Situazione apparentemente tranquilla nel Centro Italia, dove nelle ultime ore non è stato rilevato un movimento sismico preoccupante. Il dato registrato alle 19:50 ad Ascoli Piceno sembra non aver avuto alcun seguito, mentre continuano a verificarsi altre scosse di minore intensità a Perugia (2.3M) e Genova (2.0M), rispettivamente alle 20:34 e 20:38. Nel primo caso la latitudine è di 42.78, mentre la longitudine di 13.13 e con una profondità di 10 km. Il terremoto è stato individuato nella zona adiacente a Norcia, distante 3 km, e ad 11km da Cascia, 13km da Preci e Castlesantangelo sul Nera. La scossa avvenuta a Genova è stata individuata invece a 44.55 di latitudine e 9.38 di longitudine, con 7 km di profondità ed avvertito a 3 km da Rozzeaglio, 6 km da Santo Stefano d’Aveto e Fontanigorda e 9 km da Rovegno, Ottone e Gorreto. L’ultimo fenomeno registrato dal sismografo riguarda la provincia di Rieti, dove una scossa di 2.1M ha colpito il punto a 10 km di profondità e con una latitudine di 42.66 e longitudine 13.31. Quest’ultima zona è fra le più devastate dal terremoto dei giorni scorsi.
Un terremoto di magnitudo 2.8 sulla scala Richter è stato registrato dalle apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche. La scossa, secondo i dati diffusi dall’Ingv, si è verificata alle ore 19:50 nel punto di coordinate geografiche 42.81 di latitudine e 13.21 di longitudine, mentre il suo ipocentro è stato individuato ad una profondità nel sottosuolo di 11 km. Il terremoto ha interessato diversi centri nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico; di seguito l’elenco completo: Arquata del Tronto (AP), Norcia (PG), Castelsantangelo sul Nera (MC), Montegallo (AP), Accumoli (RI), Montemonaco (AP), Ussita (MC), Preci (PG), Visso (MC), Acquasanta Terme (AP), Montefortino (FM) e Cascia (PG).
Ancora un terremoto nelle zone colpite dal violentissimo sisma che lo scorso 24 agosto ha colpito il Centro Italia e in particolare Lazio, Marche e Umbria. L’ultimo sisma di una certa entità è stato registrato dalle apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 18:55 nel punto di coordinate geografiche 42.83 di latitudine e 13.15 di latitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 10 km. La scossa in questione ha raggiunto una magnitudo di 2.7 sulla scala Richter; questo l’elenco dei centri abitati situati nel raggio di 20 km rispetto all’origine del terremoto: Norcia (PG), Castelsantangelo sul Nera (MC), Preci (PG), Visso (MC), Ussita (MC), Arquata del Tronto (AP), Montegallo (AP), Cascia (PG), Accumoli (RI), Montemonaco (AP), Cerreto di Spoleto (PG), Sellano (PG) e Bolognola (MC).
Ancora una scossa di terremoto nelle zone colpite dal sisma lo scorso 24 agosto in Centro Italia, Lazio, Umbria e Marche. L’ultima scossa registrata dalla sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è avvenuta alle 17:02 in provincia di Perugia. La scossa è stata di magnitudo 2.6 sulla scala Richter. Queste le coordinate geografiche della scossa: latitudine 42.77, longitudine 13.12 e profondità di 7 km. Anche questo terremoto è stato avvertito in vari comuni della zona: Norcia (PG), Cascia (PG), Preci (PG), Accumoli (RI), Castelsantangelo sul Nera (MC), Arquata del Tronto (AP), Poggiodomo (PG), Cerreto di Spoleto (PG), Cittareale (RI), Visso (MC), Monteleone di Spoleto (PG), Ussita (MC), Montegallo (AP). Intanto il numero delle vittime del terremoto continua a salire. Dopo il decesso di un uomo che era rimasto ferito da Arquata del Tronto il bilancio finora dei morti a causa del sisma è di 291 persone: 230 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata del Tronto.
