonio Logli. L’uomo si sarebbe confidato con lei dichiarando il timore di lasciare la moglie e di finire per questo in rovina. Come sottolinea il settimanale, questa testimonianza fornirebbe un dato importante in merito al presunto movente del delitto di Roberta Ragusa che non sarebbe solo passionale (in seguito alla presenza dell’amante Sara Calzolaio) ma anche economico poiché l’eventuale separazione da Roberta avrebbe portato Logli in rovina.
Continua a far discutere il caso della scomparsa di Roberta Ragusa, la donna di cui non si hanno più notizie da oltre 4 anni e che è svanita nel nulla da Gello di San Giuliano Terme in provincia di Pisa. Al vaglio degli inquirenti la posizione del marito Antonio Logli. Secondo quanto riferito dal giornalista del Corriere della Sera, Fabrizio Peronaci, su Facebook, già nel 2013 sarebbe stato fatto un esposto-denuncia alla Procura di Pisa sulle mancate ricerche di Roberta Ragusa, la pista del boschetto e altri particolari. Nell’esposto si parla di Roberta Ragusa e della presunta uscita di casa in pigiama, dell’ipotesi di allontanamento volontario della donna, dell’incendio sospetto nel boschetto vicino alla stazione di an Giuliano Terme nella primavera del 2013, dei discussi trattamenti economici all’interno della locale Protezione Civile, del ruolo del supertestimone Loris Gozi. Dunque tutto si sarebbe già saputo tre anni fa? E che cosa è successo in seguito?
Il giallo sulla scomparsa di Roberta Ragusa, negli ultimi tempi è stato caratterizzato da indiscrezioni e testimonianze importanti che avrebbero contribuito a rendere sempre più complicata la posizione di Antonio Logli, marito della donna della quale non si hanno più notizie da oltre quattro anni. L’ultima novità riguarderebbe la testimonianza di una prostituta, la 53enne Cinzia T., la quale, come riporta in esclusiva il settimanale Giallo, il 6 luglio 2012 avrebbe fatto mettere a verbale dai Carabinieri. Le sue dichiarazioni giungono a distanza di quasi sei mesi dalla scomparsa di Roberta Ragusa da Gello di San Giuliano Terme in provincia di Pisa. La prostituta si sarebbe detta certa di aver avuto tra i suoi clienti anche Antonio Logli, marito della mamma scomparsa, il quale si sarebbe lasciato andare ad uno sfogo che potrebbe risultare oltremodo importante anche in vista del prossimo ottobre, quando ci sarà l’udienza nel corso della quale il nuovo giudice decreterà se Logli dovrà affrontare o meno un nuovo processo. Prima della misteriosa scomparsa di Roberta Ragusa, la prostituta confessò di aver incontrato anche Antonio Logli: “Mi dette l’impressione di una persona educata”, ha dichiarato in merito. Al termine del rapporto intimo, però, a detta della 53enne l’uomo non si comportò come il classico cliente in quanto “si mise a sedere sul letto con atteggiamento dimesso” dandole l’impressione di voler parlare con lei. “Mi rispose che era stressato dalla sua situazione familiare, mi raccontò di essere sposato con una donna molto bella ma che da parecchi anni aveva una relazione con una ragazza molto più giovane di lui della quale era innamoratissimo”, ha rivelato la donna. L’uomo che a detta della prostituta sarebbe stato proprio Antonio Logli, le rivelò che una eventuale separazione avrebbe comportato una serie di problemi di natura economica, “aggiungendo che tutto sarebbe andato in rovina”. Alla luce dei fatti e delle accuse a carico di Logli, se la prostituta avesse detto il vero, le sue dichiarazioni potrebbero nascondere anche il possibile movente del delitto di Roberta Ragusa.