Si apre oggi il Meeting di Rimini 2016 con Mattarella che presenterà l’incontro sui 70 anni della Repubblica: scatta dunque la storica kermesse nata dall’esperienza di Comunione e Liberazione e dall’intuizione di Monsignor Luigi Giussani, fondatore del Movimento Ecclesiale. Ospite d’onore per l’incontro di apertura dunque il Presidente della Repubblica che alle ore 11.45 dall’Auditorium centrale della Fiera nuova di Rimini presenterà l’incontro dal titolo “La Repubblica ha 70 anni“, a cui parteciperà e sarà l’ospite centrale assieme ad Emilia Guarnieri, Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, e Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà. Indirizzerà i temi di questo Meeting 2016 che prende il titolo di “Tu sei un bene per me”, con l’esperienza dell’altro come risorsa che sarà la base-chiave attorno al quale si snoderanno mostre, incontri e moltissimi eventi. Mattarella proverà ad incentrare il fulcro del suo intervento sulla risorsa della Repubblica italiana per come è stata fondata e voluta dai nostri padri tracciano due percorso che arrivo fino alle difficoltò di oggi, dove Repubblica e Costituzione sono ancora sul tavolo di discussione tra riforme e contrasti in seno al Parlamento. Importante la presenza del Capo dello Stato anche perché come mostra principale al Meeting di Rimini 2016 è presente la mostra “L’incontro con l’altro: genio della Repubblica 1946-2016”, a cura della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli e Fondazione per la Sussidiarietà, con la collaborazione importante di Luciano Violante. Si partirà anche nell’incontro di oggi – che si potrà seguire in diretta streaming video dal canale YouTube del Meeting che trovate qui sotto – dallo spunto offerto dall’inizio della mostra: «Il 70° compleanno della Repubblica italiana è una preziosa occasione per trarre suggerimenti dalla storia del suo popolo, dalle vicende dei suoi protagonisti, soprattutto dalla loro capacità di desiderare e lavorare per il bene comune. Ci siamo ormai abituati a una vita pubblica come scontro e delegittimazione continui, ma non è sempre stato così: il nostro Paese si è costruito grazie al compromesso virtuoso tra culture diverse: la cattolica, la social-comunista, la liberale. L’attitudine alla relazione e al compromesso, che per tanti oggi è sinonimo di malaffare e debolezza, è invece la forza che, pur tra mille problemi e contraddizioni, anche irrisolti, ha permesso finora al nostro Paese di superare anche gli ostacoli più gravi».



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