Nel giorno del lutto nazionale per le vittime – 291 secondo l’ultimo bilancio della Protezione civile – del terremoto che ha colpito il Centro Italia lo scorso 24 agosto, parla anche il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci. Il presidente commenta la situazione delle case private e degli edifici pubblici, sollecitando l’urgenza di una messa in sicurezza dei fabbricati. “Ci vuole un segnale chiaro”, ha detto Bertolucci, come riporta Tgcom24. Il presidente della Commissione Grandi Rischi ha parlato degli interventi da attuare dopo il terremoto che ha devastato vari comuni tra Lazio, Umbria e Marche. “Il rischio sismico c’è, ma il danno che viene da quel rischio può essere cambiato da un fattore enorme”, ha aggiunto. Ancora oggi nella zona continuano le scosse di terremoto: a monitorarle costantemente è la Sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Le scosse d’assestamento scandiscono la giornata dei sopravvissuti al terremoto del Centro Italia del 24 agosto anche in questo ultimo sabato del mese. Un nuovo sisma è stato registrato dalle apparecchiature dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 14:56 in provincia di Rieti, nel Lazio. La scossa in questione ha raggiunto una magnitudo 2.7 sulla scala Richter e si è concentrata nel punto di coordinate geografiche 42.72 di latitudine e 13.26 di longitudine; l’ipocentro invece è stato individuato ad una profondità nel sottosuolo di 10 km. Questo l’elenco completo dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’epicentro del movimento tellurico: Accumoli (RI), Arquata del Tronto (AP), Amatrice (RI), Acquasanta Terme (AP), Cittareale (RI), Montegallo (AP), Norcia (PG) e Valle Castellana (TE).
Ancora un nuovo terremoto registrato nelle zone colpite dal potente sisma che ha devastato il Centro Italia. L’ultimo episodio tellurico di una certa risonanza è stato registrato alle ore 13:09 in provincia di Rieti. A riferirlo è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, secondo cui il terremoto ha avuto luogo nel punto di coordinate geografiche 42.61 di latitudine e 13.33 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 11 km. L’elenco dei centri abitati situati nel raggio di 20 km dall’epicentro comprende: Amatrice (RI), Campotosto (AQ), Capitignano (AQ), Accumoli (RI), Montereale (AQ), Cittareale (RI), Crognaleto (TE), Cortino (TE), Arquata del Tronto (AP), Rocca Santa Maria (TE), Fano Adriano (TE), Barete (AQ), Acquasanta Terme (AP), Cagnano Amiterno (AQ), Valle Castellana (TE), Borbona (RI) e Pizzoli (AQ).
E’ stata registrata una nuova scossa di magnitudo 3.6 sulla Scala Richter nella provincia di Ascoli Piceno alle ore 12:40. A riportare i dati della nuova scossa è il report della sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il sisma è stato localizzato con queste coordinate geografiche: latitudine 42.84, longitudine 13.25 e profondità di 7 km. La nuova scossa di terremoto è stata avvertita nei seguenti comuni: Montegallo (AP), Arquata del Tronto (AP), Montemonaco (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG), Montefortino (FM), Ussita (MC), Acquasanta Terme (AP), Accumoli (RI), Visso (MC), Bolognola (MC), Preci (PG), Amandola (FM), Palmiano (AP=, Roccafluvione (AP), Comunanza (AP). Oggi è il giornodi lutto nazionale e nelle zone del Centro Italia devastate dal terremoto è stato il momento dei funerali di Stato delle vittime marchigiane del sisma. La celebrazione si è svolta ad Ascoli Piceno alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, che dopo i funerali, ha fatto visita ai feriti ricoverati nell’ospedale della città.
