Rudy Guede, accusato e condannato a 16 anni di carcere per il delitto di Meredith Kercher, si definisce sereno e pronto ad accettare qualunque esito. Resta in attesa della decisione della Corte d’Appello di Firenze sulla richiesta di revisione del processo avanzata dai suoi legali. Il ragazzo è intervenuto di recente sulle pagine del settimanale Giallo tramite il suo portavoce, dicendosi fiducioso nei confronti della giustizia italiana e delle istituzioni che la rappresentano. Qualcosa in lui sarebbe cambiato al punto tale da essersi definito “senza timori, inutili rancori o paure, come ho fatto in tutti questi anni, dichiarandomi sempre innocente”. Nulla vacilla, invece, rispetto alla sua sempre ribadita innocenza rispetto al delitto della studentessa inglese del quale è accusato. “Anche se dovessi scontare fino in fondo tutta la pena, continuerò ad avere fiducia nelle istituzioni, nelle persone e nel futuro che mi aspetta”, ha aggiunto. Rudy Guede, dopo aver già avuto due permessi premio, il prossimo settembre potrebbe ricevere anche il terzo.



Nelle prossime settimane, la Corte d’Appello di Firenze si pronuncerà sulla richiesta di revisione del processo avanzata da Rudy Guede, in carcere per il delitto di Meredith Kercher avvenuto il primo novembre del 2007. La contestazione avanzata dall’avvocato Tommaso Pietrocarlo, secondo quanto reso noto da La Nazione, avrebbe a che fare in modo particolare con il conflitto di giudicati tra la sentenza Guede che condanna il 29enne ivoriano in concorso con Amanda Knox e Raffaele Sollecito e il verdetto della Cassazione che invece assolve per sempre il 32enne e la ex fidanzata americana. La richiesta di revisione del processo, fortemente voluta da Guede, è mirata all’ottenimento di un nuovo processo. Sull’ammissibilità dell’istanza dovranno ora esprimersi in via preliminare i giudici e solo dopo l’eventuale “sì” si celebrerà un nuovo processo per l’omicidio di Meredith. In merito al delitto della studentessa inglese, Rudy Guede continua a ribadire la sua innocenza tanto da aver di recente dichiarato sul settimanale Giallo, tramite il suo portavoce: “Io non ho commesso il fatto di cui mi hanno accusato e per il quale sono stato processato e condannato. Spero che la Corte di Firenze accolga almeno la richiesta di revisione, per poterne discutere”.

Dopo la condanna in via definitiva a 16 anni a carico di Rudy Guede, con l’accusa di concorso in omicidio e violenza sessuale nell’ambito del delitto Meredith, il giovane, in carcere a Viterbo, da alcuni mesi ha iniziato ad usufruire di alcuni permessi premio. Il primo gli era stato concesso lo scorso 25 giugno, dopo nove anni di reclusione. In quell’occasione, come rivela La Nazione, lo staff che cura il suo ufficio stampa aveva voluto dare risalto alla notizia ed all’emozione vissuta da Guede. Il secondo permesso premio, invece, sarebbe avvenuto in gran segreto ed a riflettori spenti. Dallo scorso 10 agosto, Rudy Guede avrebbe usufruito di un secondo permesso premio pari a 36 ore di libertà, sebbene la notizia sia stata poi smentita dal suo portavoce. Sempre secondo La Nazione, dopo tutti gli adempimenti formali del caso Rudy Guede si sarebbe spostato presso la struttura di accoglienza per detenuti gestita dai volontari Gavac, sempre a Viterbo, dove vi è rimasto per trentasei ore, durante le quali non sono previste uscite o incontri con persone esterne se non autorizzate dal tribunale. In merito alla terza uscita, prevista dal “pacchetto” di permessi premio concessi all’ivoriano 29enne accusato di aver ucciso Meredith Kercher, potrebbe avvenire già il prossimo mese.

Il giallo sul delitto di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia l’1 novembre 2007 è tornato di recente al centro della cronaca nazionale e non solo in seguito alla richiesta da parte di Rudy Guede di revisione del processo a suo carico. Il 16 dicembre 2010, l’ivoriano oggi 29enne fu condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio di Meredith con l’accusa di concorso in omicidio e violenza sessuale. Guede, dopo il delitto di Perugia tentò la fuga in Germania, dove poi fu arrestato il 20 novembre 2007 e successivamente estradato. Dopo la condanna in via definitiva, Rudy Guede ha iniziato a scontare la sua pena presso il carcere di Viterbo dove da alcuni mesi ha iniziato ad usufruire dei primi permessi premio. Da sempre ritenutosi innocente, di recente ha chiesto la revisione del processo a suo carico attraverso il quale è stato condannato e sull’ultimo numero del settimanale “Giallo” ha voluto lanciare un appello attraverso il suo portavoce, Daniele Camilli. “Sono innocente! Chiedo la revisione del processo perché sono stato condannato ingiustamente. Io non ho fatto niente, quindi spero di poter presto ritornare a essere un uomo libero”, ha dichiarato, chiedendo la revisione soprattutto alla luce delle assoluzioni di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Questi ultimi, prima del proscioglimento definitivo da parte della Cassazione, avevano scontato quattro anni di carcere. Al settimanale, Rudy Guede ha spiegato anche il motivo principale che si cela dietro al richiesta di revisione del processo: “L’ho fatto per poter ritornare nella mia città, riabbracciare la mia famiglia, proseguire gli studi e riprendere in mano la mia vita, da uomo libero”. Il 29enne ha poi ribadito di non aver commesso il fatto di cui è accusato e condannato: “Spero che la Corte di Firenze accolga almeno la richiesta di revisione, per poterne discutere. Ho fiducia nella giustizia e nelle istituzioni che la rappresentano”, ha chiosato.