Una nuova profezia circola sul web e sui social in questi giorni, che riporta come autrice Baba Vanga e che annuncerebbe la fine dell’Europa libera nel 2043. In quell’anno, rivela la veggente, Roma cadrà in mano all’ISIS che ne farà una sua capitale. Una notizia sconvolgente e che in base all’allarme terrorismo italiano di questi ultimi giorni non fa che gettare un ulteriore alone di paura nelle menti di molti cittadini. Il sito Butac svela l’arcano e scandaglia la notizia che ha il sapore, a tutti gli effetti, di grandiosa bufala. Il messaggio originale, oltre a riportare alcuni dati anagrafici della veggente, morta nel ’96, sottolinea come Baba Vanga sia considerata una sorta di Nostradamus dei Balcani dei tempi moderni. Si attribuiscono poi alle sue doti, la previsione dell’attacco dell’11 settembre ed anche dello tsunami avvenuto nel 2004. La notizia cita inoltre Il Messaggero come fonte ufficiale, calcando sulla veridicità della predizione e sul fatto che il “margine d’errore di Baba Vanga sia molto ridotto, pari al 15%”. Secondo la storia della veggente, riportata da Wikipedia, Baba Vanga sarebbe stata analfabeta o al limite semi analfabeta. Non è possibile quindi che abbia rivelato la sua profezia tramite scritto e questo riconduce ad una trasmissione orale, tramite i suoi “fedeli”. Sul margine d’errore molto basso si apre poi una voragine, dato che a Baba Vanga sono attribuite anche una profezia della terza guerra mondiale nel 2010, notizia falsa, una devastazione nucleare nel 2011 che avrebbe portato nel 2016 i mussulmani ad invadere l’Europa. La profezia poi continua fino al 2043, quando ovvero avverrà la fine e lo Stato Islamico si stabilirà nel territorio europeo, facendo diventare Roma la sua capitale. Tutto questo porterà poi, poco più di 20 anni dopo, ad un raid USA che distruggerà Roma con un’arma avanzata. L’elenco, riportato su news.com.au, prevede nel dettaglio anche il ritorno mondiale del comunismo nel 2076. Questo dettaglio in particolare corrisponde all’affiliazione di Baba Vanga alle file comunista bulgare, apparsa diverse volte in televisione con il Presidente Todor Zhivkov e con alti gradi del partito.