E’ stata tanta la solidarietà degli italiani nei confronti dei familiari delle vittime del terremoto che ha colpito lo scorso 24 agosto il Centro Italia, Lazio, Umbria e Marche. Dopo l’attivazione dell’sms solidale 45500 la Protezione civile ha comunicato che sono stati finora raccolti 6.120.296 euro: i fondi saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione civile, che provvederà a destinarle alle Regioni colpite dal sisma. Le scosse di terremoto intanto continuano anche oggi: l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che monitora in tempo reale la situazione nelle zone colpite dal sisma fa sapere che sono 32 le nuove scosse registrate a partire dalle 24 di oggi. Sono stati localizzati dall’inizio della sequenza, nella notte del 24 agosto, complessivamente 1321 eventi: 108 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 11 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0.
Durante la visita di questa mattina del Capo dello Stato ad Amatrice e Accumoli, prima di raggiungere Ascoli Piceno per i funerali di Stato delle vittime marchigiane del sisma, Sergio Mattarella ha parlato anche con alcuni sfollati del terremoto. Una di loro, come si legge su La Repubblica, Giuseppina Chiaro, abitante di Villanova di Accumoli ha lanciato un appello al presidente della Repubblica. La donna, nel terremoto che ha devastato il Centro Italia lo scorso 24 agosto e che sta facendo registrare ancora oggi scosse, ha perso parenti e la casa. Ha raccontato di aver chiesto aiuto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, stamattina nel corso della visita ad Accumoli. E ha anche rivolto un appello al Papa per ricevere una benedizione: “Chiedo aiuto anche a Papa Francesco: ci venga a benedire, ti prego vieni qui” (clicca qui per vedere il video).
Continua a tremare la terra nelle zone colpite dal terremoto che lo scorso 24 agosto ha devastato il Centro Italia e in particolare Lazio, Marche e Umbria. Pochi minuti fa, per la precisione alle ore 11:41, in provincia di Perugia, in Umbria è stata registrata una scossa di M 3.2 sulla scala Richter. Il sisma, come riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha interessato il punto di coordinate geografiche 42.79 di latitudine e 13.18 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 9 km. L’elenco dei comuni situati nel raggio di 20 km dall’epicentro è il seguente: Norcia (PG), Arquata del Tronto (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Accumoli (RI), Montegallo (AP), Preci (PG), Cascia (PG), Montemonaco (AP), Visso (MC), Ussita (MC), Acquasanta Terme (AP) e Cittareale (RI).
Dopo il terremoto che ha devastato lo scorso 24 agosto il Centro Italia, la Procura di Ascoli Piceno ha aperto un fascicolo di indagine. Il sisma ha colpito vari comuni in tre regioni, Lazio, Umbria e Marche: il comune più colpito in termini di vittime e crolli è stato Amatrice, in provincia di Rieti, mentre per quanto riguarda il territorio marchigiano il terremoto ha destato soprattutto Arquata e Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. La Procura di Ascoli Piceno, come rende noto l’agenzia di stampa Ansa, ha aperto “un fascicolo a modello 45 (atti non costituenti reato), volto a consentire accertamenti legali”. Il primo incarico affidato ai carabinieri dal magistrato è stato “l’identificazione dei cadaveri e la geolocalizzazione del ritrovamento dei corpi, in base alla quale ricostruire eventuali responsabilità relativa alla costruzione, ricostruzione o consolidamento sismico delle abitazioni (alcune già danneggiate dal sisma del 1997)”.
Proseguono le scosse d’assestamento nelle aree colpite dal terremoto del Centro Italia che ha distrutto diversi comuni del Lazio, delle Marche e dell’Umbria. Come riferito dal vice capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a Uno Mattina, dalla mezzanotte di oggi fino alle 7 di questa mattina erano state contate già 92 scosse. L’ultimo movimento tellurico di una certa rilevanza è stato registrato pochi minuti fa, per la precisione alle ore 10:47, in provincia di Rieti, dove si è verificata una scossa di M 2.8 sulla scala Richter. Il sisma in questione, come riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto luogo nel punto di coordinate geografiche 42.74 di latitudine e 13.2 di longitudine, con ipocentro localizzato a 10 km di profondità nel sottosuolo. Tra i comuni più vicini all’epicentro Accumoli (RI), Arquata del Tronto (AP), Norcia (PG), Cittareale (RI), Amatrice (RI), Cascia (PG), Montegallo (AP), Acquasanta Terme (AP) e Castelsantangelo sul Nera (MC).
