Il 90% degli italiani non ha fiducia nel parlamento, la massima istituzione repubblicana, mentre solo un cittadino su dieci afferma di vederlo in modo positivo. Lo rivela il sondaggista Renato Mannheimer, secondo cui il 30% degli italiani ha fiducia nel governo e il 40% nell’Unione Europea, un dato quest’ultimo in marcata decrescita nel corso del tempo. E se all’inizio del suo mandato il presidente del consiglio, Matteo Renzi, godeva di una fiducia nettamente superiore rispetto a quella del suo governo, oggi è sceso all’1-2% al di sotto rispetto al suo stesso consiglio dei ministri. All’interno dei singoli partiti ci sono inoltre delle percentuali rilevanti, fino anche al 30%, di persone che non hanno fiducia neanche nel loro leader.
Sabato milioni di italiani partiranno per le ferie estive. In questo momento quali sono le loro maggiori preoccupazioni?
Nella percezione della gente il problema principale è la sicurezza. Negli ultimi mesi la paura degli attentati è cresciuta di importanza tra gli italiani, superando le stesse problematiche economiche che pure sono molto sentite.
Quanta fiducia hanno gli italiani nelle istituzioni e nel governo?
Tradizionalmente gli italiani hanno poca fiducia nelle istituzioni. Un’istituzione importante come il parlamento ha una fiducia pari grossomodo al 10%: questo significa che nove italiani su dieci non hanno fiducia nella massima istituzione repubblicana. La fiducia nel governo negli ultimi anni è andata abbassandosi, raggiungendo il 30%, e questo è un dato fisiologico. Già dai tempi di Giorgio Napolitano c’è stata inoltre una diminuzione di fiducia nel presidente della Repubblica.
Come è messa invece la magistratura?
Per quanto riguarda la magistratura non siamo più ai livelli di fiducia dei tempi di Mani pulite, ma i giudici si collocano a un livello medio senza grandi variazioni.
Che cosa si aspetta la gente dal futuro?
La gente si aspetta un futuro per il quale è preoccupata. Gli italiani sono tradizionalmente un popolo di ottimisti, ma l’ottimismo in questi ultimi mesi è stato messo a dura prova ed è andato scemando.
Qual è la percezione diffusa per quanto riguarda le banche?
Le banche sono tradizionalmente un’istituzione nei cui confronti gli italiani hanno poca fiducia. Nelle ultime rilevazioni di giugno-luglio le banche in generale erano agli ultimissimi livelli di fiducia, mentre la gente ha molta più fiducia nella propria banca. Si sviluppa cioè un fenomeno di affetto ed identificazione nei confronti della banca in cui ci si serve e in cui si conoscono delle altre persone.
Nei confronti dell’Ue la fiducia aumenta o diminuisce?
L’Ue è uno dei casi più importanti di calo enorme della fiducia in questi ultimi anni. In passato Bruxelles era alle vette della fiducia, aveva raggiunto il 70%, mentre oggi siamo intorno al 40% se non ancora più sotto. Nella popolazione c’è una grande disillusione, la gente non ci crede più.
Quali sono le percentuali di consensi dei principali partiti politici?
M5s e Pd sono entrambi intorno al 30%, Forza Italia e Lega nord sono invece al 10%.
Tra i principali leader politici chi gode dei maggiori consensi?
La fiducia in Matteo Renzi è andata diminuendo nel corso del tempo. All’inizio del suo mandato la fiducia personale del premier era superiore a quella del governo, mentre adesso sono appaiati. L’ultimo dato dà Renzi all’1-2% al di sotto rispetto al governo. Negli altri leader inoltre c’è scarsa fiducia, e più in generale la fiducia nell’intera classe politica è bassa. Questa fiducia ovviamente cresce per l’elettorato di ogni singolo partito, e quindi gli elettori del Pd hanno una fiducia in Renzi che è maggiore rispetto a quella che nutrono gli elettori di Forza Italia. Lo stesso, ma al contrario, vale per Silvio Berlusconi. Ma anche all’interno del singolo partito ci sono delle percentuali rilevanti, fino anche al 30%, di persone che non hanno fiducia neanche nel loro leader.
(Pietro Vernizzi)