E’ avvolta nel giallo la morte di Gianna Del Gaudio, la donna 63enne uccisa nella notte dello scorso 27 agosto e già ribattezzato come l’omicidio di Seriate. La donna è stata ammazzata con una coltellata al collo. Ad avvertire i carabinieri è stato il marito che ha riferito di aver visto un uomo incappucciato mentre usciva dalla sua abitazione e di aver poi ritrovato la moglie sgozzata in cucina. Una versione che, come rivela TgCom24, inizialmente non sarebbe apparsa del tutto credibile ai militare per la mancanza di riscontri oggettivi e che avrebbe portato, di conseguenza, all’iscrizione del nome del marito, il 68enne Antonio Tizzani, nel registro degli indagati come atto dovuto. Dopo il delitto di Gianna Del Gaudio e l’arrivo dei militari di Bergamo e Seriate nell’abitazione, è stata confermata la presenza in casa di tutti gli oggetti e questo avrebbe portato gli inquirenti ad escludere sin da subito l’ipotesi del furto degenerato poi in omicidio. Nessuna traccia anche dell’arma del delitto, ampiamente cercata dai carabinieri nella zona limitrofa all’abitazione divenuta teatro dell’omicidio della 63enne. In attesa dell’autopsia, il marito della vittima è stato a lungo sentito dagli investigatori, come riporta Il Giorno: dal suo racconto sarebbero emerse piccole incongruenze ma ancora nessun riscontro in merito al fuggitivo incappucciato, come rivelato inizialmente dall’uomo. Nella giornata di ieri è stata condotta in questura una persona, fermata per accertamenti, ma si è trattato di un buco nell’acqua. Ancora pochi, al momento, gli elementi in mano a chi indaga sull’omicidio di Gianna Del Gaudio e per tale ragione si sta scavando nel privato della coppia descritta dai vicini come solare, affiatata e felice, apparentemente senza grandi segreti. Questo complicherebbe ancora di più le indagini in assenza di un vero movente: perché un killer spietato avrebbe dovuto uccidere una donna dal passato cristallino? In mattinata, intanto, dovrebbe essere fissata anche l’autopsia sul corpo della vittima e che potrebbe chiarire i primi aspetti dell’efferato delitto avvenuto con un’unica, netta coltellata alla gola.