Nuove scosse di terremoto si stanno registrando anche questa mattina in Centro Italia nelle zone colpite dal terremoto lo scorso 24 agosto. E il bilancio delle vittime è salito oggi a 284 morti: 49 ad Arquata del Tronto, 224 ad Amatrice e 11 ad Accumoli. A rendere noti i dati è la Protezione civile. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 è stata registrata in provincia di Ascoli Piceno alle 09:44 dalla sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Queste le coordinate geografiche della nuova scossa: latitudine 42.77, longitudine 13.23 e profondità di 9 km. La scossa è stata sentita nei seguenti comuni: Arquata del Tronto (AP), Accumoli (RI), Norcia (PG), Montegallo (AP), Acquasanta Terme (AP), Castelsantangelo sul Nera (AP), Amatrice (RI), Montemonaco (AP), Cittareale (RI), Cascia (PG), Preci (PG). E sempre in provincia di Ascoli Piceno alle 4:50 la terra aveva tremato ancora: era stata registrata una scossa di magnitudo 4,0 sulla scala Richter con queste coordinate geografiche: latitudine 42.84, longitudine 13.25 e profondità di 8 km.
Alle ore 8:20 è tornata a tremare la terra anche in Abruzzo con una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 della Scala Richter che ha colpito per la maggior parte il territorio ubicato nella provincia dell’Aquila. Stando al report pubblicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) l’evento ha avuto come epicentro il punto di coordinate 42.55 di latitudine e 13.31 di longitudine ad una profondità di circa 16 km. I comuni dove la scossa è stata avvertita maggiormente sono quelli di Capitignano (Aq), Campotosto (Aq), Montereale (Aq), Amatrice (Ri), Barete (Aq), Cagnano Amiterno (Aq), Pizzoli (Aq), Crognaleto (Te), Cittareale (Ri), Borbona (Ri), Accumoli (Ri), Posta (Ri), Cortino (Te) e Fano Adriano (Te).
Subito dopo il terremoto che ha scosso il Centro Italia sono stati attivati da parte del Dipartimento della Protezione Civile i centri di competenza nei settori della sismologia e dell’elaborazione dei dati radar satellitari per analizzare i dati satellitari, misurare i movimenti del suolo innescati dalle scosse e studiare le sorgenti sismiche. Un team di ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente, CNR-IREA di Napoli) e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), utilizzando la tecnica dell’Interferometria Differenziale ha rilevato le deformazioni della superficie del suolo: nello specifico, è stato registrato un abbassamento del suolo a forma di cucchiaio con estensione di circa 20 chilometri in direzione Nord e con un valore massimo di 20 centimetri in corrispondenza dell’area di Accumoli. Il piano di frattura – la cosiddetta faglia – è lungo circa 25 chilometri e si immerge verso sud-ovest (verso Rieti) con un’inclinazione di 50°. Queste informazioni, come precisato da Stefano Salvi dell’INGV, sono fondamentali «per la gestione dell’emergenza ed è importante anche per la redazione di mappe di pericolosità sismica sempre più affidabili». Nella regione mediterranea resta comunque particolarmente attiva l’attività sismica: secondo l’EMSC (Centro sismologico Euro-Mediterraneo) nella serata di ieri sono state registrate altre scosse nel centro Italia. I fenomeni sismici di assestamento hanno avuto una magnitudo dal 2.5 al 2.8. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio ma al momento è salito fino a 281 morti, come reso noto dalla Protezione Civile. Si contano 221 morti ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 49, invece, ad Arquata del Tronto.