Preoccupano le previsioni meteo e idrologiche per il territorio di Genova, quindi la Regione Liguria ha emesso uno stato di allerta dalle ore 5 alle ore 18 di domani. Il Centro Operativo Comunale si è quindi riunito dalle 15 oggi presso il Matitone per fare il punto della situazione, ma nel frattempo il Comune di Genova ha ricordato ai suoi cittadini di adottare i comportamenti di autoprotezione. Ecco cosa cambia con l’entrata in vigore dell’allerta: bisogna predisporre paratie per proteggere i locali al piano strada, chiudere le porte di cantine e seminterrati, salvaguardando i beni che si trovano in locali allagabili; è importante mettere al sicuro i propri veicoli in zone non raggiungibili dall’allagamento e limitare gli spostamenti per esigenze di effettiva necessità. Infine, bisogna tenersi aggiornati, prestando particolare attenzione alle indicazioni fornite da Autorità, radio, tv e tutte le fonti di informazione.
Il meteo a Genova viene visto nelle prossime ore come l’elemento di più alta allerta: per decisione della Protezione Civile e della Regione Liguria, dalle 5 alle 18 di domani è stata estesa la durata dell’allerta idrologica gialla per tutta l’area del capoluogo di Liguria. La ventata di maltempo che sta per travolgere il nord Italia in un primo momento avrebbe dovuto saltare la zona della Liguria, quantomeno verso Levante, ma Genova invece dalle ultime rilevazioni si trova nel punto di più alta concentrazione delle nubi e dei temporali che domani prenderanno larga parte del nord Italia. Le previsioni del tempo indicano dunque per la giornata di domani allerta gialla su Genova, basso Piemonte e inizio Toscana: Il Comune di Genova ricorda in una nota come «i cittadini sono tenuti ad adottare, in tutta la città, i comportamenti di autoprotezione. Tutte le ordinanze e le norme di autoprotezione sono disponibili sul sito www.comune.genova.it.».
Purtroppo le zone del terremoto dovranno subire anche una lieve allerta meteo nelle prossime ore, a partire dalla notte di oggi e per tutta la giornata di domani martedì30 agosto 2016. Stando al bollettino della Protezione Civile, piogge e temporali arriveranno su Toscana, Umbria e sopratutto Marche, Lazio, Abruzzo e Molise arrecando non pochi problemi agli sfollati, circa 2500, che vivono ovviamente nelle tendopoli attorno ai luoghi devastati dal sisma. Intanto prosegue l’allerta meteo per il nord Italia che tra stasera e domani vedrà maltempo perenne con piogge sparse praticamente ovunque, con la sola eccezione della Liguria che dovrebbe essere colpita solo nella zona di Ponente. Le temperature rimangono stabili al centro-sud mentre sono in diminuzione al nord, con vari massimi elevati solo in Sicilia. Il bollettino in tempo reale della Protezione Civile avverte particolare attenzione per il meteo in veneto e Friuli Venezia Giulia dove non ci saranno “uragani” ma una densità continua di pioggia caduta.
Il Centro-Sud oggi scampa l’allerta meteo che invece prende id nuovo il nord Italia nella morsa di piogge e temporali dopo un weekend di bel tempo praticamente in ogni parte d’Italia. Per la giornata di oggi invece, lunedì 29 agosto 2016, le nubi si addensano nella prima parte della mattina per poi scatenare alcuni temporali e piogge continue poi nel corso della serata presso il Veneto, Friuli Venezia Giulia e alta Emilia Romagna. La pianura di Piemonte e Lombardia verrà però interessata dal maltempo nella serata e nella giornata di domani, martedì 30 agosto, senza però eccessive allerta di grandinate o alluvioni. La cosiddetta “bomba d’acqua” non ci sarà ma il maltempo con le temperature in picchiata, questo sì: al centro e al sud invece resta il bel sole e l’estate. Le condizioni stabili e soleggiate perdureranno per le prossime 48 ore, con il centro Italia che ancora sconvolto dal terremoto, almeno per questi due giorni non dovrà fare i conti con l’emergenza idrica, oltre a quella geologica. Per quanto riguarda le Isole, Sicilia resta sotto “egida” del bel tempo, mentre la Sardegna viene attraversata da una fase non permanente di nuvole e venti instabili. Questione mari: mossi lo Ionio occidentale, assicura il centro nazionale dell’Aeronautica Militare, mentre lo Stretto di Sicilia, il Mar Ligure e il Mar di Sardegna sono poco mossi, tendenti ad alzarsi per i venti forti che spirano da sud-ovest.