“Noi continueremo a scavare fino a quando avremo notizie e percezione di qualcuno ancora sotto le macerie, in particolare per quanto riguarda le segnalazioni provenienti dai congiunti. Li vogliamo tirare fuori vivi, sperando che ci sia questa possibilità, e in ogni caso lavoreremo con la stessa intensità come se fossero vivi”. E’ quanto afferma Danilo Dionisi, portavoce dei Vigili del Fuoco che operano a Pescara del Tronto. Nella frazione di Arquata sono stati finora salvati due bambini la cui nonna ha fatto loro scudo con il corpo e la piccola Giorgia, una bambina rimasta per 16 ore sotto le macerie.



Com’è in questo momento la situazione a Pescara del Tronto?

La situazione è in continua evoluzione. Da poco sono stati individuati i corpi di altre due persone decedute, e ora procederemo al recupero delle salme in una zona particolarmente impervia. L’operazione ha richiesto diverso tempo.

Come pensate di organizzarvi?



La nostra organizzazione è in emergenza, e ci organizziamo sempre al meglio in base al tipo di calamità che andiamo ad affrontare.

Come sta andando con i soccorsi? Avete estratto dalle macerie anche persone vive…

Ci ha particolarmente commosso il salvataggio di tre bambini. In particolare la piccola Giorgia, una bambina di otto anni rimasta per 16 ore sotto le macerie, è stata salvata mercoledì intorno alle 20. I vigili del fuoco hanno scavato a mano nell’appartamento in cui la bimba si trovava, all’intorno di una casa che era completamente crollata. I bambini ti toccano il cuore. Quando arrivi dopo una giornata di lavoro estenuante durante la quale si è continuato a scavare per tirare fuori chi è rimasto vivo, senti il gemito di una bimba e a quel punto le mani girano come le pale dei mulini, portando via macerie per portarla fuori il più presto possibile. Ma non è l’unico episodio toccante che ci è accaduto …



Ci racconti.

Le operazioni erano iniziate con le prime luci dell’alba, quando abbiamo avuto notizia di due bambini incastrati insieme alla nonna in una casa completamente distrutta. La nonna Vitaliana è stata l’angelo custode dei bambini e li ha protetti con il suo stesso corpo. Siamo riusciti a tirare fuori prima i due bambini e poi la nonna, creando un cunicolo per il primo bambino e poi scoperchiando letteralmente il tetto per il bambino e la nonna. Entrambi i bambini sono illesi, e questi sono gli episodi che ti danno qualcosa in più. La nonna invece ne è uscita con qualche frattura, ma comunque i primi esami dei sanitari risultano abbastanza rassicuranti.

Che cosa vi aspettate per le prossime ore?

Noi continueremo a scavare fino a quando avremo notizie e sensazioni di qualcuno ancora sotto le macerie, in particolare con segnalazioni provenienti da congiunti. Li vogliamo tirare fuori vivi, sperando che ci sia questa possibilità, e in ogni caso lavoriamo con la stessa intensità come se fossero vivi.

 

Quanti dispersi ci sono ancora a Pescara del Tronto?

Non siamo in grado di fornire un numero esatto. Pescara del Tronto è una frazione del Comune di Arquata che normalmente conta una popolazione inferiore alle cento persone. Però nel periodo estivo la popolazione aumenta esponenzialmente, con tutta la gente originaria del luogo che torna dalle vacanze. Non è possibile conoscere con certezza quante fossero le persone presenti. Si tratta quindi di dati che potrà fornire la prefettura nelle prossime ore.

 

Quindi il numero dei dispersi potrebbe essere di gran lunga superiore a quello di cui ci si può rendere conto in questo momento?

I nostri interventi sono ancora in corso e sono poche le persone che non risultano all’appello. Due di queste sono quelle che ci apprestiamo a recuperare.

 

(Pietro Vernizzi)