E’ ancora giallo la morte di Mario Biondo, il cameraman di Palermo trovato morto tre anni fa in Spagna. Mario Biondo era sposato con Raquel Sanchez Silva, star della tv spagnola. La morte di Biondo è stata subito archiviata dalle autorità spagnole come suicidio ma la famiglia del giovane non ne è convinta. La famiglia infatti sostiene che Mario Biondo non si sia tolto la vita il 30 maggio 2013 quando è stato trovato morto nell’appartamento dove viveva con la moglie a Calle Magdalena, a Madrid. Come riporta Fanpage.it, attualmente una rogatoria internazionale chiede l’apertura di un fascicolo spagnolo per omicidio, mentre in Italia restano in piedi le indagini condotte dalla Procura di Palermo ma non ci sono ancora dopo tre anni nomi iscritti nel registro degli indagati. Le recenti perizie presentate della famiglia di Mario Biondo, si legge sempre sulla testata, contrastano con la ricostruzione fatta in un primo momento dalle autorità spagnole. “secondo i consulenti il giovane sarebbe stato prima tramortito poi strangolato nel suo appartamento di Calle Magdalena e, successivamente, impiccato con una pashmina di cotone all’estremità della libreria del salotto della casa coniugale”.
Tre anni di lotte per scoprire la verità sulla morte di Mario Biondo, il cameraman di Palermo ritrovato privo di vita nel proprio appartamento in Spagna. Una vicenda contorta, classificata fin da subito come suicidio. Una tesi però a cui la famiglia non ha mai creduto e per la quale si è sempre battuta, anche andando contro la moglie di Mario, la conduttrice Raquel Sanchez Silva. Quando Mario Biondo viene ritrovato, le autorità spagnole pensano subito che si sia impiccato, ma molti dei particolari della scena del crimine contrastavano fra loro. I piedi del cameraman infatti poggiavano per terra e la libreria che avrebbe dovuto fare da sostegno mortale era troppo leggera in confronto al peso di Mario, ragazzo statuario, invidiato da tutti, solare. La famiglia Biondo grida ingiustizia a pochi giorni dalla morte, quando i punti interrogativi si accavallano l’uno dietro l’altro. In una recente intervista di Ultima Voce, Santina Biondo, la madre di Mario, conferma che allo stato attuale la magistratura spagnola si è opposta alla riapertura del caso, ma che i figli hanno fatto di nuovo ricorso. Sfiduciata, Santina ipotizza che la Raquel Sanchez Silva possa opporsi anche questa volta, così come ha fatto pochi mesi fa, un’azione che le fa dubitare ancora una volta che la conduttrice non sia interessata ad arrivare alla verità. “Anzi ci ha sempre accusati di creare un circo mediatico”, riferisce, “però poi quando è venuta a sapere che in Italia si è aperto un fascicolo per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione, la signora ha fatto uscire informazioni false sul conto di Mario Biondo“. Si parla della cronologia del pc della vittima, dove secondo la moglie ci sarebbero delle prove che confermerebbero il suicidio. Al momento la magistratura italiana, presso la Corte d’Assise di Palermo, ha aperto il fascicolo contro ignoti da circa tre anni, ma non ha incontrato troppa collaborazione da parte dei colleghi spagnoli. Ma la domanda fondamentale riguarda la tesi dell’omicidio, ovvero il motivo che avrebbe spinto qualcuno ad uccidere Mario Biondo. Cosa sapeva di così importante? Che cosa si temeva che dicesse? “Il problema è cosa stava facendo Mario”, afferma ancora la madre Santina, “lui cercava tramite internet notizie su di lei (la moglie, ndr) e le aveva pure trovate”. La Sanchez ha sempre riferito che il loro rapporto andava a gonfie vele, ma la madre di Mario smentisce ed anzi sa che litigavano molto. E non a causa di tensioni riguardo alla presunta sterilità del cameraman, individuato come movente del suicidio dalla moglie, quanto perché Mario Biondo aveva eseguito due volte un backup del cellulare della Sanchez ed aveva scoperto diverse menzogne sul suo passato. Storie di uomini, di relazioni intrecciate, di tradimenti ed insabbiature. Ma tutto questo ha a che fare con la morte di Mario Biondo?