La Chiesa il 13 agosto ricorda San Ponziano Papa e Sant’Ippolito (o Ipolito) sacerdote. Sono festeggiati insieme perché accomunati dallo stesso martirio: infatti vennero mandati tutti e due dall’imperatore Massimino nelle miniere di sale in Sardegna, ai lavori forzati, ove morirono per il maltrattamenti subiti nel 235. Ponziano, venne eletto papa nel 230, durante l’impero di Severo. Purtroppo, uno scisma interno alla Chiesa stessa, portò alla presenza di un antipapa. Il personaggio in questione era appunto Ippolito che, poco incline all’indulgenza, timoroso e ortodosso di dottrina, vedeva l’eresia in ogni persona e arrivò a farsi eleggere dai suoi fedeli, creando una corrente parallela alla Chiesa.
Quando l’imperatore Severo venne ucciso, gli successe Massimino che riprese le persecuzioni contro i cristiani. fu così che Massimino, nel dubbio su papa e antipapa, risolse deportando tutti e due in Sardegna. Ponziano è stato il primo Papa deportato ed è stato anche il primo a rinunciare alla sua carica, per non lasciare il suo popolo senza una guida spirituale. Ippolito, incontrando Papa Ponziano proprio ai lavori forzati, si rese conto dell’errore che aveva commesso e ne seguì immediatamente le gesta, invitando i suoi seguaci a riunirsi sotto un’unica Chiesa.
A Roma, Olbia, Lucca e Spoleto, troviamo parrocchie dedicate a San Ponziano. Ponziano è anche il patrono di Carbonia, oltre a essere compatrono del comune di Gandino. La festa in suo onore, nella città di Carbonia, viene effettuata il 16 maggio, anche se nel martirologio è ricordato il 13 agosto. La prima parte della festa è dedicata alla processione con banda e alla messa. A sera si passa ai festeggiamenti “civili”, con orchestre, gruppi folk e fuochi pirotecnici.
Sant’Ippolito, invece, è patrono di Bardonecchia, dove gli vengono dedicati festeggiamenti con musica, stand gastronomici, sfilate, fuochi d’artificio. Ovviamente il tutto contorna la messa solenne e la processione. Bardonecchia è un comune posizionato nella Val di Susa, in Piemonte, molto conosciuto per gli sport invernali. La sua storia è molto antica ed è citato in un primo documento del 726. Sant’Ippolito è patrono anche del comune di Rogeno, in Brianza, dove gli viene dedicata una festa parrocchiale con tanto di banda. Lo troviamo anche nel cosentino, nel paese di Sant’Ippolito appunto. Questo paese nacque nel X secolo, dopo le scorribande saracene e dedica al santo un santuario (antico, ma completamente rifatto nell’ottocento) che conserva un’antica statua e una festa celebrata in due date: 13 agosto e 8 marzo.
Altri santi e beati: Sant’Antioco di Lione, vescovo; San Benildo Romancon; San Cassiano di Imola; Beata Geltrude di Altemberg, badessa; Beato Giovanni Agramunt, sacerdote fucilato; San Giovanni Berchmans; Beato Giuseppe Bonet Nadal; Beato Guglielmo Freeman, sacerdote mandato a morte da Elizabetta I; Beato Jakob Gapp; San Massimo il confessore, teologo bizantino; Beato Modesto da Albocacer, sacerdote ucciso durante la rivoluzione nazionale spagnola; Beati Patrizio O’Healy e Conn O’Rourke, cattolici irlandesi mandati a morte; Beato Pietro Gabilhaud; Santa Redegonda, regina di Francia; Beati Secondino Maria Ortega e compagni; San Vigberto.