E’ un pensionato di 82 anni, Peppuccio Doa, di Arzana in provincia di Ogliastra in Sardegna, il presunto assassino dei due fratelli Andrea e Roberto Caddori, di 43 e 46 anni. I due fratelli sono stati uccisi ieri pomeriggio dopo che erano intervenuti per sedare una lite a casa dell’anziana sorella del presunto assassino. Doa è stato arrestato stanotte dopo che era fuggito. Come riporta l’agenzia di stampa Ansa, l’uomo è stato rintracciato nell’ospedale di Lanusei dove si era presentato accusando un malore. Al presunto assassino è stato notificato il fermo. Appena le sue condizioni di salute lo consentiranno sarà interrogato per capire che cosa sia accaduto ieri pomeriggio.
Il candidato repubblicano alla Casa Bianca si scaglia contro il presidente uscente degli Stati Uniti Barack Obama. E lo fa pronunciando una frase nel suo ultimo comizio in Florida, a Fort Lauderdale, in vista delle Elezioni Usa 2016 che si terranno il prossimo novembre. Trump ha affermato che “Barack Obama è il fondatore dello Stato islamico”: l’accusa è stata ripetuta per tre volte. Trump ha attaccato anche la sua avversaria, la candidata democratica Hillary Clinton dichiarando: “E’ la cofondatrice dell’Is”. Il tycoon ha accusato Obama e Hillary Clinton di aver perseguito politiche che hanno creato un vuoto in Iraq, che poi è stato riempito dallo Stato islamico. Trump aveva già attaccato nei giorni scorsi la Clinton sostenendo che “chi ha armi potrebbe fermare Hillary”.
La notizia circolava già da un po’, ma adesso sono gli stessi combattenti libici a confermarlo. Un nucleo di soldati italiani starebbe aiutando, sul campo, le forze della coalizione, in quella che è la battaglia per la conquista della città di Sirte. I nostri militari farebbero parte di un “nucleo scelto di forze speciali”, che comprendono anche marines americani e uomini del Sas inglese, e avrebbero compiti legati allo sminamento e alla protezione dei soldati della coalizione. La notizia che non trova conferme nel governo, viene riportata da più fonti, e innesca la solita polemica politica con le opposizioni, che fanno notare come ogni intervento in campo straniero debba prima essere autorizzato, in maniera preventiva, dal parlamento. I soldati italiani sono stati schierati prima a Tripoli, poi progressivamente si sono avvicinati ai luoghi della battaglia.
Virginia Raggi è intervenuta in un consiglio comunale straordinario, convocato allo scopo di parlare dell’emergenza rifiuti nella città capitolina, e lo ha fatto rispondendo in maniera puntuale alle critiche mosse dall’opposizione. Il Sindaco ha difeso a spada tratta il suo assessore Paola Muraro, definita dal primo cittadino “persona competente e per questo scomoda”, finita nel mirino per le sue consulenze all’Ama, l’azienda che si occupa dei rifiuti. La Raggi sembra che abbia le idee chiare sulla situazione romana, per lei le colpe dell’emergenza rifiuti sono integralmente del centrosinistra, parte politica che governa ininterrottamente la capitale da svariati anni. Del tutto insoddisfacenti le risposte date dal sindaco per il Pd, che per bocca del suo capogruppo, Michela Di Biase, stigmatizza l’atteggiamento della neo giunta della città dell’urbe.
Un intervento che doveva servire a buttare acqua sul fuoco delle polemiche interne al suo partito, ma che forse rinfocolerà le discussioni. Renzi è intervenuto parlando ai microfoni della festa dell’Unità di Bosco Albergati (Modena) e ha cercato di difendere il suo ministro, Boschi, al centro delle critiche per l’intervento sul referendum costituzionale. Renzi si è assunto le colpe di aver voluto “personalizzare” il referendum, una personalizzazione che per il premier non serviva, stante la bontà della riforma sulla nuova legge elettorale. “Basta dire la verità agli italiani”, cosi si è espresso il segretario del Partito Democratico, cercando di rinsaldare un’unione che allo stato attuale sembra frammentata sull’altare delle varie correnti di partito. Renzi ha voluto stigmatizzare poi su quella che lui ha chiamato la “Sindrome di Bertinotti”, una malattia che porta a “chiedere continuamente”, allo scopo di vivere in un clima di rissa politica permanente, parole che sicuramente lasceranno il segno.