Dopo il commento di Claudio Scazzi, fratello di Sarah, in merito alla possibile scarcerazione di Sabrina Misseri, a dire la sua al settimanale Giallo è stata anche la madre della vittima 15enne di Avetrana, uccisa sei anni fa. La signora Concetta Scazzi ha evidenziato le “sorprese” della giustizia umana prima di commentare: “Sarebbe veramente una beffa e ingiusto nei confronti di mia figlia se i suoi assassini fossero liberati”. Nonostante questo, la donna ha ammesso di essere in attesa della vera giustizia: “Dio presto giudicherà la terra abitata”, ha commentato. Un ultimo messaggio lo ha poi rivolto proprio alle due donne, accusate di aver ucciso la sua Sarah Scazzi e condannate in primo e secondo grado all’ergastolo. “A Cosima e a Sabrina, se potessi, chiederei come hanno potuto dare sfogo a tanta brutalità nei confronti di una ragazza indifesa”, ha aggiunto Concetta Serrano, sorella di Cosima.
Ancora pochi giorni e si deciderà sul destino di Sabrina Misseri, cugina di Sarah Scazzi ed accusata insieme alla madre Cosima di aver ucciso la 15enne di Avetrana. La giovane potrebbe presto tornare in libertà in seguito ad un assurdo ritardo nel deposito delle motivazioni della sentenza che condanna la Misseri all’ergastolo. Questa possibilità ha fatto sprofondare la famiglia di Sarah Scazzi in un nuovo baratro di dolore. A commentare la vicenda sulle pagine del settimanale Giallo è stato il fratello maggiore della vittima, Claudio, che senza poter fare grandi previsioni su quanto avverrà tra poche settimane ha anticipato quali saranno le possibili mosse della sua famiglia in seguito alla scarcerazione di Sabrina Misseri. “Se la legge lo impone, nessuno può fare nulla. L’unica cosa che potremo fare è indignarci e protestare, sperando che in futuro nessun altro si ritrovi nelle nostre stesse condizioni”, ha spiegato Claudio Scazzi.
Sono giorni di attesa per Sabrina Misseri, la cugina di Sarah Scazzi in carcere con la madre Cosima Serrano. Le due donne sono state condannate in primo e secondo grado all’ergastolo per il delitto della 15enne. Sarah Scazzi è stata uccisa ad Avetrana, in provincia di Taranto, il 26 agosto 2010. Ma le motivazioni della sentenza d’appello non sono ancora state depositate e quindi Sabrina Misseri potrebbe uscire dal carcere il prossimo 15 ottobre: quel giorno infatti scadranno i termini di custodia cautelare, che possono durare un massimo di sei anni dalla data dell’arresto. Per quanto riguarda invece Cosima Serrano i termini di custodia cautelare scadranno il 26 maggio 2017. Sul settimanale Giallo il fratello di Sarah Scazzi commenta così la possibilità che Sabrina Misseri esca dal carcere: “Liberare Sabrina è come uccidere Sarah un’altra volta”.
Di Sarah Scazzi nelle ultime settimane è tornato centrale nella cronaca nera nazionale, in vista della possibile scarcerazione di Sabrina Misseri, sua presunta assassina e condannata insieme alla madre Cosima Serrano in primo e secondo grado alla pena dell’ergastolo per il delitto della ragazzina di 15 anni di Avetrana. Sabrina, cugina di Sarah, potrebbe presto lasciare il carcere di Taranto per un intoppo burocratico che non avrebbe nulla a che vedere con la sua presunta innocenza. Le motivazioni della sentenza d’Appello con la quale veniva condannata all’ergastolo non sono ad oggi state depositate e questo significa che per la legge Sabrina Misseri potrebbe essere scarcerata ed attendere così a piede libero il verdetto da parte della Cassazione. Un vero e proprio affronto per la famiglia della piccola Sarah Scazzi, che non ci sta di fronte all’eventualità di una possibile scarcerazione della ragazza, al punto da dichiarare, come riporta Urban Post: “Liberare Sabrina sarebbe come uccidere di nuovo Sarah”. A pronunciare queste parole sulle pagine del settimanale Giallo è stato il fratello della vittima 15enne, Claudio Scazzi, che ha riportato gli attuali sentimenti della sua famiglia. La possibile quanto imminente scarcerazione di Sabrina Misseri, infatti, viene vissuta dall’intera famiglia Scazzi “in maniera tremenda e con grande apprensione”. “Da parte mia posso solo dire che non mi sarei mai aspettato di vivere una situazione così assurda e paradossale”, ha aggiunto il giovane e non è il solo ad aver ritenuto la vicenda davvero bizzarra. Non è un caso se proprio il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, abbia disposto una serie di accertamenti sui ritardi nel deposito delle motivazioni, su richiesta del collegio difensivo di Sabrina Misseri. “Vederla libera dopo pochi anni da un reato del genere sarebbe davvero brutto”, ha ancora commentato il fratello di Sarah Scazzi che non può far altro che auspicare nella certezza della pena.