Per l’omicidio di Isabella Noventa sono finite in carcere ben tre persone. Il trio diabolico, tuttavia, potrebbe non essere stato in passato così unito come sta dimostrando di esserlo negli ultimi mesi. Secondo il settimanale Giallo, infatti, Debora Sorgato, sorella di Freddy e, secondo il racconto di Manuela Cacco, esecutrice materiale del delitto di Isabella Noventa, prima del loro arresto potrebbe aver minacciato Manuela Cacco tramite la sua pagina Facebook. Nelle stesse ore in cui la tabaccaia veneziana veniva interrogata per la prima volta dopo la scomparsa di Isabella Noventa, Debora pubblicava su Facebook un’immagine con tre cassonetti dell’immondizia e la didascalia: “Ma le persone che ti ‘scadono’ in quale secchio dell’immondizia vanno messe?”. “Debora potrebbe essersi rivolta proprio a Manuela per minacciarla”, scrive Giallo. Ed infatti il messaggio pubblicato sul social dalla sorella di Freddy Sorgato potrebbe rappresentare l’invito a Manuela a non dire nulla sulla fine tragica di Isabella Noventa, presumibilmente uccisa e gettata proprio in un cassonetto dei rifiuti.
Un giallo ancora lontano dalla verità: appare così, a distanza di quasi sette mesi il caso sul delitto di Isabella Noventa. In ballo ed al vaglio degli inquirenti ci sarebbero attualmente una serie di elementi che porterebbero a dubitare della posizione di Manuela Cacco. La tabaccaia veneziana è l’unica ad aver finora manifestato l’intenzione di voler collaborare con gli inquirenti, fornendo loro una verità parziale rispetto a quanto sarebbe accaduto la sera del delitto nell’appartamento di Freddy Sorgato. Eppure, come emerge dal settimanale Giallo, la donna al cospetto dei giudici aveva negato di conoscere la segretaria dopo la sua scomparsa. “Isabella? Sì, l’ho vista qualche volta ma non l’ho mai conosciuta davvero”, aveva dichiarato. Affermazione smentita da precedenti fatti, quando invece la stessa Cacco era stata coinvolta in un evento che vedeva protagonista proprio Isabella Noventa, vittima di stalking, come abbiamo ampiamente illustrato sotto. Nell’ordinanza, gli inquirenti hanno scritto in merito: “Manuela Cacco si era guardata bene dal fare menzione della vicenda che l’aveva vista coinvolta nelle denunce per molestie sporte dalla Noventa”. Evidentemente, la segretaria covava qualche mistero che temeva potesse venire a galla.
L’omicidio di Isabella Noventa, la segretaria 55enne di Albignasego, uccisa nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso, continua a portarsi dietro numerosi punti interrogativi. A finire sotto i riflettori degli inquirenti sono state le tre persone attualmente in carcere con l’accusa di omicidio volontario: l’ex fidanzato della vittima, Freddy Sorgato, la sorella Debora e l’ex amante 53enne dell’autotrasportatore, Manuela Cacco. Proprio quest’ultima potrebbe essere l’autrice delle pesanti minacce a carico di Isabella Noventa, letteralmente perseguitata circa due anni prima che venisse uccisa. A rivelarlo è stato il settimanale “Giallo” nel suo ultimo numero, nel quale si è tornati a parlare delle tante molestie che Isabella Noventa aveva subito a partire dal 2013 e che l’avevano spinta a presentare negli ultimi mesi dello stesso anno una denuncia. In quell’occasione, la vittima comunicò alle Forze dell’Ordine il numero telefonico dal quale riceveva le minacce anonime. Dalle indagini degli inquirenti, si appurò che il numero in questione apparteneva proprio a Manuela Cacco, la quale, convocata dagli investigatori nel novembre di tre anni fa, negò un suo coinvolgimento nella vicenda. Non a caso, nei giorni seguenti denunciò il furto del cellulare, a sua detta avvenuto un mese prima. La stessa scusa, la Cacco la fornì agli inquirenti anche dopo il suo arresto per l’omicidio di Isabella Noventa, ma fu presto smentita dall’esito delle analisi compiute sui cellulari sequestrati ai tre indagati, compresi Freddy e Debora Sorgato. Gli investigatori stabilirono che dal cellulare dell’ex tabaccaia partirono almeno cinque telefonate indirizzate a Isabella Noventa anche nel periodo precedente a quello indicato dalla donna e relativo al presunto furto del suo cellulare. Ripercorrere l’intera vicenda legata alle minacce e alle denunce per stalking avanzate da Isabella Noventa prima di cadere vittima del “trio diabolico”, come ormai ribattezzato dagli stessi inquirenti, rappresenta un dettaglio molto importante in quanto contribuisce ad alimentare ulteriormente la tesi della premeditazione. Da almeno due anni, infatti, non solo Freddy Sorgato e la sorella Debora ma anche Manuela Cacco covavano un odio spropositato nei confronti della povera segretaria al punto da perseguitarla, minacciarla ed infine ucciderla. La posizione della tabaccaia veneziana, alla luce degli ultimi elementi raccolti, potrebbe quindi complicarsi sempre di più: la stessa, interrogata subito dopo il suo arresto, aveva detto di non aver mai avuto una conoscenza approfondita della donna, facendo bene attenzione a non menzionare la vicenda che in passato l’aveva vista coinvolta.