Veronica Panarello, madre e presunta assassina di Lorys Stival, il figlioletto di otto anni ucciso nel novembre di due anni fa, non indietreggia rispetto alla sua ultima versione nella quale è coinvolto il suocero Andrea Stival. Secondo la donna, l’uomo con il quale avrebbe avuto una relazione segreta, avrebbe ucciso il piccolo dopo che quest’ultimo aveva scoperto la loro unione, in seguito alle minacce di rivelare tutto al padre. Andrea Stival lo avrebbe quindi strangolato con un cavetto Usb. L’uomo, tuttavia, avrebbe un alibi di ferro, come riporta Giallo: il giorno del delitto, il nonno di Lorys era nella sua abitazione come confermato anche dalla sua compagna. Nonostante le pesanti accuse da parte della nuora, Andrea Stival, padre del marito Davide, sarebbe stato indagato come atto dovuto sebbene non ci siano ombre nella sua condotta. Lo confermerebbe anche il giudice per le indagini preliminari, il quale di recente ha ritenuto inutile il confronto all’americana tra la presunta assassina del bambino ed il suocero.
Si parla ancora del delitto di Lorys Stival, in attesa della prossima udienza del processo a carico di Veronica Panarello. La donna di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, mamma del piccolo di 8 anni, è accusata di aver ucciso il bambino il 29 novembre 2014. Dopo varie versioni Veronica Panarello ha poi accusato dell’omicidio il suocero Andrea Stival: l’uomo ha invece respinto le accuse sostenendo di non essere stato lui a uccidere Lorys. Secondo l’ultima versione di Veronica Panarello Andrea Stival avrebbe ucciso il bambino perché Lorys avrebbe visto la mamma e il nonno insieme. La donna sostiene infatti di aver avuto una relazione con il suocero, cosa che è stata negata dall’uomo. Ma Lorys Stival ha davvero visto qualcosa che non doveva e per questo è stato ucciso? E’ questa una delle domande alle quali con tutta probabilità si cercherà di dare risposta nelle prossime udienze del processo.
Le tante bugie raccontate da Veronica Panarello, la donna di Santa Croce Camerina a processo per il delitto del figlio Lorys Stival e per l’occultamento del suo cadavere, non sarebbero servite finora ad alleggerire la sua posizione. Nel corso dei mesi, la giovane mamma attualmente detenuta nel carcere di Catania aveva fornito svariate versioni su quanto accaduto la mattina del 29 novembre 2014, fino all’ultima, clamorosa, nel corso della quale tirava in ballo il suocero, nonno di Lorys e padre del marito Davide, Andrea Stival. Secondo il fantomatico racconto di Veronica Panarello, l’uomo avrebbe avuto con lei una relazione segreta e sarebbe stato lui ad uccidere Lorys Stival, strangolandolo con un cavo Usb usato per il PC. L’omicidio sarebbe avvenuto al fine di zittire il bambino il quale, resosi contro della relazione segreta tra la madre ed il nonno, aveva minacciato di rivelare tutto al padre. Anche questa versione però, sarebbe crollata sotto il cumulo di menzogne raccontate dalla donna nel tentativo di respingere le pesantissime accuse contro di lei. Tentativi messi in atto anche dalla difesa rappresentata dall’avvocato Francesco Villardita che nelle scorse settimane aveva avanzato la richiesta di un confronto cosiddetto “all’americana” tra la sua assistita e il suocero Andrea Stival. Quest’ultimo non aveva manifestato alcun timore di fronte all’eventualità di ritrovarsi faccia a faccia con Veronica Panarello e le sue infondate accuse nei suoi confronti, ma proprio nei giorni scorsi, come anticipato dal settimanale Giallo, sarebbe giunta l’importante decisione del giudice per le indagini preliminari, Andrea Reale. “No, non ci sarà un confronto tra la Panarello e Andrea Stival”, avrebbe confermato il giudice aggiungendo “E’ inutile, non servirebbe”. Un nuovo colpo basso per la presunta assassina di Lorys in quanto la decisione del giudice confermerebbe l’assenza di dubbi sulla posizione di Andrea Stival ritenuto del tutto estraneo – così come da parte degli stessi inquirenti – rispetto al terribile delitto del bambino. La difesa della donna, dunque, si troverà ora a dover fronteggiare questo ulteriore contraccolpo oltre alle tante perizie che negli ultimi mesi avrebbero dato vita ad una vera e propria guerra in corso tra accusa e difesa.