Le notizie che arrivano sull’ipotesi “Terza Guerra Mondiale” scattata in Germania per un possibile attacco terroristico o vera e propria guerra  sono sempre più clamorose: dopo l’annuncio del documento del governo tedesco sui consigli alla popolazione tra cui la possibile raccolta viveri con scorte calibrate per ogni famiglia, ora ritorna in auge anche l’ipotesi della leva obbligatoria. Non sono boutade ma un rischio di allerta serio che la Germania – pur dichiarando che si tratta di prassi per la sicurezza nazionale – medita in vista dei prossimi anni di forte rischio terrorismo, come evidenziato tristemente giù quest’anno. Certo che reintrodurre la leva e l’esercito obbligatorio sarebbe un provvedimento inquietante che getterebbe l’Europa di nuovo indietro di tanti anni con il rischio guerra di nuovo altissimi: per ora è solo un’ipotesi che è contenuta nel documento sulla sicurezza nazionale ma la Merkel sta meditando assieme alla maggioranza il da farsi. Domani si riunirà per discutere il dossier e per riesaminare la propria strategia di sicurezza alla luce dell’allerta terrorismo, con ogni tipo di misura studiata su forze armate e difesa civile.



Incredibile ma sembra di essere nella Terza Guerra Mondiale: non siamo pazzi e non siamo neanche Papa Francesco che con acume e intelligenza ha introdotto un anno fa questo periodo terribile che stiamo vivendo come una enorme “terza guerra mondiale, ma a pezzi, in vari punti separati, ma ugualmente devastante”. Parliamo di Germani dove di guerre mondiali purtroppo se ne intendono eccome: il provvedimento del governo Merkel vede un consiglio che fa venire i brividi a ripensare alle condizioni devastanti e terribili del tempo di Guerra che per fortuna noi non abbiamo passato ma che i nostri nonni ricordano bene. “Fate scorte di cibo e di acqua“, è la sintesi del consiglio che il governo tedesco sta diffondendo nella popolazione, in ottica di prevenzione futura da possibili attacchi terroristici alla nazione europea. Il governo sta varando un documento di 70 pagine in cui i cittadini vengono invitati a mettere in dispensa cibo, acqua, circa due litri a testa per cinque giorni, per fronteggiare al meglio la possibile catastrofe di una terza guerra mondiale o di un attacco terroristico improvviso. A rivelarlo sono i media tedeschi riportando come l’indicazione del governo reciti testualmente “concetto di difesa civile” ma che significa esattamente quanto detto qui sopra. Prevenzione per il futuro ma nello stesso tempo rischio reale di una guerra: le parole di Papa Francesco forse sono state prese sul serio. Forse troppo? (Niccolò Magnani)

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