Oggi la chiesa Cattolica festeggia Santa Rosa da Lima, la santa peruviana nata il 20 aprile 1586 (si festeggia però da calendario santo il 23 agosto, proprio oggi) che divenne celebre tra i santi e i beati cattolici per la sua particolarissima storia legata al nome: nasce infatti come settimane di dieci figli ma con nome Isabel Flores, ma il Cielo volle diversamente per lei. Infatti narrano i racconti che un giorno, la bimba di appena tre mesi, mentre dormiva nella culla fu vista da alcuni passanti con un volto che divenne simile ad una rosa sbocciata. Da allora la madre non volle chiamarla in altro modo se non Rosa, come aveva voluto il Signore con quel fatto miracoloso. La storia acquisirei un elemento ancora più importante quando anni dopo Rosa, la ragazza peruviana cresciuta, protestava per avere un nome che non era di battesimo, l’unica della sua età. Le apparve allora la Madonna del Rosario, rassicurandola completamente: «Il mio divin Figlio approva il nome di Rosa, ma vuole che vi aggiunga il mio. Perciò d’ora innanzi ti chiamerai Rosa di Santa Maria». Dunque non Isabel, né Rosa, ma Rosa di Santa Maria si doveva chiamare colei che avrebbe fatto della sua esistenza un dono alla Vergine». All’età di vent’anni Rosa indossò l’abito del Terz’ordine Domenicano per volontà di Dio, malgrado desiderasse ardentemente consacrarsi alla vita claustrale. Il suo modello fu S. Caterina da Siena; da quest’ultima apprese l’amore per Cristo, per la Chiesa e per i più bisognosi (in particolar modo i fratelli indios), tanto da creare un piccolo centro di assistenza per anziani e bambini nella casa materna. Ebbe il dono straordinario delle nozze mistiche, che le conferì numerosi carismi come quello di compiere miracoli, della bilocazione e della profezia. Come il Suo Sposo celeste visse le sofferenze atroci della Passione e per quindici anni affrontò la terribile “Notte oscura”. Morì a soli 31 anni il 23 agosto 1617 e fu canonizzata il 12 aprile 1671 da papa Clemente X.